Eredivisie - 12° giornata: Cadono Ajax, Vitesse e Feyenoord. Il trio di testa guidato dall'AZ prende il largo


AZ troppo forte, ADO schiacciato all'AFAS Stadion.

Pura formalità la vittoria dell'AZ di domenica. All'AFAS Stadion si è vista una differenza abissale tra due squadre che solo pochi mesi fa chiudevano il campionato distanziate da appena 5 punti. ADO mai davvero in partita, dal 1' la superiorità dei padroni di casa è parsa evidente. Gli ospiti si confermano la peggiore difesa in trasferta avendo incassato 20 reti lontano dal Kyocera Stadion. Ma ciò che stupisce è il non essere riusciti ad impensierire Alvarado in alcun modo nel corso dei 90 minuti.
Steijn sostituisce lo squalificato Supusepa allargando Kum, Luksik evidentemente non è considerato più un elemento affidabile (peccato per l'ADO che Steijn se ne sia accorto dopo oltre due mesi). Nell'AZ la scelta di Klavan centrale titolare è ormai definitiva, Viergever finisce in panchina anche in questa partita.
Nel primo tempo l'AZ, sotto l'illuminante regia di Rasmus Elm, tiene le redini del gioco sfiorando la rete in più di un'occasione con Altidore, ma il centravanti americano come spesso gli accade è poco lucido negli ultimi metri.
Beerens è una spina nel fianco della difesa ospite con le sue continue percussioni sulla destra, mentre Holman predilige una posizione più centrale lasciando la corsia a Poulsen sempre puntuale nelle sgroppate.
Il vantaggio arriva però grazie ad un regalo degli avversari. All'11' l'ADO sbaglia il disimpegno con Toornstra, Beerens apre sul lato debole dove Holman è tutto solo (Ammi si era già proiettato in attacco dimenticando di essere un difensore), controllo col sinistro e destro preciso sul primo palo.
La ripresa si apre con la sfortunata traversa di Jozy Altidore su corner di Elm.
Poco più tardi i legni diventano due. Elm su punizione dai 29 metri spaventa Coutinho, ma la traversa salva di nuovo il portiere.
C'è sempre il centrocampista svedese nelle principali azioni di gioco dei padroni di casa. Su una sua rimessa laterale al 56' le attenzioni sono riservate ad Altidore e Wernbloom, spunta alle spalle Beerens che da pochi passi mette alto di testa.
Il raddoppio che giunge al 64' è frutto di un altro censurabile disimpegno dell'ADO. Ammi pressato da Holman si rifugia indietro da Horvath con un passaggio velenoso che il difensore lascia imprudentemente sfilare. Beerens si avventa sulla sfera incrociando il destro, Coutinho respinge la conclusione dell'ex Heerenveen. ma nulla può sul secondo tentativo di Maher.
ADO in costante difficoltà sulle combinazioni veloci degli avanti di casa. La retroguardia deve fare muro per repingere le conclusioni di Beerens e Maher sull'incursione di Holman.
Poco più tardi è provvidenziale Coutinho che salva sul mancino potente di Beerens.
Al 71' il terzo legno di giornata impedisce a Maher di siglare la doppietta personale.
Il 3-0 non tarderè ad arrivare: all'83' Altidore imprime il timbro finale sulla partita. L'americano riceve palla sulla trequarti, chiude il triangolo con Maher e supera Coutinho in uscita depositando nella porta sguarnita. Sugli spalti risuona "Born in the USA" di Bruce Springsteen per festeggiare il ritorno al gol dell'attaccante. Altidore mette così fine ad un'astinenza sofferta che in campionato durava dal lontano 21 agosto quando rifilò una doppietta al NEC nel terzo turno di Eredivisie.
E' la nona vittoria nelle ultime dieci partite per l'AZ. Al momento le rivali più credibili per il titolo restano Twente e PSV, ma riusciranno a tenere il ritmo infernale imposto dalla capolista?

AZ 3-0 ADO Den Haag - 11' Holman, 64' Maher, 83' Altidore.
AZ (4-3-3): Alvarado 6; Reijnen 6.5, Moisander 6.5, Klavan 6, Poulsen 6; Wernbloom 6, Elm 7, Maher 7; Beerens 7, Altidore 6 (86' sv), Holman 6.5 (76' Ortiz 6).
Panchina: Mäenpää, Viergever, Lam, Falkenburg, Gudmundsson. All. Gertjan Verbeek 7.
ADO (4-3-3): Coutinho 6.5; Ammi 5, Morec 5, Horvath 5, Kum 5.5 (86' Luksik sv); Immers 5, Radosavljevic 6, Toornstra 5; Wesley Verhoek 6 (82' Elbers sv), John Verhoek 5 (74' Vicento sv), Chery 5.
Panchina: Zwinkels, Visser, Mulders, Van Duinen. All. Maurice Steijn 5.
Migliore in campo: Rasmus Elm


