Eredivisie - 4° giornata: Il Twente procede spedito, Ajax, PSV ed AZ inseguono.


Tukkers navigano a vele spiegate.

Il Twente dimentica in fretta il mancato approdo ai gironi di Champions League conquistando la quarta vittoria in Eredivisie in altrettante partite. Di fronte il motivato VVV-Venlo che aveva fermato in casa i campioni in carica nell'ultima giornata, mettendo in mostra uno straordinario Ahmed Musa.
Ola John, tra i pochi a salvarsi in quel di Lisbona, viene promosso tra i titolari (Berghuis siede in panchina). Dall'altra parte Glen de Boeck conferma lo stesso 11 che ha pareggiato coi lancieri, ma rimescola la trequarti spostando Musa a sinistra, Cullen dietro Uchebo e Linssen largo a destra.
Il Twente domina la gara soprattutto sul piano fisico. I centrali difensivi Mei e Yoshida nulla possono contro lo strapotere muscolare di Janko e Luuk de Jong.
E' Bryan Ruiz a portare in vantaggio i Tukkers con un preciso colpo di testa su cross calibrato di Ola John.
La mossa di de Boeck di spostare Musa dalla parte più lenta della difesa di casa (ovvero quella costituita da capitan Wisgerhof e Cornelisse) viene premiata con la rete del momentaneo 1-1: su lancio di Emenike prolungato da Cullen, Musa scappa alle spalle della retroguardia, scarta Mihaylov e deposita in rete.
Il Twente si riporta immediatamente avanti: lancio di Wisgerhof, Janko fa sponda per Luuk de Jong che controlla di destro e trafigge il portiere di sinistro.
Passano pochi minuti e i Tukkers chiudono già la pratica sfruttando l'errore di de Regt che non sale tenendo Janko in gioco. L'austriaco, servito perfettamente da Ruiz, mette a sedere Gentenaar e lo fredda con un tocco sotto.
Nella ripresa il Twente legittima il dominio sulla gara con il palo colpito da Ola John a conclusione di una pregevole azione personale.
Il 4-1 finale è firmato ancora da de Jong al termine di un triangolo con Janko.
Tre punti che valgono il contro-sorpasso sull'Ajax (vittorioso nell'anticipo del venerdì) e la vetta solitaria in classifica.

Twente 4-1 VVV-Venlo. Marcatori: 2' B. Ruiz, 26' A. Musa (VVV), 28' L. de Jong, 31' M. Janko, 66' L. de Jong.
Twente (4-2-3-1): Mihaylov; Cornelisse (46' Rosales), Wisgerhof, Douglas, Tiendalli; Brama, Janssen; Ruiz, De Jong (81' Rendla), Ola John (74' Berghuis); Janko.
Panchina: Boschker, Bengtsson, Landzaat, Bajrami. All. Co Adriaanse.
VVV-Venlo (4-2-3-1): Gentenaar; de Regt, Mei, Yoshida (77' Timisela), Emenike; Maguire (69' Kruijsen), Meeuwis; Linssen, Cullen (81' Wildschut), Musa; Uchebo.
Panchina: de Vogt, van den Ban, Fleuren, Verbeek. All. Glen de Boeck.
Migliore in campo: Luuk de Jong.


Gioco, set, partita: il PSV scherza con l'Excelsior.

