Nuovi investitori faranno grande il Feyenoord

Sconfitti dall'Ajax per l'ennesima volta nel "classico" d'Olanda, i tifosi del Feyenoord sappiano che il futuro della loro squadra è più roseo di quanto possa sembrare.
L'annunciata fusione tra il club, la proprietà dello stadio De Kuip e lo Sportclub Feyenoord, vale a dire la squadra di calcio amatoriale più ricca d'Olanda, ha avuto come risultato l'improvviso interesse di numerosi investitori. In attesa che si venga a formare la nuova società e che arrivi la conferma circa l'intenzione di costruire un nuovo stadio, l'unica certezza pare essere un flusso di denaro che dovrebbe essere versato nelle casse del club quanto prima.
La KNVB ha già dato il suo assenso, mentre Eric Gudde, general manager dei Rotterdammers sin dal 2008, è già al lavoro per trovare sponsor ed investitori interessati ad aderire al progetto. Il lavoro di Gudde, benchè questi non goda di grande popolarità tra i tifosi, sarà utilissimo per la resurrezione del Feyenoord e per evitare che il club possa finire in mano a ricchi businessmen stranieri, come successo al Vitesse Arnhem.
In una recente intervista il d.g. ha dichiarato che "pur essendo il Feyenoord un club che appartiene alla gente ed al popolo, è stato necessario apire un fondo sui giocatori della squadra. Gli investitori immetteranno una cifra nelle casse del club, salvo poi guadagnare una percentuale sulla cessione dei propri giovani talenti, il cui valore presumibilmente crescerà col passare del tempo, visto il potenziale che molti di loro hanno mostrato di avere". Gudde ha continuato affermando che "il nuovo Feyenoord rimarrà legato ai tifosi, i quali, pur avendo assistito, negli ultimi anni, a campionati di basso profilo, hanno sempre sostenuto il loro club".
Beenhakker e Been, dal canto loro, dovranno lavorare per evitare il sorgere di altre questioni simili a quella che ha riguardato, nel recente passato, Johnatan De Guzman. Il canadese, infatti, intenzionato ad accettare un offerta arrivata dal Manchester City nel 2008, fu bloccato dalla dirigenza che si rifiutò di cederlo subito per poter lucrare maggiormente sulla sua partenza. Un grave infortunio, però, fece calare notevolmente il suo valore, con la conseguenza che nessun altra squadra si mostrò interessata al centrocampista il quale, indispettito, si rifiutò di firmare un nuovo contratto con la squadra.
Oggi il timore è di incorrere in querelles del genere con Leroy Fer, il cui contratto scade nel 2012. La dirigenza vuole trattenere il giocatore a tutti i costi, così come spera di fare con gli altri giovani come Cabral, Martins Indi, Castaignos ecc., i cui contratti sono dotati di clausole di rinnovo che dovrebbero agevolare la buona riuscita dell'operazione di rinnovo.
A tal proposito, Mario Been, allenatore della squadra, riconosce che l'inizio poco brillante può essere dovuto alla mancanza di esperienza: "Abbiamo perso Gio Van Bronckhorst, Landzaat e Makaay, i nostri uomini di maggiore esperienza. Oggi mi trovo a guidare una squadra che, a guardare le carte d'identità dei di chi la compone, potrebbe tranquillamente militare in un campionato giovanile. Ogni giorno imparano tanto ed alcuni di loro sono dotati di un grande talento. Crescendo, non potranno che migliorare il livello della squadra."

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