A Super Lens basta un tempo per spazzare via l'Heracles

Non ha dovuto affrontare le dodici fatiche come fu nel mito, ma risolvere la pratica Heracles si è rivelato per il PSV più complicato del previsto.
Merito di una squadra presentatasi al Philips Stadion senza alcun timore reverenziale e capace di tenere sotto scacco i Boeren per almeno 45 minuti. Nella ripresa la mossa risolutrice dell'incontro: fuori un po' a sorpresa (più per i precedenti, che per la prestazione odierna offerta) Georginio Wijnaldum e dentro Jeremain Lens, caduto nel dimenticatoio nell'ultimo mese. L'ex attaccante dell'AZ, che ormai costituisce la seconda scelta di Rutten alle spalle di Labyad, ha avuto un impatto terrificante sulla gara con 1 assist e ben 3 reti segnate.
Eppure dicevamo il primo tempo aveva riservato insidie inattese alla squadra di casa. Nei primi minuti si assiste infatti ad un match piuttosto bloccato, anche perchè le due squadre decidono di pressare alto per ostruire in essere ogni linea di passaggio.
Alta concentrazione da entrambe le parti nel non perdere i duelli singoli. Ognuno segue il proprio uomo, con il sacrificio in fase difensiva (soprattutto nelle file ospiti) anche degli attaccanti.
Al 10' Manolev libera lo spazio centrale a Labyad andando in sovrapposizione, il diciottenne si accentra e prova il sinistro sul primo palo, a lato.
Risponde due minuti più tardi Overtoom che sull'appoggio di Duarte prova il destro dal limite, palla che sfila sul fondo deviata. Si occupa del calcio d'angolo lo stesso Overtoom: Rienstra arriva in velocità tagliando sul primo palo, anticipa Wijnaldum e batte Isaksson per il gol del vantaggio. Non è la prima volta che la difesa a zona del PSV si fa sorprendere su palla inattiva a causa dell'eccessiva staticitià delle due linee, come abbiamo visto anche in occasione della sfida col Twente.
L'Heracles amministra il gioco senza rischiare alcunchè dietro. Il PSV è troppo lento nelle ripartenze anche perchè costretto a percorrere molti metri nei ribaltamenti di fronte. Gli ospiti sono sempre celeri nel risistemarsi una volta persa palla. Si sente l'assenza di un calciatore come Strootman fondamentale nell'andare a recuperare palla in alto dando continuità all'azione.
Nonostante la prestazione sotto tono, i Boeren al 30' hanno la chance per riequilibrare la sfida. Breukers entra su Mertens senza toccare il pallone, il belga cade a scoppio ritardato ma l'arbitro assegna comunque il penalty. Dal dischetto Wijnaldum tiene fede alle statistiche di questo campionato calciando per la quarta volta su quattro sulla propria sinistra, ma Pasveer ne indovina le intenzioni e respinge il rigore.
Nella ripresa l'ingresso di Lens sulla destra porta Labyad a giocare più centralmente. Il PSV appare del tutto diverso dalla squadra arrendevole vista nella prima frazione.
Al 47' Mertens sembra aver perso il passo, ma con un guizzo riesce a metterla con l'esterno in mezzo, Matavz è impreciso nella deviazione aerea.
Al 49' l'Heracles si fa sorprendere su una rimessa laterale: Looms perde il corpo a corpo con Lens, cross per Toivonen che brucia Breukers e mette dentro.
L'ingenuità difensiva apre delle crepe nelle sicurezze della retroguardia ospite. La squadra di Bosz inizia ad essere meno ordinata tatticamente con una linea difensiva alta ma disomogenea che si espone troppo facilmente all'imbucata sul lato debole.
Dopo un'azione insistita di Mertens terminata con un sinistro debole, è Lens a spaventare Pasveer arrivando in allungo sul filtrante di Labyad, ma Pasveer ci mette il corpo.
La spinta del PSV si è fatta però insostenibile per la difesa dell'Heracles, al 58' infatti arriva annunciato il gol del sorpasso. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Engelaar serve Mertens mentre la difesa sta salendo, assist al centro per Lens che appoggia comodamente in rete. Il replay evidenzia però la posizione irregolare del belga.
Il PSV colpisce nuovamente al 64'. Come in precedenza linea difensiva alta per contrastare Mertens, palla dentro per Lens che elude il ritorno di Looms e incrocia il destro all'angolino. Anche in questo caso però la posizione dell'attaccante sembra irregolare.
Si rivede finalmente in attacco l'Heracles con uno squillo di Everton che prende palla da sinistra, taglia centralmente e incrocia il destro, fuori di pochi centimetri.
L'attaccante bianconero ci riprova su passaggio di Douglas, questa volta cerca la precisione ma Isaksson è vigile.
Il PSV è letale nelle ripartenze. Al 78' Mertens si invola verso la porta avversaria, al centro per Lens che viene chiuso in uscita da Pasveer.
L'ex attaccante dell'AZ è scatentato e va di nuovo vicino alla tripletta con un destro sul primo palo dopo essersi liberato di Van der Linden con una pregevole giocata di tacco.
Se la scena nel rettangolo verde è tutta per Jeremain Lens, sugli spalti il pubblico acclama a grav voce l'ingresso dell'idolo Jan Vennegoor of Hesselink. Il centravanti, 5 stagioni al PSV tra il 2001 e 2006, dopo che la scorsa stagione col Rapid Vienna era stata tormentata da continui infortuni, aveva deciso di comune accordo con il club di rescindere il proprio contratto. Da circa un mese si allenava con il PSV e, superati i problemi fisici, pochi giorni fa la società aveva deciso di fargli firmare un contratto vincolante fino a giugno 2012.
Rutten accontenta la platea all'87' e ad appena un minuto dal suo ingresso l'ex nazionale Oranje va addirittura vicino al gol con una girata volante. Sarebbe venuto giù lo stadio.
Ci pensa Lens a mettere il sigillo finale sulla partita. Imbeccato da Labyad sulla destra, disorienta Van der Linden mulinando le gambe alla velocità della luce e scarica una botta micidiale sotto la traversa.
Rutten probabilmente dovrà rivedere alcune sue scelte dopo una simile prestazione di Lens, ultimamente non più al centro dei piani del mister. Intanto si gode il successo che permette ai Boeren di rimanere in scia all'AZ, distanziando di tre lunghezze Vitesse e Ajax. Dalla prossima però sarà opportuno giocare entrambi i tempi.

