Iniesta spegne i sogni mondiali dell'Olanda


L’Olanda, per la terza volta nella sua storia, esce sconfitta in una finale della Coppa del Mondo e lo fa, come nelle altre due circostanze, a testa alta. La Spagna, Campione d’Europa in carica, merita ampiamente il titolo di Campione del Mondo, eguagliando Germania Ovest (1972-1974) e Francia (1998-2000).
Dopo 6 vittorie consecutive la squadra di Bert van Marwijk conosce la prima battuta d’arresto ed è una sconfitta che fa male in quanto l’Olanda si appiccica l’etichetta di perdente (solo la Germania ha perso più finali, quattro, ma anche vinto 3 titoli). L’ultima sconfitta in una fase finale del Mondiale risaliva al 25 giugno 2006 e l’avversaria era un’altra squadra iberica, il Portogallo. Anche in quell’occasione fu una partita dura e cattiva. L’Olanda chiuse la gara con 2 espulsi e tre ammoniti. Oggi invece, è riuscita a fare peggio, rimediando ben 10 cartellini gialli di cui 2 trasformatisi in rosso.
Le due squadre scendono in campo con un modulo speculare: 4-2-3-1. L’Olanda schiera la sua formazione tipo, con van der Wiel e de Jong che rientrano dopo la squalifica. Tra i pali c’è l’affidabile Stekelenburg, poi la linea difensiva, da destra a sinistra, composta da van der Wiel, Heitinga, Mathijsen e van Bronckhorst. Davanti alla difesa van Bommel e de Jong a sbarrare la strada agli avversari, quindi Robben, Sneijder e Kuijt a centrocampo e van Persie di punta. Vicente Del Bosque si affida a Casillas in porta ed in difesa schiera Sergio Ramos, Piqué, Puyol e Capdevila. Busquets e Xabi Alonso sono gli alter ego spagnoli di van Bommel e de Jong. Il centrocampo è formato da Xavi, Iniesta e Pedro, in attacco il capocannoniere del mondiale David Villa.

La Spagna parte subito con il piede sull’acceleratore e chiude l’Olanda nella propria metà campo. Dopo 4’ minuti van Bronckhorst stende Sergio Ramos e l’arbitro dell’incontro, l’inglese Webb, fischia punizione per la Spagna. Xavi si incarica di battere la punizione e, sulla traiettoria ed uscire, Sergio Ramos si libera di van Persie e, con una torsione, di testa chiama Stekelenburg ad un prodigioso intervento. È il primo “miracolo” del portiere olandese.
Al 7’ Xabi Alonso, con un passaggio orizzontale, serve Busquets che manca clamorosamente il pallone, Kuijt, in agguato alle sue spalle, lo recupera e calcia in porta, ma Casillas è attento. La Spagna fa girare palla a centrocampo quindi, a turno, Iniesta e Xavi provano ad innescare Villa con dei passaggi in profondità nel tentativo di aprire la difesa olandese. Al 10’ Sergio Ramos si beve Kuijt, entra in area, ma sul cross Heitinga mette in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner Xabi Alonso mette in area e Villa, appostato sul secondo palo calcia al volo di sinistro, ma la palla esce.
A questo punto il match inizia a farsi duro e, a tratti, cattivo. Puyol viene pressato da van Bommel al limite dell’area, il capitano del Barcellona si libera della palla, ma l’olandese commette fallo. Passa un minuto ed arriva il primo giallo. Robin van Persie va in pressing su Capdevila e affonda il tackle, ma prende solo le gambe e Webb estrae il primo cartellino giallo. Alla fine saranno 15! Al 16’ minuto è Puyol a commettere un brutto fallo da dietro su Robben e anche per lui scatta l’ammonizione. Sneijder ci prova su punizione da 30 metri, ma Casillas blocca in presa. Al 21’ l’arbitro (non una grande prestazione la sua, ma negli errori ha aiutato l’Olanda) sanziona solo con il giallo un bruttissimo fallo di van Bommel su Iniesta. In questa fase la gara è cattiva e a farne le spese è Sergio Ramos che stende senza tanti fronzoli Kuijt. Anche lui finisce sul taccuino di Webb. Passano pochi minuti e Webb grazia ancora l’Olanda. Nigel de Jong entra a gamba tesa su Xabi Alonso colpendolo in pieno petto. Altro cartellino giallo che sa molto di rosso o comunque di un bell’arancione come le maglie olandesi. Bert van Marwijk, dopo neanche 30 minuti, ha i due centrocampisti difensivi già ammoniti ed è già un successo se l’Olanda gioca ancora in 11. Al 33’ minuto Mathijsen effettua un lancio di 50 metri in area di rigore spagnola. Casillas esce per anticipare van Persie e travolge Puyol che resta a terra. L’estremo difensore lancia la palla in fallo laterale per permettere ai sanitari spagnoli di entrare in campo. L’Olanda restituisce la palla con Heitinga che rilancia verso Casillas, ma la palla ha uno strano rimbalzo ed il portiere la tocca mettendola in corner. Correttamente van Persie, dalla bandierina, restituisce palla alla Spagna. Gli Iberici hanno il pallino del gioco in mano, l’Olanda si difende con ordine e riparte in contropiede. Da un corner, guadagnato da Robben, scaturisce la palla gol più nitida per l’Olanda di tutto il primo tempo. Lo stesso Robben batte il calcio d’angolo servendo van Bommel al limite dell’area. Il numero 6 olandese appoggia di interno per Mathijsen che, da 10 metri, cicca clamorosamente la palla. Passa un minuto e Pedro, palla al piede, si fa 30 metri e dal limite calcia a lato pressato da Heitinga. Al 42’ Webb grazia Sneijder che entra in ritardo sulle gambe di Busquets. Xabi Alonso ci prova da 40 metri, ma la palla va abbondantemente a lato. Nel recupero ci prova Robben, ma il suo tiro è deviato in angolo da Casillas. Il primo tempo si chiude con la Spagna che spinge e con l’Olanda che fa spesso acqua in difesa.
Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi, ma il match non decolla. Al 47’ corner di Xavi, testa di Puyol che diventa un assist per Capdevila il quale, come Mathijsen nel primo tempo, manca clamorosamente l’appuntamento col pallone. L’Olanda prova a farsi vedere con van der Wiel che, dopo aver scambiato con van Persie, mette in mezzo dove non c’è nessuno. Poco dopo Robben libera il mancino, ma Casillas blocca a terra. Si riparte con le botte; van Bronckhorst stende Sergio Ramos e Webb estrae il giallo. Sulla punizione seguente Xavi cerca l’angolino alla sinistra di Stekelenburg, ma la palla esce. Passa un minuto ed Heitinga prende la prima delle sue due ammonizioni della serata. David Villa, sulla sinistra, si libera del pallone ed il difensore olandese, in netto ritardo, lo stende. Webb non vede nulla e su segnalazione del quarto uomo lo ammonisce. Sul capovolgimento di fronte fallo su Sneijder di Iniesta. Robben batte la punizione ed Heitinga, se non fosse in fuorigioco, si sarebbe guadagnato un sacrosanto rigore. Dopo 15 minuti la Spagna toglie Busquets e mette Jesus Navas a spingere sulla fascia destra. Ma l’Olanda ora è pericolosa: Kuijt mette al centro e van Persie, ostacolato da Puyol, di testa mette fuori.
Al 61’ l’Olanda ha la palla per passare in vantaggio. Sneijder, da centrocampo, innesca a suo modo Robben con un passaggio che taglia in due la difesa spagnola. Robben prende palla ai 30 metri e si invola verso Casillas vanamente inseguito da Capdevila. Il portiere spagnolo esce dai pali nel tentativo di chiudere lo specchio della porta a Robben. L’attaccante olandese si presenta davanti al portiere che si getta alla sua sinistra, Robben calcia dalla parte opposta, ma il portiere, con la punta del piede mette in corner. È su questa occasione che l’Olanda forse ha perso la partita. Una rete olandese in questo momento avrebbe cambiato completamente lo scenario del match.
Dopo il pericolo scampato gli olandesi riprendono a macinare gioco. Jesus Navas è una spina nel fianco e crea non pochi problemi a van Bronckhorst. Al 69’ la Spagna arriva vicina al vantaggio: cross rasoterra di Jesus Navas, Heitinga si impappina e la palla va sui piedi di David Villa che, a tre metri dalla porta, calcia di sinistro, ma lo stesso Heitinga da terra devia in corner. Un minuto dopo esce Kuijt, poco incisivo, ed entra Elia nel tentativo di arginare le folate offensive spagnole sulla fascia destra e dare un po’ di profondità all’attacco Oranje, visto che anche stasera van Persie è spettatore non pagante. Nigel de Jong scompare dal match e per Xavi e Iniesta è un gioco da ragazzi creare scompiglio sulla trequarti olandese. Heitinga mette giù Iniesta, Villa batte la punizione, ma la palla va alta oltre la traversa. La Spagna sente l’odore del sangue e, un minuto dopo, Busquets serve il solito Jesus Navas che, eludendo la trappola del fuorigioco olandese, serve David Villa che al volo calcia alto. Al 76’ corner per la Spagna, Sergio Ramos svetta di testa tutto solo e sbaglia un gol già fatto. Iniesta e van Bommel arrivano ai ferri corti, ma Webb si limita ad un semplice richiamo verbale. È ancora il centrocampista del Barcellona, di gran lunga il migliore in campo, a seminare scompiglio nella difesa olandese, andando in slalom tra i difensori olandesi, ma Sneijder stavolata si trasforma in Krol e lo ferma. L’Olanda barcolla, è in difficoltà in mezzo al campo, de Jong è sparito e van Bommel è solo nel tentativo di arginare le Furie Rosse. All’82’ Robben si divora un altro gol. Stekelenburg rinvia, van Persie prolunga e Robben si infila tra i due centrali spagnoli. Supera di slancio Puyol che, cadendo, lo cintura e ne rallenta la corsa, Casillas esce sui piedi dell’attaccante e blocca la palla. Robben va su tutte le furie con l’arbitro Webb e si becca il giallo. All’85’ esce Xabi Alonso ed entra Fabregas. Si arriva al 90’ senza sussulti particolari.
