Finalmente l'Ajax ha di nuovo un allenatore che pensa, parla ed agisce come un Ajacied; un allenatore che ha un passato (un grande passato) con la maglia biancorossa e che predilige, come modulo di gioco, il 4-3-3 con due ali, un centrocampista offensivo dotato del famoso killer instinct ed un centrale di difesa capace di costruire il gioco. Frank de Boer era proprio questo: un difensore dotato di grandissima visione di gioco, grazie alla quale ha vinto la Champions League, la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Europea, la Coppa UEFA, cinque titoli nazionali e due coppe d'Olanda. Da pochi giorni, Frank de Boer, dopo essere stato assistente di Van Maarwijk sulla panchina dell'Olanda al Mondiale di Sud Africa, è diventato ufficialmente allenatore dell'Ajax, ottenendo un contratto fino al 2014.
Uomo di fiducia di Johan Cruijff, De Boer fu scoperto dal leggendario numero 14 dell'Ajax quando giocava, insieme al fratello Ronald, nel Zouaven, a Grootebroek, finendo per diventare uno dei simboli dell'Ajax Amsterdam, con il quale ha giocato per quattordici anni.
Oggi, dopo la consueta gavetta nei settori giovanili dell'Ajax, De Boer si è guadagnato la conferma sulla panchina della prima squadra, dove era arrivato come allenatore ad interim, in attesa di trovare un sostituto del dimissionario Martin Jol, con una dichiarazione ("Il calcio è semplice se i giocatori fanno quello che io gli dico") cui ha tenuto fede. Con De Boer, coadiuvato da Danny Blind ed Hennie Spijkerman, i risultati sono arrivati subito e la dirigenza ajacide si è convinta ad assumerlo a tempo pieno, sperando di aver trovato un nuovo Van Gaal, allenatore durante l'ultimo ciclo vincente dei biancorossi. Proprio l'attuale allenatore del Bayern Monaco è l'altro mentore di Frank de Boer. I due hanno lavorato, anche se in rapporto di subordinazione, insieme all'Ajax, al Barcellona e nella nazionale olandese. Da queste esperienze, Frank ha tratto molto profitto, riportando la dedizione al lavoro, appresa dal maestro Louis, sul campo di allenamento, sin dall'epoca in cui insegnava ai pulcini. Chi lo ha visto insegnare calcio ai futuri campioncini può, con certezza, confermare che il Frank non ha ancora prevalso sul Frank giocatore. La sua tecnica è ancora finissima.
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