PSV 1-4 Heracles - 13' Van der Linden, 49' Toivonen (P), 58' Lens (P), 63' Lens (P), 89' Lens (P).
PSV (4-3-3): Isaksson 6; Manolev 6, Marcelo 5.5, Bouma 6, Willems 6; Wijnaldum 5 (46' Lens 8), Engelaar 6 (66' Ojo 6), Toivonen 6.5; Labyad 6, Matavz 5.5 (87' Vennegoor of Hesselink sv), Mertens 7.
Panchina: Sinouh, Derijck, Ritzmaier, Ibrahim. All. Fred Rutten 7
Heracles (4-3-3): Pasveer 6; Breukers 5, Van der Linden 5.5, Rienstra 5.5, Looms 5 (67' Te Wierik sv); Quansah 5, Duarte 6.5, Overtoom 6.5; Douglas 6, Plet 5.5, Everton 6 (79' Bruns sv).
Panchina: Telgenkamp, Ter Horst, Pedro, Van Mieghem, Al Mubaraki. All. Peter Bosz 6.
Migliore in campo: Jeremain Lens


Il NEC sbanca il De Kuip, ma il Feyenoord protesta

Il Feyenoord rimedia la quinta sconfitta stagionale negli ultimi sette incontri e precipita all'ottavo posto. Nell'anticipo del 12° turno di Eredivisie il NEC di Alex Pastoor espugna il De Kuip grazie alla contestatissima rete di Van der Velden macchiata da un evidentissimo fuorigioco.
I padroni di casa dovevano riscattarsi dopo l'umiliante 6-0 dell'Euroborg. Ronald Koeman recupera Leerdam che prende il posto dell'imbarazzante Dani Fernandez (squalificato), mentre John Guidetti torna a guidare l'attacco.
Pastoor non opera alcun cambio rispetto all'11 vittorioso con l'Utrecht. Ancora panchina per Platje dunque, con Schone a giostrare da falsa prima punta.
Il Feyenoord parte col piede giusto. Nei primi minuti i padroni di casa costruiscono diverse opportunità per portarsi in vantaggio: prima è Cabral a scaldare i guantoni di Babos, quindi il portiere ungherese replica in bello stile sul destro ben indirizzato di El Ahmadi.
Al 5' una ripartenza centrale di Vlaar innesca Guidetti. Lo svedese si libera al tiro col doppio passo ma trova solo l'esterno della rete.
Tuttavia è tanto inatteso quanto immeritato il vantaggio del NEC. Sulla punizione di Koolwijk, Van der Velden stacca in posizione ampiamente irregolare infilando Mulder, ma nè arbitro nè guardalinee ravvisano il fuorigioco. Le immagini chiariscono quanto tremendo sia l'errore della terna: Van der Velden infatti parte 1.60 metri al di là della linea difensiva.
La reazione del Feyenoord produce intorno al quarto d'ora due ottime chance.
Al 15' Cabral taglia orizzontalmente la trequarti avversaria e allarga su Schaken non trovando lo spiraglio per il mancino. L'ex ala del VVV entra in area lasciando sul posto Will, ma ancora una volta è bravo Babos a salvare.
Trascorrono tre minuti e Vlaar, tra i più intraprendenti, esplora un ottimo corridoio per Schaken alle spalle di Will. Il terzino, sfruttando l'errato controllo dell'attaccante, rinviene su di lui vanificando la ghiotta occasione.
