In una finale d'andata "anomala", che in principio dovevasi giocare in gara unica al De Kuip di Rotterdam, a vincere è l'Ajax. Il risultato è 2-0, ma l'impressione è che la squadra di Jol avrebbe potuto sfruttare meglio il fattore campo, quest'anno davvero decisivo in più di una occasione.
Lo scorso post, dedicato a Siem de Jong, assume ora le sembianze di un vero e proprio presagio, in quanto il giocatore cresciuto nel Doetinchem è protagonista assoluto di questo Klassieker.
Dopo uno svarione del portiere del Feyenoord, Erwin Mulder, è 1-0. Due minuti dopo, con un fantastico tiro al volo, il tabellone elettronico dell'ArenA indica il 2-0. Autore dei goal: Siem de Jong.
Quella che poteva diventare una goleada, però, tradisce le attese. Un alternarsi di occasioni (Landzaat e Bruins per gli ospiti, Pantelic, Vertonghen e Suarez per gli ajacidi) caratterizza il resto della partita, da molti indicata come una delle peggiori prestazioni dell'Ajax all'ArenA del 2010.
Una cosa è certa: l'Ajax è oggetto di pesanti critiche in tutta l'Olanda, visto il cambio di programma in corsa, da parte la federazione, che ha permesso a Jol ed i suoi uomini di giocare in casa una finale, seppur solo l'andata, che si sarebbe dovuta giocare al De Kuip.
Note sono le ragioni di ordine pubblico che hanno richiesto la modifica del regolamento. La rivalità tra le due tifoserie di Rotterdam ed Amsterdam ha raggiunto livelli di esasperazione tali da far giocare, fino al 2013, le partite tra le due squadre in presenza dei soli tifosi di casa.
Il ritorno è previsto per il 9 maggio
CONVERSATION