Ruiz lancia il Twente in vetta. E' il regalo d'addio?

Dopo la tragedia del 7 luglio, quando il crollo di uno dei settori dello stadio durante i lavori di ampliamento costò la vita a due operai, il Twente torna a giocare ne' De Grolsch Veste. Lo stadio è stato dichiarato agibile anche dall'UEFA in vista del match venturo contro il Benfica.
Ad Enschede arriva l'AZ di Verbeek forte del netto successo sul PSV nella prima giornata.
Entrambe le squadre sono ovviamente appaiate in testa alla classifica e cercano i tre punti per tenere testa all'Ajax, impegnata domenica in casa contro l'Heerenveen.

Schieramenti di partenza


Adriaanse a sorpresa lascia in panchina Bryan Ruiz, su cui sono insistenti le voci di un'imminente cessione all'estero (il Tottenham sembra molto interessato). Al suo posto c'è Ola Jonh dirottato sulla sinistra, con Berghuis che può ricoprire la posizione preferita di ala destra.
Chadli e Bajrami sono ancora indisponibili, quindi il trio di centrocampo resta immutato, con Luuk de Jong a fare da elastico tra centrocampo e attacco.
Cornelisse è confermato nello starting XI nonostante il ritorno di Rosales. Tra i pali si rivede Mihaylov che aveva saltato la gara di Breda.
Si attendono importanti segnali sul piano del gioco dopo la vittoria risicata col NAC.


Importanti assenze anche nelle file dell'AZ. La squadra di Alkmaar deve fare a meno di Moisander squalificato (per l'espulsione rimediata una settimana fa), Boymans (problemi alle caviglie per lui) e Martens, che non ha recuperato da un forte dolore al piede che lo aveva già costretto ad abbandonare anzi tempo la partita con i Boeren.
In mezzo al campo il ritorno di Wernbloom permette a Falkenburg di sistemarsi dietro il tridente. E' Benschop il prescelto per sostituire l'ex attaccante del VVV, Altidore non è ancora pronto per i 90 minuti.
Gudmundsson prende dunque il posto abituale di Benschop sulla destra, con Holman a sinistra.
In difesa l'esordiente in Eredivisie Reijnen (prelevato questa estate dallo Zwolle) avrà il duro compito di non far rimpiangere il capitano.


La partita

Il Twente si porta subito in vantaggio mettendo a nudo le proverbiali crepe insite nella retroguardia ospite.
Ola Jonh si incarica della battuta di un calcio piazzato dalla lunga distanza. L'esecuzione, volta a cercare la testa di Janko, è morbida e piuttosto leggibile. Tuttavia l'attaccante austriaco stacca senza problemi indirizzando sul palo più lontano, nulla da fare per Alvarado. Da rivedere la marcatura risibile di Simon Poulsen e la scelta discutibile (per usare un eufemismo) di utilizzare la zona con il peggior saltatore e difensore (eppure fa il terzino!) della squadra nei pressi del lungagnone viennese.
La partita che si annunciava irta di difficoltà per il Twente, data l'abilità sulle ripartenze dell'AZ, inizia dunque nel migliore dei modi.
I biancorossi riescono però a creare dal nulla una colossale palla gol al 13'. Sul rilancio di Alvarado Besnchop è bravo ad anticipare Douglas di testa, Gudmundsson accomoda per Holman che verticalizza subito per Benschop. L'attaccante olandese elude il tackle scivolato di Cornelisse, ma si vede sbarrare la strada del gol da Mihaylov, perfetto nell'uscita bassa.
Il Twente tiene il possesso della palla, pur non forzando le giocate. Ola John e Berghuis sull'esterno sono piuttosto intraprendenti, anche se di rado creano i presupposti per il raddoppio.
L'AZ opera di rimessa con Benschop che viene incontro per favorire l'inserimento alle proprie spalle di un centrocampista. La difesa di casa è sempre attenta e non si lascia sorprendere con facilità.
Al 30' Gudmundsson si isola centralmente, contenuto da Tiendalli, la palla arriva ad Holman che calcia con potenzia dai 25 metri, Mihaylov in tuffo si rifugia in angolo.
Al 33' una delle rare sbavature difensive dei Tukkers regala un'altra opportunità a Benschop. Buon lavoro di Wernbloom in mezzo al campo, si fa vedere Gudmundsson che trova nello spazio lo scatto del compagno: Cornelisse è in ritardo nella diagonale, ma Benschop è impreciso nella conclusione mancina.