Al primo minuto dei tempi supplementari Webb salva ancora l’Olanda. Nigel de Jong stende con una manata Fabregas al limite dell’area quindi, insieme a Mathijsen, atterrano Iniesta che riescea far carambolare la palla sui piedi di Xavi. Heitinga, da dietro, tocca il piede del giocatore catalano mentre sta calciando. Sarebbe rigore, ma l’arbitro assegna un calcio d’angolo agli spagnoli. Al 94’ incredibile svarione difensivo dell’Olanda, Iniesta imbecca Fabregas con la difesa olandese in balia delle onde. Ci pensa il solito Stekelenburg a mettere una pezza. Sul capovolgimento di fronte Robben trova un corner su cui Mathijsen di testa mette fuori. I centrali olandesi sono in bambola e Iniesta trova davanti a sé un’autostrada con uscita obbligatoria davanti a Stekelenburg. Lo spagnolo tentenna e van Bronckhorst va a chiudere la diagonale alta mettendo in corner. La difesa olandese è imbarazzante ed il povero van Bronckhorst deve tappare tutti i buchi. Bert van Marwijk si accorge finalmente che de Jong va a spasso da 45 minuti e lo sostituisce con van der Vaart. È ancora il capitano oranje a chiudere su Jesus Navas e a tenere in piedi la baracca. Prima della fine del primo tempo supplementare van Marwijk richiama in panchina proprio van Bronckhorst (problema fisico?) facendo entrare Braafheid. Anche la Spagna fa un cambio ed entra Fernando Torres per David Villa.
La gara prende una brutta piega al 108’ minuto quando Heitinga deve stendere Iniesta che, dopo aver chiesto triangolo a Xavi, si invola verso la porta. Webbe estrae il secondo giallo per Heitinga ed il difensore dell’Everton finisce sotto la doccia. L’Olanda a questo punto si difende e prova a giocarsi tutto ai rigori. Van der Vaart atterra un incontenibile Iniesta e prende un cartellino giallo. Robben rischia la seconda ammonizione dopo aver calciato la palla a seguito del fischio dell’arbitro dopo un suo fuorigioco. A 5 minuti dal termine la rete che decide la partita e regala alla Spagna il titolo mondiale. Fernando Torres crossa dalla sinistra per Iniesta che sembra in off side, ma Mathijsen lo tiene in gioco. Rafael van der Vaart respinge come può, ma la palla va sui piedi di Fabregas che serve lo stesso Iniesta in area di rigore. Il giocatore spagnolo controlla e fa partire un diagonale imparabile per Stekelenburg. Metà stadio ammutolisce l’altra metà è al settimo cielo. Mathijsen non ci sta e va a muso duro con l’arbitro protestando per un presunto fuorigioco di Iniesta su passaggio di Torres. Anche per lui arriva il giallo. L’Olanda prova a buttarla sulla mischia, ma il forcing finale è sterile.
La Spagna è Campione del Mondo con merito, dimostrando una superiorità per tutti i 120 minuti. Che dire di un Olanda dove il migliore in campo è stato sicuramente Stekelenburg e che deve ringraziare Webb per aver atteso 108 minuti prima di espellere un giocatore Oranje. Certamente l’occasione fallita da Robben al 61’ avrebbe trasformato completamente la gara, ma così non è stato. Resta comunque l’orgoglio di aver perso contro la squadra più forte del Mondo e soprattutto aver ceduto con l’onore delle armi. Dopo 25 risultati utili l’Olanda perde anche la propria imbattibilità che durava dal settembre 2008.
Unica consolazione per l’Olanda il titolo di capocannoniere del torneo (5 reti) per Sneijder, in coabitazione con Muller e Villa.

CONVERSATION

Back
to top