Louis Van Gaal, focus sull'artefice del dominio AZ

Quando raggiungi il successo molto presto, in futuro tutti si aspetteranno il massimo da te. Ne sa qualcosa Van Gaal.
Aloysius Paulus Maria Van Gaal, più noto a tutti come Louis, ha iniziato la sua carriera da team manager come spalla di Beenhakker, salvo sostituirlo sulla panchina dell'Ajax nel 1991 e diventare, così, uno degli allenatori più vincenti della sua generazione.

Tra il 1991 e il 1997 Van Gaal ha vinto praticamente tutto: Champions League, Coppa Uefa, Supercoppa europea, Coppa intercontinentale, campionato, coppa e supercoppa in Olanda, tingendo del biancorosso delle divise dell'Ajax la nazionale oranje.
Al momento dell'abbandono della terra natìa per tentare il grande salto verso la Spagna, destinazione Barcellona, Louis decise di portare con se tanti dei suoi "prodotti": Reiziger, Bogarde, i fratelli De Boer, Litmanen e Kluivert vestiranno tutti la camiseta blaugrana, ma con fortune alterne, così come il loro mentore che, nonostante i due successi in Liga, è stato divorato dai media e della critica.

Dopo un periodo poco brillante della sua carriera, Van Gaal torna all'AZ di Alkmaar (squadra in cui aveva giocato in gioventù) per sostituire Adriaanse. Dopo due buone stagioni, in cui l'AZ ha espresso il miglior gioco in tutta l'Eredivisie pur senza raggiungere traguardi tangibili, la profonda crisi. Deludentissima l'annata 2007/2008, caratterizzata dalle dimissioni presentate dal tecnico nato ad Amsterdam nel 1951 perchè, a suo dire, tanti senatori non lo seguivano più. Dimissioni, però, subito ritirate proprio perchè il capitano Jaliens e molti altri suoi compagni di squadra hanno fatto un passo indietro chiedendo a Van Gaal di rimanere. Questi non poteva che accettare, perchè quella di Van Gaal è una vera e propria filosofia e, come tale, va seguita alla lettera.

L'allenatore è, per Van Gaal, "il punto focale della squadra, colui che deve preparare i suoi undici giocatori a raggiungere l'obiettivo comune. Tutti devono lavorare insieme, con tenacia e mantenendo una open mind. La preparazione della formazione è essenziale, poichè ogni giocatore deve sapere esattamente dove dovrà giocare e quali sono i suoi compiti", così come ha dichiarato in una recente intervista.
Non si può parlare, quindi, di uno schema-Van Gaal, perchè questi adatterà i suoi schemi ai giocatori che ha a disposizione. Lo ha fatto nel 4-3-3 con l'Ajax, con il 2-3-2-3 del Barcellona e lo continua a fare con il 4-4-2 dell'AZ.

Arrivato all'AZ nel 2005, i suoi giocavano ancora in uno stadio da 8.000 posti che raramente faceva registrare il tutto esaurito. Oggi, con il nuovo stadio DSB Stadion voluto anche dal presidente Scheringa, i quasi 20.000 posti sono spesso tutti occupati, tant'è che si è resa necessaria un espansione che, nel 2010 porterà l'AZ a giocare in una roccaforte da 40.000 posti a sedere.
La stessa escalation sembra riguardare il budget per gli stipendi. Oggi l'AZ spende meno di un terzo di Ajax e Psv, ma il rendimento sembra essere molto migliore delle big della Eredivisie, con 27 risultati utili consecutivi (23 vittorie e 4 pareggi) dopo due ingannevoli sconfitte iniziali e ben 11 punti di vantaggio sull'Ajax a cinque giornate dalla fine.
"Abbiamo fame di vittorie. Vogliamo vincere qualcosa" aveva dichiarato Van Gaal e pare proprio essere vicino a raggiungere il suo obiettivo.

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