Ad inizio ripresa si ripete la staffetta già vista in Super Coppa: Bryan Ruiz prende il posto di Berghuis.
Al 46' ottimo spunto sulla sinistra di Ola John. Dopo aver ubriacato di finte Reijnen, mette in mezzo un pallone d'oro per de Jong che non riesce ad inquadrare lo specchio della porta di testa.
L'AZ risponde con due discrete occasioni propiziate da Gudmundsson. Prima sul tacco dell'islandese il tiro di Holman è troppo centrale per impensierire Mihaylov, poi nessuno si fa trovare pronto su una sua sgroppata conclusa con un cross sul secondo palo.
Il Twente abbassa i ritmi affidandosi a Bryan Ruiz, maestro nel gestire il possesso della palla, anche se pressato. Il costaricense occupa una posizione di partenza molto arretrata, creando difficoltà al centrocampo avversario che soffre di fatti l'inferiorità numerica.
Ruiz non è solo prezioso nel congelare il pallone, diventa letale quando si avvicina all'area di rigore. Al 65' si butta nello spazio, dimenticato da Poulsen. Viene servito da un preciso lungolinea di Cornelisse, vince il corpo a corpo con Viergever e converge in area di rigore; scruta con un occhio l'avanzamento di Alvarado e lo scavalca con un lob morbidissimo.
Un gioiello di rara bellezza che rischia di chiudere la gara. La tiene aperta il palo colpito da de Jong pochi minuti dopo. Il numero 9 dei Tukkers incrocia troppo il destro su passaggio di Willem Janssen (ancora geniale Ruiz nella verticalizzazione per l'ex Roda).
L'AZ non punge avanti e le cose non cambiano con l'ingresso di Jozy Altidore che si limita a sparacchiare a lato qualsiasi pallone gli pervenga.
All'85' il Twente va vicinissimo nuovamente al tris. Ruiz attende la sovrapposizione di de Jong e lo serve nei tempi giusti. Alvarado è tempestivo nell'uscita e lo chiude.
Rasmus Elm al 91' su punizione ha la possibilità di rendere meno amara la sconfitta, ma il suo destro a fil di traversa è alzato in corner da Mihaylov.

Fattore Ruiz

Il Twente di Adriaanse si conferma una squadra matura e solida tatticamente. La qualità del gioco non è stata sempre esaltante, soprattutto alla luce delle defezioni importanti di questo inizio di stagione. Tuttavia la squadra è riuscita sempre a mantenere una buona quadratura, sfruttando poi i lampi dei propri uomini di maggiore spessore in avanti. Questo però potrebbe essere un limite qualora alcuni di questi saluteranno l'Eredivisie. Bryan Ruiz che ha tolto le castagne dal fuoco più di una volta finora, ha confermato ieri nel dopo-partita l'incertezza riguardo una sua permanenza al de Grolsch Veste. L'impressione è che la società si sia già rassegnata a veder partire, dopo Theo Janssen, un altro pezzo da 90 e l'insistenza di Adriaanse su Berghuis titolare avalla in qualche modo questo pensiero. D'altronde lo stesso Ruiz la scorsa settimana ammise candidamente che il suo manager stava trattando un passaggio al Tottenham e che ci sarebbero state novità nei prossimi giorni. Gli Spurs sembrano avere dei dubbi sotto il piano squisitamente fisico (anche perchè tecnicamente il calciatore non si discute), visto che la Premier League dal punto di vista atletico è un campionato ben più probante. Seguiranno aggiornamenti.

AZ, difensori cercasi

La squalifica di Moisander paradossalmente poteva rappresentare un vantaggio per l'AZ, vista la particolare propensione del capitano dei biancorossi a lasciare dei buchi preoccupanti nella propria retroguardia. Moisander è un difensore tignoso, che cerca costantemente l'anticipo (alzandosi anche fin troppo dalla linea arretrata), ma che troppo spesso prende le gambe degli avversari piuttosto che il pallone. Il problema è che in sua assenza i centrali rispondono al nome di Viergever e Reijnen.
Il giovane centrale mancino è stato spazzato via come una spiga di grano da Ruiz (che non ha certo il fisico da granatiere) e come spesso gli accade incorre in vuoti di concentrazione paurosi. L'ex Zwolle è sembrato del tutto inaffidabile, perennemente in affanno sia in marcatura sia quando affrontava l'uomo a palla scoperta.
Il passaggio di Verbeek nella seconda frazione di gioco alla difesa a tre per mettere fine ai disastri di Poulsen, con l'ingresso di Klavan per il danese (anche se gli organi di informazione non si capisce perchè indichino Reijnen rimpiazzato dall'estone) non ha giovato di certo a Reijnen, ancor più a disagio nel doversi allargare per affrontare il funambolico Ola John.
Per fortuna di Verbeek il PSV ha comprato Derijk dall'ADO, abbandonando la pista Moisander, altrimenti ci sarebbe stato di che piangere.

Pagelle

Twente (4-2-3-1): Mihaylov 7; Cornelisse 6, Wisgerhof 6, Douglas 6.5, Tiendalli 6.5; Brama 7, W. Janssen 7; Berghuis 5.5, L. de Jong 5.5, Ola John 6; Janko 6.
Subs: Ruiz 8, Landzaat 6, Rosales sv. Coach Co Adriaanse 6.5

AZ (4-2-3-1): Alvarado 6; Marcellis 6, Reijnen 4, Viergever 4.5, Poulsen 4; Elm 6, Wernbloom 6.5; Gudmundsson 5.5, Falkenburg 5.5, Holman 6; Benschop 5.5.
Subs: Klavan 5.5, Altidore 5.5, Maher sv. Coach Gertjan Verbeek 5












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