Trattasi comunque di due episodi isolati legati alle disattenzioni di un singolo difensore. Il Feyenoord dopo lo svantaggio stenta. La lenta circolazione della palla non favorisce i Rotterdammers nella ricerca degli spazi. Il NEC è molto ordinato e si copre con tutti i suoi effettivi, inclusi i due esterni alti che rientrano ogni volta aiutando i terzini raddoppiando su Cabral e Schaken.
Intorno alla mezz'ora gli ospiti rischiano di raddoppiare.
Al 29' dormita di Clasie e Martins Indi su un calcio piazzato battuto rapidamente. Schone serve celermente Van der velden che allarga troppo il tiro.
Pochi secondi più tardi Will si accentra, appoggia a Vadocz, destro piazzato respinto in tuffo da Mulder.
Buon momento per il NEC questo, va alla conclusione anche Schone in area di rigore, ma il suo sinistro è troppo debole per insidiare il portiere.
Il Feyenoord torna dagli spogliatoi con Nelom al posto di Martins Indi. L'ex terzino dell'Excelsior è sicuramente un giocatore più di spinta rispetto al giovane centrale olandese, ma non è un cambio che sposta gli equilibri di un match.
Al 59' Schaken prende la linea di fondo superando un paio di avversari, la palla ballonzola in area piccola dove i tentativi di Bakkal e Guidetti vengono murati dagli ospiti raccolti tutti a protezione della porta.
Al 68' cross arretrato di Leerdam per Bakkal che appoggia a Guidetti. Il numero 10 vede l'arrivo di Clasie il cui tiro sfila però di poco a lato.
Si rivede in avanti il NEC al 74'. Punizione da buona posizione per Schone: il destro affilato scavalca la barriera ma si spegne sul fondo.
Koeman getta nella mischia Cissé e Guyon Fernandez, passando al 3-3-4.
All'85' mette fuori il cross di Clasie, Vlaar si coordina bene ma manda sul fondo.
Passano due minuti, Cissè verticalizza per Guidetti, tacco brillante a liberare Bakkal davanti al portiere, ma è provvidenziale il tackle di Cmovs.
La migliore chance per i padroni di casa arriva però allo scadere. Cissé sfonda sulla sinistra e pennella un pallone d'oro sulla testa di Guyon Fernandez che manda incredibilmente sul fondo, tra il disappunto di Koeman e la delusione sugli spalti.
L'ex centravanti dell'Excelsior non contento dell'errore a pochi secondi dal termine cerca di divincolarsi dalla marcatura di Van Eijden rifilando un cazzotto al difensore.
La partita termina tra i fischi del De Kuip. Sono di nuovo tempi duri a Rotterdam.

Feyenoord 0-1 NEC - 7' Van der Velden
Feyenoord (4-3-3): Mulder 6; Leerdam 6, De Vrij 5.5 (76' Guyon Fernandez 3), Vlaar 6, Martins Indi 5 (46' Nelom 6); El Ahmadi 5, Clasie 6, Bakkal 5; Cabral 6 (81' Cissé 6.5), Guidetti 5.5, Schaken 5.5.
Panchina: Lamprou, Mokotjo, Van Haaren, Biseswar. All. Ronald Koeman 5.
NEC (4-3-3): Babos 7.5; Will 5.5, Van Eijden 6.5, Cmovs 7, Conboy 6.5; Van der Velden 6.5, Koolwijk 6.5 (86' Platje sv), Vadocz 6; George 6 (63' Ibrahim 6), Schone 6.5, Latupeirissa 5 (69' Foor sv).
Panchina: Van Duin, Szélesi, Grootfaam, Eppel. All. Alex Pastoor 6.5.
Migliore in campo: Gabor Babos


