Theo Janssen è stato votato calciatore olandese dell’anno. Il centrocampista del Twente si aggiudica dunque la prestigiosissima Gouden Schoen (Golden Shoe), ovvero la Scarpa d’oro. Succede all’attaccante del Liverpool Luis Suarez.
Dopo la cocente sconfitta nell’ultima partita dell’Eredivisie, costata il titolo ai Tukkers, Theo Janssen può consolarsi con il principale riconoscimento individuale olandese.
Inizialmente i premi di “Calciatore olandese dell’anno” e la “Scarpa d’oro” venivano assegnati separatamente. Dal 2006 con la Gouden Shoe si premia anche il Calciatore dell’anno secondo una classifica stilata da “De Telegraaf”, il rinomato quotidiano olandese, attraverso preferenze espresse da una giuria formata da calciatori delle due principali divisioni nazionali. In realtà il numero della rivista recante il nome del vincitore sarà pubblicato soltanto il prossimo lunedì, ma è già nota la classifica finale: Theo Janssen precede la sorpresa dell’anno Wesley Verhoek (ADO Den Haag) e Ruud Vormer (Roda), che si accontentano dunque rispettivamente del Pallone d’Argento e del Pallone di Bronzo.
L’ambito premio verrà consegnato a Theo il 29 agosto, durante una serata di gala. Il presidente dei Tukkers Joop Munsterman ha commentato la notizia sul sito ufficiale del club con visibile entusiasmo, nonostante l’amarezza per il titolo scucito dalle maglie appena pochi giorni prima: “A nome di tutto l’FC Twente mi congratulo vivamente con Theo per il raggiungimento di questo grande premio. L’FC Twente è orgoglioso che un suo calciatore sia stato scelto come il migliore in Olanda. Se c’è uno che merita questo riconoscimento, questi è certamente lui. E’ un bravo ragazzo verso cui ognuno di noi nutre grande rispetto”. Parole di profonda stima che difficilmente terranno saldo il connubio tra Theo e il Twente. Le ultime voci di mercato infatti indicano insistentemente l’Ajax come sua futura destinazione. Indiscrezioni che seguono gli apprezzamenti manifestati dallo stesso De Boer pochi giorni fa.
Non c’è da stupirsi se Janssen è così cercato sul mercato dalle big nazionali. La sua stagione è stata radiosa: 46 partite disputate, 20 gol e ben 10 assist a referto. Leader indiscusso del centrocampo dei Tukkers, Theo ha mostrato tutto il suo estro anche in ambito internazionale mettendo a segno ben 3 goal e 4 assist nelle coppe europee, facendosi notare dunque anche dal pubblico meno avvezzo al calcio dei Paesi Bassi. All’altissimo rendimento mantenuto per l’intera annata ha unito prestazioni di grande rilievo nei momenti chiave della stagione. Come non ricordare la perla contro la capolista PSV nello scontro diretto della ventinovesima giornata, che sanciva il sorpasso in vetta all’Eredivisie. O ancora la straordinaria performance nella finale di KNVB Beker, proprio ai danni dell’Ajax. Pochi giorni dopo non sarebbe bastata la sua ennesima prodezza per evitare la vendetta dei lancieri. L’età resta il suo vero cruccio.
L’ex Vitesse è salito alla ribalta troppo tardi per consacrarsi definitivamente al grande pubblico. Purtroppo all’enorme talento non ha unito una forza di volontà che potesse coltivarlo e farlo crescere. Dopo tutto del Theo che 10 anni fa dichiarava durante il mondiale under-20 in Argentina “Non vedo l’ora di raggiungere i miei amici sulla spiaggia di Salou, in Catalogna”, è rimasto quel ragazzo che fuma un po’ troppo e non lesina una birra in compagnia. Magari avrà anche qualche tatuaggio in più, ma il suo piede sinistro resta il sublime strumento con cui continua a disegnare calcio.
CONVERSATION