L'Ajax si specchia, il NAC lo beffa allo scadere

Nell'anticipo serale del tredicesimo turno di Eredivisie l'Ajax ritrova il proprio gioco, ma non in tre punti. I lancieri, costretti nella prima frazione a perdere Bulykin per infortunio (ultima prima punta in rosa), fanno di necessità virtù, gettando nella mischia il mai convincente Lodeiro nel ruolo inedito di centravanti. Sarà la svolta della gara (e forse dell'avventura ajacide dell'uruguagio?). I padroni di casa infatti mantengono un possesso palla qualitativo su alte percentuali, creando (e sciupando) tantissime occasioni da gol. Sul 2-0 siglato dal neo entrato Boerrigter all'84', la partita sembrava archiviata. Due sbavature della difesa (su altrettante incertezze di Vermeer) però permettono al NAC di pervenire all'ormai insperato pari e surriscandano un ambiente già estremamente caldo.

Cruijff of Van Gaal?

Ad Amsterdam di questi giorni non si respira un'aria serena. Dopo l'annuncio di Van Gaal quale nuovo direttore generale (a partire dalla prossima stagione), si è aperto un vero e proprio dibattito tra sostenitori dell'ex allenatore del Bayern e supporter di Johan Cruijff. In seno alla società il più grande calciatore di tutti i tempi non ha mai avuto lo stesso consenso unanime riconosciutogli dai suoi tifosi. Alcuni dirigenti ne contestano l'eccessiva influenza nelle politiche decisionali della società. Trovare un connubio tra i due grandi rivali non sarà semplice.
La risposta dell'Amsterdam ArenA è eloquente: dagli spalti solo striscioni di sostegno per Johan Cruijff. ""Cruijff is Ajax", "Cruijff=Ajax", "Wij staan achter Cruijff" (Noi siamo con Cruijff), "Ten Have wie ben jij dan? Cruijff moet blijven" (Ten Have chi sei tu? Cruijff deve rimanere).

Schieramenti di partenza

Se De Boer in conferenza ha glissato sulla questione con l'immagine del padre che non può scegliere tra i suoi due figli, il tecnico dei lancieri non può sorvolare sulle defezioni che hanno falcidiato il reparto offensivo della squadra. Al lungodegente Sigthorsson si aggiunge Siem De Jong, ancora convalescente dopo l'infortunio al bicipite femorale rimediato contro l'Utrecht. Come ha egli stesso confermato su twitter, quasi certamente salterà anche la decisiva gara di Lione.
Boerrigter dopo il problema alla schiena, che lo ha costretto a rinunciare alla prima convocazione con la nazionale maggiore, parte solamente dalla panchina, al suo posto c'è Lorenzo Ebecilio.
Il tridente d'attacco si completa con Bulykin e Sulejmani, libero di svariare su tutto il fronte.
In porta confermato Vermeer nonostante gli errori di Utrecht.
Nel NAC nessuna novità, per la settima partita consecutiva (record stagionale per una squadra di Eredivisie) Karelse schiera lo stesso 11. Jozefzoon e Bonevacia, i due ragazzi in prestito dall'Ajax, stanno trovando poco spazio e siedono in panchina. Per questo i fari tra le file ospiti sono puntati su Schilder, l'ex della partita, forse frettolosamente scartato dai lancieri. Il centrocampista tutto-fare ad Amsterdam veniva utilizzato da laterale basso, a Breda ha trovato la sua dimensione ideale, diventando un elemento imprescindibile dello scacchiere di Karelse.