Twente facile quaterna sul De Graafschap

Nessun problema per il Twente in casa contro la matricola De Graafschap. Il 4-0 finale permette ai Tukkers di mantenere inalterato il distacco dalla capolista AZ e di staccare in termini di differenza reti il PSV. I ragazzi di Adriaanse sanno bene che anche questo aspetto sarà importante nella corsa al titolo (o al secondo posto Champions).
L'ex tecnico del Porto deve fronteggiare l'assenza di Janko, fermatosi per un problema al bicipite femorale prima dell'incontro di Europa League. Luuk De Jong quindi può agire nell'amato ruolo di prima punta, coadiuvato da John, Chadli e Bajrami. Ottava panchina di fila per Leroy Fer che di fatto nel mese di ottobre ha giocato da titolare solamente contro i semi-professionisti del Genemuiden. Il centrocampista costituisce in ogni caso una valida risorsa, come testimoniano i recenti due gol segnati nell'ultimo quarto d'ora che sono valsi un pareggio e una vittoria.
Ulderink prosegue nel suo sperimentalismo tattico confermando il 4-2-3-1 visto con il Vitesse. L'infortunio di Breinburg costringe il tecnico ad arretrare sulla mediana Rose, con l'inserimento di El Hassnaoui nell'11 titolare.
Primi secondi di giubilo al Grolsch Veste. Sul maxi-schermo dello stadio appare il finale di Utrecht-Ajax, protrattosi fin oltre le 14:30. La partita dei Tukkers non potrebbe iniziare sotto migliori auspici.
Dopo 3 minuti il Twente rischia già di passare. Sugli sviluppi di un corner, De Winter esce a spasso dalla porta consegnando il pallone a De Jong, l'attaccante si vede respingere il tiro a colpo sicuro sulla linea, interviene Chadli da 0 metri in torsione, ma scoordinato non riesce a girare verso la porta.
I padroni di casa solitamente utilizzano molto più la corsia sinistra, sfruttando le qualità offensive di Ola John, quest'oggi però tutte le iniziative del primo tempo si dipanano sulla destra. Dopo una conclusione centrale da buona posizione di Bajrami, è Tiendalli a non sfruttare opportunamente un cross di Chadli calciando in maniera rivedibile.
Al 34' però è Chadli a mancare una ghiotta occasione. Sul gioco a due di testa De Jong-Wisgerhof, il belga calcia addosso al portiere da pochi passi.
I Tukkers rischiano di pagare le imprecisioni sotto porta poco più tardi. Kujala raccoglie un tocco errato di Chadli e lancia nello spazio Poepon. Douglas fallisce l'anticipo sull'attaccante che si invola verso la porta di Mihaylov, il rasoterra mancino però termina sul fondo.
Iniste il Twente a sinistra con Bajrami, cross lungo per De Jong che serve al centro Chadli, Kujala anticipa il centrocampista belga all'ultimo istante. Ola John batte velocemente il corner per Brama, cross ben calibrato sul palo lontano dove Wisgerhof ben appostato incrocia alla perfezione il destro per il gol dell'1-0.
Nel secondo tempo i SuperBoeren tengono coraggiosamente la linea difensiva molto alta per agevolare le ripartenze una volta recuperata palla. Ma la mossa a doppio taglio produce presto effetti spiacevoli.
Ad inizio ripresa combinano centralmente Chadli e De Jong, l'ex AGOVV sbaglia l'ultimo controllo e conclude centralmente solo davanti a De Winter.
Al 53' Chadli elude il fuorigioco partendo da dietro sul passaggio di prima di Landzaat, questa volta il tiro è angolato, ma De Winter si distende e respinge.
Al 60' sempre Chadli tra le linee serve sul filo di fuorigioco De Jong che batte De Winter sul primo palo. Questa volta la difesa sale ben allineata e sull'incrocio l'attaccante numero 9 sembra al di là dell'ultimo difensore, ma evidentemente questa non è una giornata fortunata per i guardalinee.
Trascorrono pochi minuti e John porta a tre le segnature. Brama serve in verticale il nazionale Jong Oranje, Evers e De Winter fanno il resto con interventi censurabili, facile per il numero 24 mettere dentro col sinistro.
Assestato il colpo del KO ai SuperBoeren, i calciatori del Twente cercano la gloria personale con tiri dalla distanza. Al 67' ci prova Fer con un sinistro violento dai 25 metri respinto coi pugni dal portiere. Pochi istanti e tocca a Chadli, ma la sua conclusione quasi chirugica accarezza solo il palo.
Il tiro a bersaglio prosegue con la zampata di De Jong sul cross di Rosales, la palla esce di un soffio. A completare il poker ci pensa allora Leroy Fer che chiude un triangolo con De Jong e in scivolata riesce a depositare il pallone in rete. L'ex calciatore del Feyenoord sembra essersi specializzato nei gol da subentrato. E' la quarta partita consecutiva, considerate tutte le competizioni, che Fer va a segno entrando dalla panchina.
Adriaanse sta aspettando il momento giusto per riproporre dal 1' il forte centrocampista, come ha già fatto con Rosales e Bajrami. Tenere Fer in panchina è un lusso troppo grande anche per questo Twente.
Twente 4-0 De Graafschap - 40' Wisgerhof, 60' De Jong, 62' John, 85' Fer.
Twente (4-3-3): Mihaylov; Rosales, Wisgerhof, Douglas, Tiendalli; Brama, Landzaat (73' Janssen), Chadli; Bajrami (64' Fer), De Jong, John (82' Gouriye).
De Graafschap (4-2-3-1): De Winter; Evers, Wormgoor, Meijer, Van de Pavert; Rose, Kujala; De Leeuw, El Hassnaoui, Sreckovic (63' Frankel); Poepon.
Migliore in campo: Luuk De Jong.


