Van Bronckhorst in lacrime saluta il de Kuip e mette fine alla sua grande carriera


Sabato 25 luglio 2010 è stato il giorno dell’addio, al calcio giocato, di Giovanni van Bronckhorst, capitano del Feyenoord Rotterdam e della Nazionale Olandese, seconda classificata agli ultimi Campionati del Mondo.

Al 44’ minuto della gara amichevole contro il Real Mallorca, Mario Been ha sostituito van Bronckhorst con Leroy Fer, dando inizio ai festeggiamenti in onore del capitano, visibilmente commosso. La fascia di capitano, così come segnalato nei nostri precedenti articoli, è andata a Ron Vlaar, altro prodotto del vivaio. Giovanni van Bronckhorst è stato accompagnato dalla moglie e dai figli Paolo e Joshua nel suo giro d’onore e tutto il de Kuip gli ha tributato una standing ovation. “In quel momento – dice il capitano del Feyenoord - ho visto mia moglie ed i bambini lungo la linea laterale e, in un istante, nella mia mente è passata davanti tutta la mia carriera”. Nel salutare la folla festante, qualche lacrima ha solcato i suoi lineamenti che evidenziano le sue radici indonesiane (mamma molucchese e padre olandese). “Questo è un giorno difficile per me – ha detto van Bronckhorst – dopo 17 anni da professionista è terminata una bellissima avventura. Sono arrivato al Feyenoord Rotterdam all’età di 7 anni – prosegue – e dire addio al calcio, dentro a questo stadio gremito di gente, è una sensazione fantastica. È l’addio che ho sempre sognato, all’interno del mio stadio ed insieme alla mia famiglia ed ai miei amici. Sarò eternamente grato al Feyenoord e spero che la prossima stagione possa riservarle i successi che questo club merita ed io sarò il suo primo tifoso”. L’ex giocatore di Arsenal, Barcellona e Glasgow Rangers rimarrà comunque all’interno della società, in quanto inizierà a lavorare come allenatore delle squadre giovanili e mettere al servizio dei ragazzi la sua esperienza ed il suo talento.

Per ciò che riguarda la gara, il Feyenoord Rotterdam è stato sconfitto di misura, per 1–0. Gli spagnoli sono riusciti a sbloccare il risultato dopo 34’ minuti grazie ad una autorete di de Vrij, che ha deviato in rete un calcio di punizione. Nella ripresa hanno fatto il loro esordio, al de Kuip, i nuovi acquisti Michael Lumb e Fedor Smolov subentrati, rispettivamente, a de Cler e Biseswaar. All’inizio del match è il Feyenoord Rotterdam a spingere sull’acceleratore, concedendo veramente poco agli avversari, sempre distanti dalle parti di Erwin Mulder. Tuttavia i Rotterdammers non hanno avuto grosse opportunità. Giovanni van Bronckhorst, dopo tre minuti, ha provato a replicare “il missile” scagliato verso la porta dell’Uruguay nella semifinale di Coppa del Mondo, ma la palla è andata a lato. Luigi Bruins, uno dei giocatori più attesi di questa stagione, ha provato due volte la conclusione dalla distanza, ma in entrambi i casi non è stato fortunato. L’occasione più nitida ce l’ha avuta sui piedi Ron Vlaar dopo dieci minuti quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, ha deviato la palla verso la porta avversaria, ma la conclusione, debole, è stata facile preda di Aouate.

Poi è arrivata la rete degli spagnoli, ma il Feyenoord ha continuato ad attaccare. Ci ha dovuto pensare Erwin Mulder a salvare la propria porta su tiro di Victor Casadesus, ma la conclusione dell’ala spagnola era facile preda del portiere. Nella ripresa ancora Mulder protagonista con una bella parata su Emilio Nsue. In tutta la gara queste sono state le uniche occasioni degli ospiti. I ragazzi di Mario Been ci hanno provato anche nella ripresa, con Ron Vlaar che ha tentato dai 20 metri con un calcio di punizione finito alto sopra la traversa della porta spagnola. Poi è stata la volta di El Ahmadi, fermato da Dudu Aouate. Il Feyenoord, nel finale ha cercato di ristabilire la parità, ma il portiere ospite si è eretto a protagonista del match salvando il risultato su conclusioni di Mokotjo, Smolov, André Bahia e Wijnaldum.

Al termine della gara Mario Been ha parlato a 360 gradi della squadra: “La squadra mi sembra buona anche se abbiamo perso molta esperienza con i ritiri di Gio e Makaay. Abbiamo molti ragazzi giovani che dovranno assumersi delle responsabilità affinché la squadra possa almeno raggiungere gli stessi traguardi della scorsa stagione”. Poi parla del match: “Abbiamo avuto almeno otto nitide palle gol, ma non siamo riusciti a segnare. La squadra si è mossa bene e, come detto, ci è mancato solo il gol. Ad ogni modo – prosegue il tecnico – abbiamo ancora due settimane di preparazione prima dell’inizio del campionato”.

Ora il Feyenoord Rotterdam si trasferirà in Portogallo dove, venerdì e sabato, sarà impegnato in due gare contro Benfica e Aston Villa. Mario Been porterà con sé 22 giocatori, tra cui Jon Dahl Tomasson e ben quattro ragazzi della nazionale under 19 che entreranno in pianta stabile nella prima squadra: Jerson Cabral, Ricky van Haaren, Luc Castaignos e Bruno Martins Indi. “Andiamo via con un gruppo di grandi dimensioni, ma avremo bisogno di tutti. Giocheremo due gare in due giorni e soprattutto contro due gradi squadre”.

Intanto Ruben Schaken è finito in infermeria a causa dell’infortunio all’inguine patito nella gara contro il Mallorca. Per lui ci saranno almeno 3 settimane di stop. Ad ogni buon conto Schaken avrebbe comunque saltato la prima sfida di campionato, contro l’Utrecht, a causa di una squalifica rimediata la scorsa stagione.

Feyenoord Rotterdam – Real Mallorca 0-1

Marcatore: 34’ de Vrij (autorete)

Arbitro: Janssen

Ammoniti: De Cler (Feyenoord), Ramis e Marti (Real Mallorca)


Feyenoord: Mulder; De Vrij (61’ Fernández), Vlaar, Bahia, De Cler (46’ Lumb); El Ahmadi, Bruins, Van Bronckhorst (45’ Fer); Schaken (68’ Mokotjo), Wijnaldum en Biseswar (61’ Smolov).


Real Mallorca: Aouate; Cendros (76’ Josemi), Ramis (69’ Crespi), Nunes, Corales; Pina Isla, Luis Marti, Nsue, Webo (46’ Pereira); Castro (46’ Ayoze) en Casadesus (69’ Keita).




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