Olanda, sbrigata la formalità Ungheria con un netto 4-0

Quindici punti in cinque gare. Sedici gol fatti e solo due subiti. Impressionante.
E' un Olanda brillante e convincente quella apparsa ieri sera allo stadio Ferenc Puskas di Budapest, al cospetto dell'Ungheria, per la prima delle due gare di qualificazione agli Europei del 2012 contro i magiari.
Il divario tecnico tra le due squadre è apparso netto, così come nel caso della amichevole pre-mondiale nel 2010, finita 6-1 per gli uomini di Van Marwijk. A differenza dello scorso giugno, però, quella di ieri sera era una gara ufficiale, valida per il girone E delle qualificazioni ai prossimi Europei. Assente il capocannoniere della squadra, Klaas Jan Huntelaar (che per un problema al ginocchio perde l'occasione di battere il record di Noud van Melis, il quale, tra il 1950 ed il 1951, segnò 12 goals in otto match consecutivi, due in più, ma con due gare in più, dell'attaccante dello Schalke 04), Van Marwijk opta per una formazione spiccatamente offensiva, con Van Persie avanti a Sneijder, Kuyt ed Afellay e Rafael Van der Vaart spostato sulla mediana al fianco del rientrante Nigel de Jong. E' proprio il giocatore del Tottenham ad aprire le marcature al 18' con una perfetta incursione dopo un azione personale di Wesley Sneijder, sempre più luce del gioco degli Oranje. Il raddoppio arriva solo alla fine del primo tempo e porta la firma di Ibrahim Afellay, schierato da titolare sulla trequarti sinistra. Il talento ex PSV, ora al Barcellona, sfrutta al meglio il servizio di un ottimo Gregory Van der Wiel, impeccabile in difesa quanto pericoloso e decisivo (due assist per lui!) nella fase offensiva, battendo Kiraly con un forte sinistro dall'interno dell'area di rigore.
Così come aveva detto Balasz Dszudszak, ala del PSV Eindhoven e della nazionale ungherese, l'Olanda è di un altra categoria rispetto alla nazionale magiara, allenata da Sandor Egevari. Se solo ci fosse bisogno di una conferma, dopo i primi 45', basta guardare la classifica del girone, che vede la nazionale vice-campione del mondo prima per distacco, grazie ad un attacco fortissimo ed una difesa che, fin'ora, ha retto l'urto di Svezia, Finlandia, Moldova e San Marino.
Con la partita mai in bilico, il secondo tempo diventa l'occasione per una goleada della nazionale olandese. Dopo gli errori di Van Persie e Van der Wiel, è Dirk Kuyt a segnare il terzo goal, su assist proprio di Robin Van Persie, liberato, sul filo del fuorigioco, da una brillante giocata di Sneijder. Il due contro uno che vede protagonisti i due giocatori che militano in Premier League, ovviamente, non lascia speranze al portiere ungherese Kiraly, che nulla può sul passaggio smarcante di Van Persie, che permette a Kuyt di segnare il suo diciannovesimo goal con la nazionale olandese.
Arrivati intorno al sessantesimo, con gli ungheresi frustrati e nervosi per il risultato, la partita si chiude con il quarto goal, firmato Van Persie, liberato da un giocata di Van der Wiel, sfuggiato a due avversari sulla fascia. All'appello manca solo Wesley Sneijder, il cui tentativo più nitido per un goal si infrange sulla traversa. Poco male, perchè la sua è, ancora una volta, una prestazione da incorniciare.


Una "lezione di gioco" vera e propria, volendo usare le parole di Van der Vaart alla fine della partita. Il centrocampista del Tottenham, nonostante la bella prestazione della sua squadra, è stato ancora una volta sostituito, alimentando le perplessità sulla sua capacità di reggere i novanta minuti, causa un fastidio al polpaccio che non riesce a passare. Dopo Van der Vaart, è stato il turno dell'allenatore Van Maarwijk, che  ha analizzato la gara vista dalla panchina: "Va bene il risultato, ma anche la qualità del gioco è stata ottima. L'Ungheria è una buona squadra, ma francamente mi aspettavo di più da loro. Ci hanno permesso di giocare a due tocchi, senza mai crearci preoccupazioni. Ad un certo punto, si sono innervositi ed ho avuto il timore che potessero causarci qualche infortunio."

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