I talenti del calcio olandese: Georginio Wijnaldum, uno dei migliori giovani tulipani

Destro naturale, brevilineo e rapidissimo nello spazio, credo che Wijnaldum sia tra i migliori giocatori dell'Eredivisie a saltare l’uomo, specialmente nelle posizioni laterali del campo, che ricopre indifferentemente data la sua naturale propensione a giocare con entrambe i piedi.
Dotato di ottimo tiro e capace di crossare in maniera eccezionale, si fa valere anche di testa, nonostante non abbia affatto le caratteristiche fisiche tipiche di una "torre" (1.73 cm e 62 kg).
Illustre componente della terribile schiera dei classe 1990, Wijnaldum è nato, come tante altre stelle della nazionale olandese, da una famiglia originaria del Suriname. I primi calci al pallone sono stati dati indossando la maglia dello Sparta Rotterdam ma, appena il suo nome comincia a circolare a livello giovanile, avviene il trasferimento all'altra squadra di Rotterdam, il Feyenoord.
Una spettacolare partecipazione all' edizione del 2007, in Turchia, della l'Efes Pilsen Cup lancia il giovanissimo Georginio in prima squadra, dove Erwin Koeman, l'allora allenatore del Feyenoord, inizierà ad inserirlo con costanza.

A 16 anni e 148 giorni, Wijnaldum esordisce in Eredivisie, diventando così il più giovane esordiente della storia del club di Rotterdam. L'8 aprile 2007 sarà, allora, un giorno memorabile sia per il giocatore che per la sua squadra, anche se per il Feyenoord il ricordo di quel giorno è da cancellare al più presto: sull'onda di una stagione disastrosa, i biancorossi di Rotterdam vennero, infatti, sconfitti per 4-0 in casa dal Groningen. Nonostante il dominio degli ospiti, è un giovanissimo Wijnaldum a portare a casa il titolo di "man of the match".
Il campionato continuerà in maniera negativa per il Feyenoord, ma Wijnaldum, complici gli infortuni di tanti compagni di squadra, troverà una buona continuità di rendimento che gli permetterà di entrare a far parte delle selezioni minori della nazionale Oranje.
Dopo il cambio di allenatore, da Erwin Koeman a Bert van Marwijk, gli spazi in squadra durante la stagione 2007/08 per Wijnaldum sono diminuiti: è però arrivato il primo gol da professionista, nel sei a zero rifiliato all'Heracles di Almelo.
Quest'estate, l'ennesimo cambio sulla panchina del De Kuip: van Marwijk sostituisce van Basten in nazionale, mentre nella squadra di Rotterdam approda una bandiera storica dell'Heerenveen, quel Gertjan Verbeek che, da difensore prima e da allenatore poi, ha fatto la storia del club biancoblu, che ha saputo trascinare ai vertici dell'Eredivisie.
L'approcio di Verbeek con i giovani è vincente, tant'è che cominciano a brillare le stelle di Biseswar, Fer e dello stesso Wijnaldum, che inizia così la stagione da titolare nel centrocampo della squadra biancorossa sin dalla prima partita contro l'Heracles (una squadra evidentemente nel suo destino). Alla quinta giornata di campionato, sono 434 su 450 disponibili i minuti giocati dalla stellina, a cui vanno aggiunti i 180 del doppio confronto in Uefa contro il Kalmar e i 120 del KNVB Beker contro il Top Oss: un vero e proprio insostituibile, ancor prima di raggiungere la maggiore età.
Proprio nella sfida europea contro gli svedesi del Kalmar, arriva anche il primo goal europeo di Georginio. Goal che, c'è da scommetterci, sarà il primo di una lunga lista se solo il giocatore sarà capace di gestirsi la crescita, evitando di seguire le orme di Drenthe, forse bruciatosi per sempre alla Casa blanca di Madrid.

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