L'Ajax Amsterdam sbanca il de kuip nel "Klassieker"

L’Ajax Amsterdam si aggiudica il 144mo “klassieker” andando a sbancare il de Kuip dopo quasi 4 anni. Lo fa vincendo col minimo scarto, ma il risultato è bugiardo e non da la misura dello strapotere dei lancieri per oltre tre quarti di gara. L’ultimo successo dei lancieri in casa del Feyenoord Rotterdam risaliva al 22 ottobre 2006 quando le doppiette, di Perez ed Huntelaar, permisero all’Ajax Amsterdam di spazzare via i padroni di casa ridotti in 9 per le espulsioni di Pardo e van Hooijdonk. Per la squadra di Jol si tratta della vittoria numero 62 contro le 43 del Feyenoord Rotterdam.

Oggi la squadra di Martin Jol si è imposta per 2–1, e grazie al pareggio del PSV Eindhoven in quel di Kerkrade, ha ottenuto la prima posizione in classifica con due lunghezze di vantaggio sui ragazzi allenati da Fred Rutten. Il Feyenoord Rotterdam deve fare a meno di Mulder trai pali, sostituito da van Dijk, Tomasson è infortunato e Martins Indi è squalificato a causa dell’espulsione subita nell’ultimo turno di campionato contro il NAC Breda. Martin Jol, dal canto suo, mischia le carte in tavola e toglie de Zeeuw ed Emanuelson, sostituiti da Lindgren e Sulejmani.

Dopo solo un minuto e mezzo Suarez ci prova con un diagonale che esce di poco a lato, alla destra di van Dijk. Il Feyenoord ha una opportunità con Castaignos, ma Stekelenburg in uscita sventa la minaccia. Al 15’ ancora Suarez impegna severamente l’estremo difensore del Feyenoord Rotterdam. Ancora due minuti ed El Hamdaoui ci riprova senza successo. I ragazzi di Mario Been al 22’ vanno in rete con Smolov, servito da de Cler, ma la posizione del centravanti russo è irregolare. Al 40’ arriva la rete ospite. Tim de Cler stende Suarez poco dopo la metà campo e si becca il giallo da Kevin Bloom. Punizione di Sulejmani e palla in area di rigore. De Vrij, nel tentativo di respingere il pallone, alza un campanile su cui de Jong è il più lesto ad arrivarci e, di testa, batte van Dijk. Al 41’ Ron Vlaar si scontra con Stekelenburg e si infortuna al bicipite femorale sinistro e, dopo essere rimasto in piedi per altri 4 minuti, deve lasciare il posto a Karim El Ahmadi. Il primo tempo si chiude con gli ospiti in avanti e con El Hamdaoui che va vicino al raddoppio.

Nella ripresa Mario Been lascia negli spogliatoi uno spento Smolov e mette in campo Schaken. Martin Jol, dal canto suo, conferma l’undici di partenza che ha meritato il vantaggio nei primi 45 minuti. L’Ajax Amsterdam riparte subito alla grande, Suarez pesca in area El Hamdaoui che, di destro, colpisce il palo con van Dijk spettatore non pagante. Il de Kuip è sotto choc ed un silenzio avvolge le tribune dello stadio. L’unica emozione per i tifosi del de Kuip la regala Stekelenburg che, in modo goffo, mette in corner un tiro di Tim de Cler. L’Ajax è padrona del campo, l’assenza di Vlaar in difesa permette ad El Hamdaoui di sfiorare il raddoppio in due occasioni. Quindi ci pensa Suarez che, da posizione defilata, colpisce un palo clamoroso. Il gol è nell’aria e, al 56’, i lancieri chiudono di fatto la partita. Suarez inventa uno dei suoi assist per El Hamdaoui, bravissimo ad evitare il fuorigioco e ad infilare un incolpevole van Dijk. Mario Been assiste impotente agli errori della sua squadra. El Ahmadi si fa togliere palla da El Hamdaoui e solo un intervento in uscita di van Dijk evita che Sulejmani possa calare il tris. Se in questo momento i ragazzi di Martin Jol conducessero per 4 a 0 non ci sarebbe nulla da obiettare. Quello che è peggio, per i tifosi del Feyenoord, è che l’Ajax avrebbe potuto dilagare non soltanto per la bravura dei suoi attaccanti, quanto per la pochezza dei giocatori in maglia bianco rossa.

Al 70’ si accende un mischia con Wijnaldum e van der Wiel protagonisti. Per il difensore dell’Ajax, oggi in maglia blu, arriva il giallo. I padroni di casa hanno una fiammata al 77’ con Castaignos, il quale realizza una bellissima rete vanificata però dalla sua posizione irregolare. All’80’ minuto arriva le rete dei padroni di casa che riapre il match. Su un calcio d’angolo battuto da sinistra da Bruins, Stekelenburg, forse ostacolato, esce a vuoto e Bahia di testa realizza il gol dell’1–2. Mario Been prova l’ultima carta. Fuori un difensore, de Cler, e dentro una punta, Cabral. Il Feyenoord tenta il tutto per tutto e martin Jol corre ai ripari. Toglie Sulejmani e mette Emanuelson per dare più sostanza al centrocampo. Tuttavia l’attaccante bosniaco riesce nell’impresa di farsi ammonire durante l’uscita dal campo. Infatti, nel tentativo di perdere tempo, si avvicina all’arbitro per salutarlo, scatenando la furia di Bahia che cerca di spingerlo fuori. Si scatena l’ennesima rissa con i due contendenti che si beccano il giallo. Gli ultimi minuti sono solo attacchi, per altro sterili, del Feyenoord Rotterdam che, dopo sei gare, si trova già a dover contare 3 sconfitte in campionato. Per i lancieri un successo prestigioso che li proietta al comando della Eredivisie.


CONVERSATION

Back
to top