Il PSV si conferma in salute imponendosi con un perentorio 6-1 sull'Excelsior. Il punteggio tennistico non inganni: la gara è stata equilibrata per quasi 50 minuti, con il risultato sorprendentemente in bilico. Nella ripresa è venuta fuori la maggiore qualità dei Boeren che hanno approfittato delle praterie lasciate dagli ospiti protesi nel vano sforzo di riagguantare il risultato.
Buona prova di Derijk, nuovamente nell'11 titolare nonostante il recupero di Marcelo. La palma di migliore in campo spetta però ad un sempre più trascinante Dries Mertens, autore di una tripletta e di giocate strappa-applausi. L'ex ala dell'Utrecht ha già fatto dimenticare Balasz Dzsudzsak (è iniziata male l'avventura all'Anzhi dell'ungherese, infortunatosi nell'ultima partita ne avrà per almeno due mesi).
E' proprio il calciatore belga a sbloccare il risultato grazie ad un calcio di punizione da posizione defilata, la cui parabola sorprende de Ruiter che si vede scavalcato.
Di lì a breve giunge il pari dell'Excelsior con te Vrede che corregge in rete un tiro-cross di van Steensel. Colpevole nella circostanza la retroguardia biancorossa che si fa trovare impreparata sul calcio piazzato battuto da Broerse.
Al 46' il PSV si riporta avanti con il colpo di testa di Toivonen, pescato con precisione da Strootman, ancora da fermo. Due minuti più tardi l'Excelsior fallisce una ghiotta occasione con Alberg su un cross basso di te Vrede.
Gli uomini di Rutten non perdonano e dopo appena pochi secondi mettono la pietra tombale sulla gara con un 1-2 letale di Mertens. Il numero 14 scappa per due volte in contropiede: prima approfitta di un'errata chiusura di van Steensel su Lens per infilare il portiere da pochi passi, poi va via da solo servito nello spazio da Pieters e batte ancora de Ruiter con un destro chirurgico sul secondo palo.
Le resistenze dell'Excelsior si sciolgono come neve al sole e il PSV potrebbe subito dilagare se non fosse per l'imprecisione di Wijnaldum e di Lens sotto porta.
Il quinto gol arriva al 72' con Lens che finalizza un'azione personale di Labyad che in area scarta gli avversari come birilli. Il sigillo che vale il 6-1 finale è firmato ancora da Toivonen che deve solamente spingere in rete un pallone recapitatogli da Mertens, al termine di un pregevole triangolo con Strootman.
In attesa di abbracciare il centravanti tanto inseguito, Rutten si gode un Dries Mertens capace di fare il bello e il cattivo tempo. Il PSV non molla, le rivali sono avvertite!

PSV 6-1 Excelsior. Marcatori: 30' D. Mertens, 39' te Vrede (Exc), 47' O. Toivonen, 49' D. Mertens, 51' D. Mertens, 72' J. Lens, 79' O. Toivonen.
PSV (4-3-3): Isaksson; Manolev (68' Tamata), Derijk, Bouma (78' Marcelo), Pieters; Wijnaldum, Strootman, Toivonen; Labyad (78' Ibrahim), Lens, Mertens.
Panchina: Tyton, Hutchinson, Ojo, Zeefuik. All. Fred Rutten.
Excelsior (4-3-3): de Ruiter; Eekman, Smith, van Steensel, Scheimann; Alberg, Vorthoren, Broerse; Jansen (73' Nuytinck), te Vrede, Vincken.
Panchina: Deckers, Mattheij, Laguireh, Maatsen, van Buren. All. John Lammers.
Migliore in campo: Dries Mertens.


Il Groningen gioca, l'AZ la butta dentro.

