Heerenveen, la piccola fabbrica di talenti

In Olanda, tra le cosiddette “provinciali” l’Heerenveen è considerata un pò un esempio da seguire: in campionato riesce quasi sempre a dire la sua classificandosi spesso a ridosso delle “big”, pur non ricorrerrendo mai a spese folli. La politica di mercato dei Frisoni è chiara: scova talenti non solo in Olanda, ma anche in giro per il mondo, li fa sviluppare al meglio e, una volta esplosi, cerca di ricavarne il massimo dalla vendita. Così è stato per Tomasson, van Nistelrooy, Huntelaar, Pranjić, Sulejmani e così sarà per gli attuali e futuri talenti presenti in squadra.

Un giovane calciatore che arriva alla società frisone capisce subito di trovarsi nel posto giusto per crescere: le strutture sono all’avanguardia, lo staff tecnico cura con attenzione maniacale ogni dettaglio individuale ed in più l’ambiente è tranquillissimo, non avvertendosi nessuna pressione da parte di tifosi e stampa.
Nonostante tutto ciò, nelle ultime due stagioni i risultati attesi non sono arrivati. In particolare, l’anno scorso il nuovo allenatore Ron Jans veniva spesso criticato per il fatto di subire troppi gol, per lo scarso impiego del giovane attaccate Bas Dost e del gioiellino serbo Filip Djuricic. Quest’anno, però, il vento sembra cambiato, nonostante l'inizio della stagione sulla falsa riga dello scorso anno. Oggi, però, all’Abe Lenstra Stadion si gioca un gran calcio fatto di combinazioni veloci, che esaltano le caratteristiche di giocatori tecnici come Assaidi, Djuricic e Narsingh. La squadra gioca a memoria e lo dimostra il fatto che la prolungata assenza del giocatore dal maggior bagaglio tecnico, il marocchino Oussama Assaidi, non ha inciso minimamente su prestazioni e risultati. Anche la tenuta difensiva è notevolmente migliorata rispetto allo scorso anno. Merito anche dell’esplosione dei giovani talenti Jeffrey Gouweleeuw e Daryl Janmaat: difensore centrale fisico ma molto tecnico e dotato di ampia visione di gioco, capace di spingersi in avanti anche palla al piede (viene paragonato all'asso del Barcellona, Gerard Piquè), il primo; terzino destro completo, dotato di buon fisico ed abile sia nella fase difensiva che in quella difensiva, il secondo. Entrambi sono in scadenza di contratto anche se Janmaat, in particolare, ha già firmato con il Feyenoord per il prossimo campionato.
Terminale offensivo della squadra è Bas Dost, talentuoso quanto capriccioso attaccante che pareva interessare a Napoli e Fiorentina: dopo i dissidi con società e allenatore, quest’anno è finalmente riuscito a guadagnare una maglia da titolare fisso, segnando addirittura 5  gol in una sola partita (contro l’Excelsior ) che lo aiutano nella speciale classifica dei cannonieri, di cui è leader con 17 gol. Ai suoi fianchi agiscono Oussama Assaidi e Luciano Narsingh (nella foto), gli altri due membri del tridente da sogno. Si tratta di due giocatori con caratteristiche simili, entrambi molto veloci e abili nei dribbling, capaci di puntanre con insistenza il diretto avversario. Quando sono in giornata fermarli è praticamente impossibile. A ridosso dei tre opera il talento serbo Filip Djuricic, giocatore dalla classe cristallina e di palla elegante, che preferisce partire sulla linea dei centrocampisti, anche se in pratica è un vero e proprio uomo del pacchetto offensivo dei frisoni.
La Frisia - nota in tutto il mondo per i suoi paesaggi incantevoli - dopo due anni deludenti torna finalmente a sognare l’ Europa. La concorrenza è agguerrita, ma la squadra ha i tutti mezzi per lottare fino alla fine.

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