La partita

I tifosi dell'Ajax accorsi allo stadio si aspettano uno spettacolo diverso da quello a cui la squadra aveva ormai abituato prima della sosta. I lancieri hanno raccolto la miseria di 7 punti negli ultimi 7 incontri, infilando una serie di pessime prestazioni anche contro avversari di modesto spessore.
Il NAC, reduce da 3 vittorie nell'ultimo mese, vuole consolidare la propria posizione a metà classifica, tenendosi distante dalla bagarre salvezza.
Il canovaccio del match è scritto dai primi minuti di gioco: l'Ajax tiene il possesso palla esplorando le debolezze del pacchetto arretrato avversario, mentre gli ospiti li attendono nella propria metà campo.
Luijckx e Botteghin, i due centrali del NAC, hanno dato prova di buona solidità nelle recenti uscite. Quest'oggi si trovano però in difficoltà nel chiudere sui continui tagli di Eriksen e Sulejmani, i quali spesso, partendo da una posizione defilata, si incuneano alle spalle della difesa eludendo la marcatura dei terzini.
E' una situazione ricorrente nel corso dei primi 25 minuti. Se al 12' è bravo Botteghin ad anticipare Bulykin dopo l'incursione di Eriksen in area di rigore, poco più tardi il cross morbido di Sulejmani non trova nessuno nell'area piccola. L'azione si ripete al 24' con l'ex ADO ad effettuare un cross insidioso ma preda dei difensori giallo-neri. Dopo quest'occasione però Bulykin è costretto a fermarsi, avendo avvertito un fortissimo dolore (sospetta lesione muscolare a quanto ci è dato sapere).
Le soluzioni in panchina non sono molte: De Boer decide di affidarsi a Lodeiro, talento uruguayano che finora ha avuto ben poche chance di mettersi in mostra.
Il nazionale della "Celeste" è un centrocampista offensivo, ma non è mai stato adoperato da prima punta. Le sue grandi doti nel palleggio e nella rifinitura fanno assumere al 4-3-3 dell'Ajax una particolare fisionomia, senza riferimenti in avanti. Di fatti Lodeiro, a differenza di Bulykin, non staziona nell'area di rigore, ma viene incontro al compagno ripiegando in profondità.
Fatte le dovute proporzioni (non vorremmo essere tacciati di lesa maestà) potremmo paragonare questo modo di interpretare il ruolo di attaccante a quello di "falsa prima punta" di Lionel Messi nel Barcellona o di Van Persie nell'Arsenal e nella nazionale olandese. Non esiste un vero centravanti, ma solo lo spazio. Lodeiro con i suoi movimenti ad uscire dai blocchi attira a sè uno dei due centrali, favorendo gli inserimenti di Eriksen e i tagli dei due attaccanti esterni alle spalle dei terzini. E' un sistema perfettamente indicato contro una squadra tipicamente olandese come il NAC che utilizza un solo centrocampista difensivo (Gilissen), quasi esclusivamente sulle tracce di Eriksen, con una mezz'ala dinamica (Robbert Schilder) e un playmaker alto a supporto del tridente (Gudelj). Nel momento in cui Lodeiro indietreggia tra le linee, nessuno dei tre centrocampisti ospiti può assorbirne lo spostamento, costringendo il centrale a scoprirsi per tentare l'anticipo. Lodeiro però è molto abile nella gestione della palla o nello smistamento di prima della stessa.
I benefici per la squadra di casa sono evidenti sin dal suo ingresso. Il centrocampista ex Nacional nel giro di pochi minuti va per due volte vicino a concludere a rete da pochi metri, prima lanciato da Sulejmani, poco dopo su un pallone vagante in area. In entrambe le occasioni è provvidenziale il recupero disperato di Luijckx.
Il gol però è nell'aria e giunge inevitabile al 36'. Ispira Lodeiro che si libera di Gilissen col tunnel e con una rapida verticalizzazione lancia Sulejmani verso la porta. Il serbo brucia nello sprint Botteghin e incrocia alla perfezione il sinistro fulminando Ten Rouwelaar sul palo lontano.
Sul finire del tempo Lodeiro, sul no-look di Eriksen, calcia direttamente in porta, ma coglie solamente l'esterno della rete.
Prima frazione dominata dall'Ajax, che ha mantenuto un possesso palla qualitativo su percentuali altissime (intorno al 70%). Dopo l'uscita di Bulykin, la manovra è diventata ancora più fluida visto che Lodeiro ha favorito la densità di palleggiatori a centrocampo, già reso folto dalla presenza di Sulejmani (meno defilato del solito).
I ragazzi di De Boer avrebbero però dovuto concretizzare meglio l'enorme mole di gioco, visto che il risultato tiene ancora in partita un deludente NAC, fattosi notare solamente per un paio di conclusioni innocue di Schalk da fuori area.
Nella ripresa il leitmotiv non cambia. L'Ajax tiene la stessa intensità, intenzionata a mettere al sicuro il risultato. Al 50' però la retroguardia rischia di vanificare tutto con un'incredibile ingenuità. Sul rilancio di Ten Rouwelaar Anita rivede i fantasmi di Utrecht e manca clamorosamente la palla, spianando la strada a Lurling. L'attaccante calcia però addosso ad un Vermeer ben posizionato.
Dal pari mancato al quasi raddoppio. Passano infatti pochi istanti ed Ebecilio, servito da Lodeiro, non trova il bersaglio con Ten Rouwelaar ormai fuori causa e tutta la porta spalancata. Probabile la leggera deviazione di puro istinto del portiere, ma non si possono fallire opportunità di questo tipo.
Al 60' L'occasione divorata da Vertonghen è ancor più inconcepibile. Il difensore fa un coast-to-coast dalla propria area di rigore chiudendo la propria cavalcata davanti a Ten Rouwelaar, dopo il triangolo con Lodeiro. Messo a sedere l'estremo difensore con una finta, il capitano dei lancieri non riesce a superarlo calciandogli sul corpo. L'urlo dei tifosi resta strozzato in gola.
Sei minuti più tardi sembra fatta nuovamente ed ancora è vana l'illusione per i lancieri. Sul rasoterra di Ebecilio (forse troppo lungo), Sulejmani è in ritardo e non può appoggiare comodamente la palla in rete.
Karelse comprende di avere una grossa chance e risistema la squadra in avanti con gli ingressi di Kolk, Buijs e Jozefzoon. L'effetto dei cambi e positivo: gli ospiti cominciano con colpevole ritardo ad affacciarsi nella metà campo avversaria sfruttando la velocità di Bayram e il nuovo entrato Jozefzoon sulle corsie laterali. Un paio di cross tagliati mette in apprensione la difesa dell'Ajax, che sembra però spegnere ogni velleità dei giallo-neri all'84'. Boerrigter, pescato da Lodeiro con una precisa apertura, sorprende Ten Rouwelaar sul primo palo con un violento sinistro da posizione piuttosto angolata.
Sul 2-0 succede però l'imponderabile. Dopo un minuto dal gol di Boerrigter, Kolk raccoglie un lancio dalle retrovie e, eludendo le timide opposizioni di Vertonghen ed Alderweireld, scarica in porta un destro reso letale dall'errore di Vermeer. Il portiere evidentemente non ha ancora assorbito le scorie dei disastri del Galgenwaard Stadion.
L'infausto destino si compie all'89'. Bayram strappa regolarmente il pallone ad Eriksen, Schilder protegge il possesso e si avvia indisturbato verso la porta avversaria. Dai 25 metri senza trovare alcun ostacolo esplode un collo esterno che folgora per la seconda volta Vermeer, parso di nuovo non esente da colpe.
Uno stralunato e incredulo De Boer assiste all'inatteso crollo dei suoi. Incomprensibile per una grande squadra una simile rilassatezza con il risultato tutt'altro che in ghiaccio. Allo scadere del terzo minuto di recupero Lurling prova ad uccellare Vermeer addirittura dalla metà campo, ma sarebbe stato troppo.