Il 3-0 dell'AZ all'Euroborg è probabilmente il risultato più sorprendente di questa quarta giornata.
La gara per il Groningen comincia subito in salita: dopo pochi secondi dal fischio d'inizio Maher conquista una punizione sulla sinistra. Sul cross di Elm, Viergever è lasciato incredibilmente libero di mettere in rete.
L'AZ può fare dunque la partita che meglio le si addice, sfruttando le ripartenze nelle quali è maestra. Il Groningen cerca di scardinare la retroguarda avversaria percorrendo come sempre le corsie laterali, ma Matavz è troppo isolato in mezzo e viene ben controllato dai centrali avversari.
Nel primo tempo le occasioni principali vengono dalla sinistra grazie alle discese di Lorenzo Burnet. L'ex fluidificante delle giovanili dell'Ajax al 23' si sgancia dalla difesa tagliando tutto il campo e presentandosi davanti ad Alvarado, decisivo nell'uscita. Al 34' il suo cross arretrato non viene adeguatamente sfruttato dai compagni, con Bacuna che conclude alto.
Le difficoltà della squadra di casa si riassumono nella pochezza di soluzioni offensive. Le alternative di gioco all'abusato binario Tadic-Burnet scarseggiano, il che rende la manovra del Groningen piuttosto prevedibile e semplice da arginare. Huistra cerca allora di aggiungere peso all'attacco affiancando a Matavz il difensore goleador Virgil van Dijk, mossa (della disperazione) già vista nella scorsa finale di ritorno dei play-off Europa League con l'ADO Den Haag. Il giovane stopper è utile nel trasformare in preziose sponde ogni lancio lungo proveniente dalla difesa, ma palesa le proprie modeste qualità tecniche quando si trova a duettare palla a terra con il partner d'attacco. La manovra del Groningen è confusa e legata agli episodi. L'AZ invece è mortifero quando va in contropiede. Al 79' Gudmundsson parte dalla propria metà campo lanciando una ripartenza due contro due. L'islandese ignora Maher al suo fianco sorprendendo van Loo sul primo palo con un mancino violento.
Passano 4 minuti e la squadra di Alkmaar mette il punto esclamativo sull'incontro. Punizione di Elm dal vertice basso dell'area di rigore: il centrocampista svedese va direttamente in porta trovando la fragile opposizione di un (ancora una volta) disastroso Brian van Loo. L'ostinazione di Huistra nel puntare su un estremo difensore insicuro e dalle evidenti lacune tecniche, preferito a Luciano soltanto perchè di lingua olandese, ha già portato a diversi punti persi. Ci chiediamo a cosa serva saper guidare una difesa, se poi non si sa parare. Non che il collega di reparto brasiliano offra grosse garanzie, ma quanto meno somiglia ad un portiere.

Groningen 0-3 AZ. Marcatori: 1' N. Viergever, 79' J. Gudmundsson, 84' R. Elm.
Groningen (4-2-3-1): van Loo; Hiariej, Ivens, Kwakman, Burnet (80' Johansson); Kieftenbeld, Holla (62' Sparv); Bacuna, Andersson (62' V. van Dijk), Tadic; Matavz.
Panchina: Luciano, Kappelhof, Enevoldsen, Suk. All. Pieter Huistra.
AZ (4-3-3): Alvarado; Marcellis, Moisander, Viergever (69' Klavan), Poulsen; Wernbloom, Elm, Maher; Beerens, Altidore (76' Falkenburg), Holman (46' Gudmundsson).
Panchina: Heijblok, Reijnen, Martens, Ortiz. All. Gertjan Verbeek.
Migliore in campo: Nick Viergever.


Feyenoord ed Heerenveen non riescono a superarsi: finisce 2-2 al de Kuip.