Il NAC frena gli entusiasmi del Vitesse

Sorpresa alla lettura delle formazioni iniziali. Bony si accomoda in panchina perchè non al meglio a causa di un fastidio alla caviglia (come ci spiegherà successivamente Van den Brom), in campo Pedersen a far coppia con Chanturia. Confermato il particolare modulo visto a Doetinchem con Hofs che a differenza di Chanturia (sempre abbastanza defilato sulla destra) occupa una posizione più centrale, alle spalle del centravanti norvegese.
Nessuna novità invece nell'11 scelto da Karelse. la formazione del NAC si legge come una filastrocca quest'anno visto che è la stessa dal 24 settembre scorso.
Primo tempo di marca NAC che concede poco agli avversari in virtù di un intenso pressing a centrocampo portato da Gilissen e Schilder.
La prima occasione è però del Vitesse. All'8' Van der Heijden sulla sponda aerea di Pedersen impegna severamente Ten Rouwelaar.
Risponde Schilder, per due volte vicino alla rete. Prima con una punizione arcuata che batte sotto la traversa, quindi con un fendente da fuori che termina sul fondo di mezzo metro.
Al 32' è Lurling a spaventare Velthuizen rientrando sul piede preferito e calciando sul primo palo, ma l'estremo difensore è reattivo ed evita che la sfera termini nel sacco.
Al 39' Kalas si avventura in un cieco disimpegno (molto simile a quello di Ammi che ha originato il gol di Maher), Lurling strappa il pallone a Kashia, elude l'uscita del portiere appoggiando dietro a Gudelj il cui destro però sorvola la porta ormai sguarnita.
Sul finire del primo tempo si rivedono gli ospiti. Il NAC, che finora aveva condotto una partita difensivamente ineccepibile, concede una clamorosa chance a Pedersen. Sul rilancio di Buttner, Luijckx non interviene lasciando sfilare il pallone all'ultimo istante, Botteghin è sorpreso dal mancato intervento del compagno e spiana la strada all'attaccante norvegese: fondamentale la diagonale difensiva di Gorter che approfitta dell'attardarsi di Pedersen nella conclusione a rete.
I gialloneri insistono con l'iniziativa isolata di Chanturia. Il diciottenne fa tutto da solo, ma il suo mancino viene messo in corner da Ten Rouwelaar. Il portiere esce in presa alta sul calcio d'angolo che ne sussegue e trasforma l'azione da difensiva in offensiva servendo Bayram nello spazio. Il giovane turco si invola sulla sinistra tenuto a fatica da Gudelj che tenta per due volte invano di stenderlo. Raggiunto il fondo trova lo spiraglio per il cross, sul secondo palo arriva Lurling seguito addirittura da Pedersen che palesa la poca abitudine alla difesa mettendo giù l'ex Colonia: l'arbitro ammonisce l'under-21 scandinavo ed assegna il penalty. Dal dischetto lo specialista Gorter non può sbagliare, il NAC va al riposto in vantaggio.
Nella ripresa Van den Brom si affida a Bony, richiamando in panchina Chanturia.
Il canovaccio dell'incontro però non sembra cambiare. Il NAC è sempre estremamente ordinato in campo e rischia ben poco dietro, se si eccettuano sporadici episodi.
Al 57' Pedersen difende bene il pallone col fisico e serve l'accorrente Hofs, destro potente respinto da ten Rouwelaar.
Luijckx e Botteghin, dopo l'ingenuità a fine primo tempo, appaiono molto concentrati e fanno grande attenzione a Bony, continuamente cercato con palloni alti. Al 66' l'ivoriano riesce a divincolarsi dalla marcatura con un movimento sul secondo palo, al momento del tiro però ciabatta il destro vanificando l'ennesimo traversone di Yasuda.
Van den Brom corre ai ripari e toglie uno stralunato Van Ginkel inserendo Davy Propper. Il giovane centrocampista non ha un impatto memorabile sulla gara: si fa soffiare subito un pallone che porterà alla conclusione sbilenca di Gudelj e molti altri ne perderà nel corso della ripresa.
Al 76' è ancora Schilder a provarsi. L'ex centrocampista dell'Ajax arriva a fari spenti sfruttando l'ottimo lavoro spalle alla porta di Schalk, il suo mancino a giro però non è sufficientemente preciso.
Tre minuti più tardi il Vitesse si divora il pallone dell'1-1. Yasuda giunge con puntualità al cross nella trequarti avversaria, Pedersen calcia al volo nel cuore dell'area ma Ten Rouwelaar è felino nel ribattere, Bony a due passi dalla porta non riesce a ribadire in rete pasticciando col pallone tra i piedi.
A parte qualche tuffo in area, non succederà più nulla. Il NAC resiste al confuso assalto del Vitesse, capace di raccogliere solamente inutili mischioni all'interno dell'area.
Permangono molti interrogativi su alcune scelte di Van den Brom. Non si comprende il perchè aver rischiato Wilfried Bony che era chiaramente in condizioni fisiche precarie, oltre tutto togliendo l'unico uomo che avrebbe potuto creare la superiorità numerica e che fino ad allora non aveva demeritato. E' inconcepibile che una squadra con le ambizioni del Vitesse faccia affidamento soltanto sul proprio terzino destro (Yasuda), per contrastare una squadra di caratura inferiore.
Rivolgiamo invece i nostri più convinti elogi a John Karelse, capace di risollevare un ambiente destabilizzato da un inizio di stagione tutt'altro che confortante visto il punticino messo insieme nelle prime cinque giornate. Il lavoro alla lunga ha pagato e ora il NAC gioca un calcio veloce ed esteticamente piacevole, dovendo anche fare i conti con particolari caratteristiche morfologiche dei propri attaccanti.
Adesso "la Perla del Sud" è attesa al difficile compito di dare continuità alle prestazioni, soprattutto lontano dal Rat Verlegh Stadion a giudicare dal bilancio deficitario in trasferta. A cominciare dal prossimo turno, all'Amsterdam ArenA.