Rebus attacco per Lione

Muovere delle critiche alla squadra di De Boer, dopo questa prestazione, sarebbe ingeneroso. L'Ajax, insieme alla forma, sembra aver ritrovato anche il proprio gioco. La palla scorre più veloce e le azioni scaturiscono in maniera meno scontata. L'imprevedibilità del reparto offensivo porta con sè però un evidente punto debole, ingigantito dalle defezioni. In assenza di attaccanti prolifici, viene a mancare l'uomo che possa finalizzare il lavoro degli avanti. In più di una circostanza col NAC si è arrivati senza difficoltà in area di rigore, ma è venuto a mancare l'uomo che potesse tramutare in gol l'ultimo passaggio.
Nella decisiva sfida di martedì contro il Lione Bulykin non sarà recuperabile, così come Siem De Jong e Boerrigter, non ancora al meglio. L'autore del secondo gol di giornata ha sì disputato un buono scorcio di gara, ma non è pronto per la trasferta e non verrà rischiato. Una soluzione alternativa potrebbe essere rappresentata da Özbiliz, dato in miglioramento alla vigilia della partita col NAC dopo la distorsione alla caviglia patita col Noordwijk. Il fantasista turco, utilizzato anche da centravanti nel pre-campionato, non è stato portato però nemmeno in panchina sabato e difficilmente sarà pronto per Lione.
Per tutti questi motivi, nell'immediato dopo gara, si sono fatte insistenti le voci di un reintegro di Mounir El Hamdaoui, ufficialmente militante nello Jong Ajax (la Primavera del club) insieme ad Aissati. Ci ha pensato Frank De Boer a dissipare ogni dubbio: "Non può perchè non ha giocato nemmeno un minuto con la seconda squadra. Ho trovato che Lodeiro abbia fatto bene da prima punta, ma martedì si gioca in Champions League contro l'Olympique Lione, squadra di caratura ovviamente diversa dal NAC".
Dunque il tecnico sembra orientato verso la conferma del tridente ammirato dal 28' del primo tempo. Forse attacco un po' leggerino contro una squadra fisicamente prestante come quella francese, ma le alternative scarseggiano ed è giusto dare seguito alle indicazioni positive fornite da un pareggio che sa tanto di eliminazione dalla lotta al titolo.


Ajax 2-2 NAC - 36' Sulejmani, 84' Boerrigter, 85' Kolk (N), 89' Schilder (N).
Ajax (4-3-3): Vermeer 4; Van der Wiel 6, Alderweireld 6, Vertonghen 5.5, Anita 5.5; Enoh 6.5, Janssen 6.5 (66' Serero 5.5), Eriksen 7; Sulejmani 6.5, Bulykin sv (28' Lodeiro 8), Ebecilio 5.5 (77' Boerrigter 6.5).
Panchina: Cillessen, Koppers, Blind, Lukoki. All. Frank De Boer 7
NAC (4-3-3): Ten Rouwelaar 7; Janse 5.5, Luijckx 6.5, Botteghin 5.5, Gorter 5.5; Gilissen 6 (60' Buijs 6.5), Schilder 7, Gudelj 5.5 (67' Jozefzoon 6); Lurling 6, Schalk 5.5 (60' Kolk 7), Bayram 6.5.
Panchina: Van Fessem, Koenders, Bonevacia, Lasnik. All. John Karelse 7.5
Migliore in campo: Nicolás Lodeiro



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