Non va oltre il 2-2 casalingo il Feyenoord contro l'Heerenveen. Vlaar e compagni non riescono a sfruttare la doppia superiorità numerica maturata nel finale, dovendo accontentarsi di appena un punto.
Nel Feyenoord troviamo la formazione tipo con l'unica eccezione di Schaken che sostituisce Sekou Cissè che ha rimediato una lesione al piede. Jans rimescola le carte in difesa riabilitando Breuer, in avanti Narsingh e Assaidi partono da posizioni invertite rispetto al solito: l'attaccante marocchino parte dalla destra con il nazionale u21 largo a sinistra.
E' proprio Narsingh a propiziare il gol del vantaggio. L'ala olandese si incunea nell'area di rigore sgusciando tra due difensore, ma stretto tra El Ahmadi e de Vrij termina a terra. Il contatto non è vistoso, ma la dinamica suggerisce all'arbitro Eric Braamhaar di accordare il penalty. Dal dischetto Bas Dost non sbaglia, 1-0 per gli ospiti.
Il pari del Feyenoord arriva poco più tardi. Al 33' la rivedibile difesa mista zona-uomo di Jans si fa sorprendere sul corner di Clasie. Fer prende velocità e stacca altissimo sovrastando Breuer, il colpo di testa si spegna nell'angolo alla sinistra di un Vandenbussche incolpevole.
L'Heerenveen si riporta immediatamente in avanti sfiorando la rete del 2-1 con Djuricic, il suo tocco di sinistro sembra vincente ma termina sul fondo con Mulder ormai già a terra dall'altra parte. Assaidi nella sua particolare collocazione di falsa ala non concede punti di riferimenti creando notevoli difficoltà alla retroguardia avversaria che non riesce a trovare le opportune contromisure. Dopo il pallone geniale rifornito a Djuricic, decide di fare tutto da solo. Al 47' Narsingh porta via un paio di uomini liberando il compagno al limite dell'area, El Ahmadi si stacca dalla marcatura nello sviluppo dell'azione cosicchè Assaidi ha la possibilità di mirare e fare centro con un delizioso destro a giro.
Nella ripresa Koeman decide di scambiare le posizioni di Cabral e Schaken, del tutto avulso dal gioco sulla sinistra. La mossa si rivelerà decisiva.
Al 57' l'attaccante ex VVV-Venlo sfonda sulla destra lasciando sul posto El-Akchaoui, cross morbido sul secondo palo che Cabral scaraventa in rete con una potente volè mancina.
L'Heerenveen è in affanno e dal 63' deve fare anche a meno di un uomo a causa dell'ingenuo doppio giallo rimediato da Zomer nel giro di 4 minuti per due trattenute ai danni di Guyon Fernandez. Tuttavia in contropiede sa rendersi pericoloso, come testimoniato dalla grande occasione sui piedi di Dost al 76' vanificata da un miracoloso intervento in scivolata di Vlaar.
All'80' l'Heerenveen si complica ancor più la situazione restando in 9: rosso diretto per Schmidt che va direttamente su Schaken con un brutto tackle.
Nell'assalto finale entra anche Achahbar, ammirato questa estate agli Europei u17 e ai mondiali messicani di categoria. Il talentino Oranje ha un grande impatto sulla partita andando vicino al gol in tre occasioni: prima chiude con un sinistro sul primo palo un triangolo non riuscito con Fer, quindi impegna nuovamente Vandenbussche con un preciso tiro a giro, infine mette sul fondo di testa un preciso pallone crossato dallo scatenato Schaken.
L'Heerenveen resiste fino all'ultimo minuto, addensandosi nella propria area di rigore. Per Jans un punto in trasferta che vale oro.

Feyenoord 2-2 Heerenveen. Marcatori: 26' B. Dost, 33' L. Fer (Fey), 47' O. Assaidi, 57' J. Cabral (Fey).
Feyenoord (4-3-3): Mulder; Leerdam (83' Achahbar), de Vrij, Vlaar, Ramsteijn (61' Martins Indi); El Ahmadi, Clasie (67' Mokotjo), Fer; Cabral, Fernandez, Schaken.
Panchina: Lamprou, Nelom, van Haaren, Manu. All. Ronald Koeman.
Heerenveen (4-3-3): Vandenbussche; Janmaat, Breuer, Zomer, El-Akchaoui (78' Schmidt); Kums, Elm, Djuricic; Assaidi (82' Kruiswijk), Dost (90' Sibon), Narsingh.
Panchina: Wouda, Svec, Kainz, Valpoort. All. Ron Jans.
Migliore in campo: Ron Vlaar.


Utrecht e ADO tornano a galla, per NEC ed RKC è lecito sognare.

Primo successo stagionale dell'Utrecht targato Erwin koeman. Contro un Roda sempre più in caduta libera, arriva un confortante 3-1 grazie ad un'ottima ripresa.
Nel primo tempo il Roda, dopo due legni colpidi da Mitchell Donald e de Beule, passa in vantaggio con un meraviglioso gol di Mads Junker che devia con il tacco il cross di Pluim dalla destra. Sul finire del primo tempo i bianco-rossi trovano il gol del pari più con i nervi che con il gioco: sulla rimessa lunga di Bovenberg, solita dormita della difesa giallo-nera punita dalla girata di Oar. Nel secondo tempo Rodney Sneijder bagna con gol il debutto in Eredivisie. Il giocatore appena arrivato in prestito dall'Ajax, festeggiato in tribuna dal fratello Wesley in compagnia della compagna Yolanthe, approfitta di un errato disimpegno difensivo per siglare la rete del 2-1. Il suggello sul 3-1 finale arriva dal solito Mulenga che insacca di testa un cross ben calibrato dalla sinistra di Oar.

Utrecht 3-1 Roda JC (38' Junker, 44' Oar, 60' R. Sneijder, 73' Mulenga).
Migliore in campo: Tommy Oar.