NAC 1-0 Vitesse - 46' pt Gorter.
NAC (4-3-3): Ter Rouwelaar 6.5; Janse 6.5, Luijckx 6.5, Botteghin 6.5, Gorter 7; Gudelij 6 (79' Buijs sv), Gilissen 7, Schilder 7; Lurling 6.5, Schalk 6 (84' Kolk sv), Bayram 6.5 (82' Jozefzoon sv).
Panchina: Van Fessem, Koenders, Bonevacia, Lasnik. All. John Karelse 8
Vitesse (4-3-3/4-3-1-2): Velthuizen 6.5; Yasuda 6.5, Kashia 6, Kalas 5, Buttner 5.5 (85' Aborah sv); Van Ginkel 5 (67' Propper 5), Annan 5.5, Van der Heijden 5.5; Hofs 5.5; Chanturia 6 (46' Bony 5), Pedersen 6.
Panchina: Room, Piiroja, Van der Struijk, Favila. All. John Van den Brom 4.
Migliore in campo: Robbert Schilder


Van Loo disfa, Andersson rimedia

Il Groningen non riesce a dare seguito alla stratosferica prestazione col Feyenoord fermato da un RKC mai domo. I ragazzi di Brood, guidati da uno Sno sontuoso, tornano a fare punti cogliendo un pari che sta certamente stretto per quanto ha mostrato il campo.
Al 14' Ten Voorde si vede recapitare il pallone da una "insolita" cretinata di Van Loo, Van Dijk si frappone tra l'attaccante e la porta rimediando alla topica del compagno.
La specialità di casa Van Loo però, come ben sappiamo, è l'esplosività nelle gambe. Al 17' Duits giunge colpevolmente indisturbato sulla trequarti e lascia partire un mancino forte ma piuttosto centrale. Van Loo ha la visuale sgombra, ma lascia troppo spazio sul primo palo facendosi perforare da un tiro facilmente controllabile. Dopo Fledderus, Rasmus Elm, Duarte e Ola John, si allunga la lista di "indecisioni" di Van Loo nel fronteggiare tiri da fuori area. Tuttavia, come più volte sottolineato da Huistra, l'estremo difensore parla olandese meglio di Luciano e questo è un aspetto fondamentale per un portiere. Ci chiediamo però perchè l'ex allenatore delle giovanili dell'Ajax non abbia pensato ad acquistare un calciatore convincente tra i pali, visto che Luciano è stato bocciato e Van Loo la scorsa stagione era la sua riserva. Tra l'altro la scelta di puntare su un portiere non solo mediocre, ma anche in scadenza di contratto (con ben poche possibilità di rinnovare), lascia perplessi.
Tuttavia il generoso Zoet al 23' imita il collega facendosi sfuggire di mano il cross di Tadic, ma Sparv è poco reattivo e manca incredibilmente la porta.
L'RKC va vicinissimo al raddoppio con Castillion che si divora il gol solo davanti a Van Loo. Il Groningen non punge però davanti. La circolazione della palla è troppo lenta, obbligando i bianco-verdi a forzare il tiro da fuori: ci provano Tadic e Van Dijk, ma Zoet è vigile.
Serve la giocata del singolo e questa arriva al 73'. Andersson fa tutto da solo, protegge palla con il corpo e incrocia alla perfezione il destro all'angolino.
I padroni di casa, gelati dall'inattesa rete ospite, si riversano nella metà campo avversaria, ma l'imprecisione di Castillion e lo sfortunato palo colto da Fachtali graziano Van Loo. Dall'altra parte il Groningen rischia di completare la rimonta con una punizione di Holla che sbatte sulla traversa a Zoet immobile.
Il Groningen quest'anno è bello solo con le grandi. Dopo i punti buttati con NAC e Roda, la squadra di Huistra perde l'occasione di agganciare l'Ajax al quinto posto. L'RKC recrimina per le tante opportunità sprecate, ma Brood può dirsi soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi, considerate le assenze per squalifica dei due centrali difensivi titolari. I tifosi sperano che il periodo buio sia superato.

