Le avversarie dell'Olanda: il Giappone


Il Moses Mabhida Stadium di Durban, uno dei più belli di tutto il Sud Africa, sarà la sede della seconda gara che l’Olanda disputerà nel Campionato del Mondo. Avversario di turno sarà il Giappone, alla sua quarta partecipazione consecutiva alla fase finale della Coppa del Mondo FIFA.

La Storia
Il calcio in Giappone è diventato una cosa seria negli ultimi 20 anni, tanto da rivaleggiare, per popolarità, con Sumo e Baseball. Per fare l’ultimo salto di qualità servirebbe però qualche importante vittoria che al momento sembra fuori portata per i “Blues” nipponici.
In Asia, il Giappone ha conquistato tre titoli di campione continentale, nel 1992, nel 2000 e nel 2004. Ai campionati mondiali, invece, le cose sono andate decisamente peggio. Nel 1998, in Francia, arrivarono tre sconfitte (con Argentina, Croazia e Giamaica) in altrettante gare, con un solo gol fatto (Nakayama contro i caraibici) e quattro subiti. Nel 2002, con il mondiale giocato in casa, le cose andarono decisamente meglio. I Nipponici, allenati dal francese Philippe Troussier conquistarono il primo posto nel girone H con sette punti, grazie ai successi su Russia (1-0), Tunisia (2-0) ed al pareggio, nella gara inaugurale contro il Belgio (2-2). Negli ottavi di finale fu la Turchia ad estromettere il paese del sol levante, grazie ad un gol di Umit Davala.
Il 2006 fu invece un’altra delusione. La squadra, campione d’Asia in carica ed allenata dal brasiliano Zico, ottiene solo un punto (0-0 con la Croazia) e due sonore sconfitte con Australia (1-3) e Brasile (1-4). Sicuramente il girone di Sud Africa 2010 è molto duro per i giapponesi, ma si sa che l’orgoglio dei samurai può portare a clamorose sorprese.

Le Qualificazioni
Dopo aver raggiunto comodamente la quarta e ultima fase di qualificazione per Sud Africa 2010 dell'area asiatica, il Giappone ha ottenuto il pass per il mondiale chiudendo al secondo posto dietro l’Australia. Gli Australiani hanno dominato il girone imbattuti, mentre la squadra di Okada ha chiuso con quindici punti, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi ed una sconfitta, nell’ultimo match perso contro l’Australia. La curiosità sta nel fatto che ben 3 vittorie su 4 sono venute in trasferta sul campo del Bahrain, del Qatar e dell’Uzbekistan.

La squadra
Finita l’era dell’ex perugino e romanista Nakata, sempre presente nelle ultime tre edizioni dei mondiali, il C.T. Okada si affiderà a due registi: l’ex reggino Nakamura, rientrato in patria con gli Yokohama Marinos (dopo aver vestito anche le casacche di Celtic Glasgow ed Espanyol) e la nuova stella, ultimamente un po’ in ombra, Keisuke Honda del CSKA Mosca, ma ben conosciuto in Olanda per aver militato, con molto successo, nelle fila del VVV Venlo. Il problema storico del Giappone è l’attacco. Infatti, dei 23 gol (in 14 match) siglati nelle qualificazioni, solo 5 sono giunti dagli attaccanti. I cannonieri sono stati Nakamura, Endo, Nakazawa e Tanaka con 3 reti, ma nessuno di loro gioca attaccante. Okada dovrebbe schierare il modulo ad “albero di natale”, 4-3-2-1 formato da Narazaki in porta, Uchida, Nakazawa, Tanaka e Nagatomo in difesa, Hasebe, Matsui ed Endo (miglior calciatore asiatico 2009) a centrocampo, Honda e Nakamura dietro l’unica punta Okazaki. Attenzione al giovane Morimoto (del Catania) che potrebbe essere la sorpresa in attacco del Giappone.

L’Allenatore
Takeshi Okada è considerato uno degli allenatori più grandi tutti i tempi del suo paese. Nel suo secondo mandato sulla panchina del Giappone, a partire dal 2007, Okada è riuscito a qualificarsi per Sud Africa 2010.
Okada era un difensore versatile durante la sua carriera da giocatore, rinomato per la sua lettura intelligente del gioco e la sua ferocia nel tackle. Ha vestito la maglia del Furukawa Electric, ora noto come JEF United, per dieci anni dal 1980 ed ha collezionato 24 presenze in nazionale.
Quando Okada appeso i suoi scarpini al chiodo, nel 1990, è diventato parte della dirigenza del club. Ha trascorso un anno in Germania per studiare metodi di allenamento da riproporre poi in madre patria. Lì divenne assistente di Shu Kamo nel 1995, all’epoca allenatore del Giappone. Quando quest'ultimo fu licenziato, due anni dopo in piena qualificazione per Francia 1998, Okada divenne allenatore dei Blues. Fu lui a guidare alla prima coppa del mondo il Giappone, dopo la vittoria nel barrage con la Malaysia per 3-2.
Dopo la nazionale ha guidato il Consadole Sapporo ad una promozione in Japan League nel 2000. Quindi, nel 2003 e 2004, ha conquistato due Japan League con i Yokohama Marinos.
Quando una malattia improvvisa costrinse l'allenatore del Giappone Ivica Osim a rassegnare le dimissioni, l'anno successivo, la Federcalcio giapponese non ha esitato a consegnare la guida tecnica della nazionale a Takeshi Okada. Il 6 giugno 2009, dopo il successo per 1-0 in casa del Bahrain, il Giappone è stata la prima squadra a qualificarsi per la XIX edizione della Coppa del Mondo FIFA.
Okada ora pensa in grande tanto da dichiarare che “Il nostro obiettivo è di raggiungere le semifinali. Se la Corea del Sud c’è riuscita 2002, perché non possiamo farlo noi”. Chi ben comincia…

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