Rialza la testa anche l'ADO di Maurice Steijn, protagonista di un avvio di stagione a dir poco allarmante.
A Doetinchem un de Graafschap fortemente motivato mette sotto gli ospiti per tutto il primo tempo. La porta di Coutinho però sembra stregata: bravissimo il portiere olandese nel sbarrare la strada prima a Rose e poi a Kujala.
Sul finire dei primi 45' arriva a sorpresa il gol ospite con Radosavljevic che devia in rete da 0 metri un cross di Verhoek.
Nella ripresa l'espulsione di Frankel spiana la strada ai giallo-verdi che si portano sul 2-0 con un preciso destro di Verhoek e chiudono i conti con van Duinen, autore di una pregevole girata di sinistro.
Tre punti che sono ossigeno puro per l'ADO. Terminato il mercato, Steijn potrà finalmente lavorare con tranquillità.

De Graafschap 0-3 ADO Den Haag (45' Radosavljevic, 83' Verhoek, 86' van Duinen).
Migliore in campo: Gino Coutinho.


Torna a far punti il NEC che impone all'Heracles la prima sconfitta stagionale, scavalcandolo in classifica.
L'inizio a Nimega è shock: dopo 7 minuti gli uomini di Pastoor sono già avanti 2-0 grazie al gol di Schone di testa sul cross morbido di Platje e al chirurgico destro di van der Velden dal limite.
Il monologo dei padroni di casa viene spezzato verso fine primo tempo, quando l'Heracles si fa vedere in avanti cogliendo due clamorose traverse. Prima è Vejinovic a scuotere il legno della porta custodita da Babos (Cillessen è in tribuna in attesa di trasferirsi all'Ajax), quindi è clamoroso l'errore di Everton che non riesce a correggere in rete un assist di Armenteros, protagonista di un assolo esaltante. Al terzo tentativo arriva finalmente il gol che riapre la partita, lo firma Plet di testa sul calcio d'angolo di Vejinovic.
Nella ripresa è il NEC ad andare più vicino al 3-1 che l'Heracles al pareggio.
Al di là del risultato in campo si sono viste due buone squadre. Nonostante la sconfitta l'Heracles resta una delle realtà "minori" più convincenti delle ultime stagioni, mentre il NEC rafforza le credenziali di candidata a squadra rivelazione di questa Eredivisie.

NEC 2-1 Heracles (3' Schone, 8' van der Velden, 45' Plet).
Migliore in campo: Melvin Platje.


Secondo successo consecutivo per l'RKC che si issa al sesto posto in compagnia di Vitesse e NEC. La squadra di Brood poggia su un fluido 4-3-3 che punta tutto sulla potenza fisica di ten Voorde e Castillion (entrambi in prestito), sulla vivacità del funambolo Meijers e gli inserimenti da dietro delle due mezz'ali.
Contro il NAC Breda ritorno dal 1' di Evander Sno, che aveva già giocato uno scorcio di gara nel precedente turno. L'ex Ajax sembrava sul punto di smettere dopo l'attacco cardiaco che lo aveva colpito in un incontro della passata stagione. Dopo l'accordo estivo sfumato col Genoa, Sno ha trovato sistemazione a Waalwijk e l'inizio è assolutamente incoraggiante. Al 10' infatti è proprio l'ex nazionale u21 olandese a portare in vantaggio l'RKC: inserimento centrale su passaggio di Braber e destro sul primo palo a superare ten Rouwelaar.
Il NAC può recriminare con la sorte per la traversa colpita da Bonevacia e il tiro dalla distanza di Schilder che incoccia sul palo interno e termina fuori dalla parte opposta.
L'RKC non fa sconti invece e chiude i conti all'87' con un incursione di Auassar che trova un varco centrale e batte al secondo tentativo il portiere. Al 90' Lurling prova a riaprire i giochi con un destro potente non contenuto da Zoet, ma è troppo tardi. Il NAC, con 1 solo punto in 4 partita si conferma fanalino di coda insieme all'Excelsior.

RKC 2-1 NAC Breda (11' Sno, 87' Auassar, 90' Lurling).
Migliore in campo
: Evander Sno.


Team of the week


Giocatore della settimana: Dries Mertens.


Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top