RKC 1-1 Groningen - 17' Duits, 73' Andersson.
RKC (4-3-3): Zoet; bandjar, Martina, Van Mosselveld, Van Peppen; Sno, Duits, Braber; Van Hout, Castillion, Ten Voorde.
Groningen (4-2-3-1): Van Loo; Hiariej, Van Dijk, Ivens, Burnet; Kieftenbeld, Sparv; Bacuna, Andersson, Tadic; Texeira.
Migliore in campo: Evander Sno


Roda in caduta libera, l'Heerenveen non si ferma più

Prosegue la scalata dell'Heerenveen al nono risultato utile consecutivo. Con la vittoria di Kerkrade i Superfriezen balzano al quinto posto in classifica in coabitazione con l'Ajax.
Il Roda non riesce ad uscire da una profonda crisi tecnica a cui si sono aggiunte le recenti gravi defezioni di Vormer (lieve infortunio al ginocchio) e Delorge (solito problema al tendine d'Achille) che fanno compagnia ad Hempte in infermeria. Van Veldhoven per far fronte alle lacune difensive della squadra (i 29 gol subiti prima della gara fanno dei gialloneri la peggior difesa del campionato), disegna un'inedita retroguardia a 5, con Wielaert libero davanti alla coppia Biemans-Vukovic e Fledderus costretto a riciclarsi terzino sinistro. Nessuna novità nelle file avversarie.
Il Roda, che spreca due buone opportunità nel primo tempo con Donald e Junker, viene puntualmente punito al 42' con il gol sull'asse consolidato Narsingh-Assaidi. Rivedibile nell'occasione la disposizione di Vukovic e Fledderus, quest'ultimo non avvezzo alle diagonali difensive.
All'inizio della ripresa l'infortunato Gouweleeuw deve lasciare il posto a El-Akchaoui (Breuer si sposta al centro). Il laterale mancino appena entrato confeziona il gol del 2-0 servendo un comodo assist a Djuricic.
Il Roda accorcia le distanze al 55' con Vukovic che sfrutta la torre di Wielaert per battere Vandenbussche da breve distanza. Nel finale Junker, dopo un batti e ribatti in area, spedisce sul fondo il pallone del pari. Stagione stregata per il danese.

Roda JC 1-2 Heerenveen - 42' Assaidi, 49' Djuricic, 55' Vukovic (R).
Roda (4-3-1-2): Kieszek; Monteyne, Biemans, Vukovic, Fledderus, De Beule, Wielaert, Ramzi; Donald; Junker, Malki.
Heerenveen (4-3-3): Vandenbussche; Janmaat, Gouweleeuw, Zomer, Breuer; Kums, Elm, Djuricic; Narsingh, Dost, Assaidi.
Migliore in campo: Vandenbussche


Altri risultati

Utrecht 6-4 Ajax - 8' Bulykin, 16' Asare (U), 19' Duplan (U), 32' Ooijer, 41' Bulykin, 49' Bovenberg (U), 52' Mulenga (U), 55' Asare (U), 72' Eriksen, 96' Kali (U).
Utrecht (4-3-3): Fernandez 6; Bovenberg 7, Nilsson 5, Wuytens 5.5, Bulthuis 6; Martensson 6.5, Sneijder 7 (75' Kali 6.5), Asare 7; Duplan 7.5, Mulenga 6.5 (65' de Kogel sv), Gerndt 6.
Panchina: Van Dijk, Schut, Van der Maarel, Oar. All. Jan Wouters 6.5.
Ajax (4-3-3): Vermeer 3; Van der Wiel 6, Alderweireld sv (17' Ooijer 4), Vertonghen 5, Anita 4; Enoh 6, Janssen 5, Eriksen 5; Sulejmani 5, De Jong sv (4' Bulykin 7), Boerrigter 5.5 (67' Ebecilio 6).
Panchina: Cillessen, Blind, Lodeiro, Lukoki. All. Frank De Boer 4.
Migliore in campo: Edouard Duplan

VVV-Venlo 0-0 Excelsior
VVV (4-3-3): De Vogt; Timisela, Mei, Yoshida, Fleuren; Meeuwis, Molhoek, Linssen; Musa, Wildschut, Cullen.
Excelsior (4-4-2): De Ruiter; De Graaf, Nieveld, Smith, Scheimann; Alberg, Vorthoren, Broerse, Jansen; Van Steensel, Van Buren.
Migliore in campo: De Ruiter


Elftal van de week (team of the week)

Babos
(NEC)

Bovenberg Cmovs Moisander Gorter
(Utrecht) (NEC) (AZ Alkm) (NAC)

Elm
(AZ)
Sno Maher
(RKC) (AZ)

Lens Bulykin Duplan
(PSV) (Ajax) (Utrecht)

Panchina: De Ruiter (Excelsior); Luijckx (NAC), Wisgerhof (Twente), Schilder (NAC), Asare (Utrecht), Assaidi (Heerenveen), Beerens (AZ).

Speler van de week (Footballer of the week): Jeremain Lens


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