Impresa dell'Heracles che espugna il Grolsch Veste con una prestazione di alto livello, mettendo a nudo la fragilità di una difesa stranamente svagata. I Tukkers, a lungo sotto nel punteggio, erano riusciti a riequilibrare il match grazie al solito Luuk de Jong, che fino ad allora aveva sprecato qualsiasi pallone recapitatogli.
I padroni di casa sono però crollati nel finale sotto i colpi di Everton e Douglas Darl, scaltri nello sfruttare i generosi regali di Cornelisse e compagni.
Il terzo ko in campionato costa al Twente moltissimo, visto che vede scappare la coppia di testa a 6 lunghezze di vantaggio. Per rimanere in corsa per il titolo sarà fondamentale battere il De Graafschap nel recupero del 7 marzo.
Schieramenti di partenza
Steve McClaren è costretto a fare a meno di due pedine rispetto all'11 finora utilizzato: Tiendalli è indisponibile per la distorsione alla caviglia rimediata con il Groningen, Bajrami invece non è al meglio e non è stato nemmeno convocato. Come visto nel precedente incontro, il coach inglese preferisce spostare Rosales a sinistra, schierando titolare Cornelisse, piuttosto che affidarsi ad un mancino naturale come Leugers o Buysse. Il laterale, nativo di Bruges, ha rifiutato nell'ultima settimana di gennaio il trasferimento ai belgi del Zulte Waregem, sperando di trovare maggiore spazio con il nuovo allenatore. Speranze mal riposte al momento, visto che non figura neppure in panchina.
E' Willem Janssen a prendere il posto di Bajrami, con Chadli nella poco gradita posizione di esterno destro. Sugli spalti gli occhi di Van Marwijk sono puntati sulla coppia più affiatata del campionato Ola John-Luuk De Jong.
L'Heracles ritrova Lerin Duarte, ma perde Marko Vejinovic per un problema al ginocchio. Bosz opta dunque per un 4-3-3 più simmetrico del solito, tornando alle origini col tridente Everton-Armenteros-Douglas Darl.
La partita
Se qualche neofita guardasse il primo tempo di Twente-Heracles per la prima volta, penserebbe ad un Twente sottotono, alla luce delle recenti roboanti vittorie casalinghe nel McClaren-bis.
Tuttavia, è bene precisare che i Tukkers non hanno mai offerto un calcio particolarmente entusiasmante. Sotto questo aspetto possono essere considerata una squadra olandese sui generis: possesso palla su ritmo cadenzato, spesso stucchevole e noioso, intervallato da fulminee accelerazioni dei due elementi creativi (Ola John e Chadli). La caratteristica principale della squadra resta l'agonismo e la prestanza fisica con cui si fa valere sulle palle da fermo, la via prediletta dai Tukkers per andare in rete. La stessa variante del lancio lungo verso il centravanti, poco praticata in Eredivisie, è invece abusata dal Twente (soprattutto quando schierava contemporaneamente Janko e Luuk de Jong). Se vogliamo possiamo ravvisare tratti caratteristici in comune con la nazionale olandese guidata da Van Marwijk. Non a caso, sia Van Marwijk che Co Adriaanse sono stati oggetto di critiche trasversali da parte dei sostenitori delle rispettive squadre, malgrado i buoni risultati ottenuti finora.
Anche l'Heracles è una squadra estremamente prolifica su palla inattiva, grazie soprattutto alla batteria di battitori di cui dispone (anche se pesa l'assenza di Vejinovic, il miglior assist-man del campionato da calcio piazzato).
Non bisogna soprendersi dunque se nel primo quarto d'ora le poche emozioni del match scaturiscono da punizioni o calci d'angolo.
Dopo 17 minuti i padroni di casa riescono finalmente a manovrare in maniera più celere in mezzo al campo. Il Twente esce bene in palleggio dal pressing dell'Heracles allargando su Chadli. Il belga serve sul taglio Janssen, il cui cross sul secondo palo pesca Fer tutto solo. nel cuore dell'area: il colpo di testa dell'ex Feyenoord è però centrale.
I movimenti ad allargarsi di Janssen creano non poche noie alla retroguardia avversaria, specie quando Chadli porta via l'uomo accentrandosi. Trascorre appena un minuto infatti ed è ancora l'ex Roda a liberarsi per il cross, stavolta per De Jong, anticipato all'ultimo istante dall'intervento acrobatico dell'ottimo Rienstra.
La ricerca della testa di De Jong sembra essere il leit motiv di questa prima frazione. Il giovane nazionale Oranje è infatti abilissimo nei duelli aerei, anche se stasera insolitamente impreciso. Al 25' Rosales sulla trequarti ha tempo e spazio per calibrare il cross, De Jong svetta più alto di tutti ma non riesce ad imprimere forza e direzione all'incornata.
John, piuttosto anonimo sulla sinistra (anche perché ben controllato da Breukers), si fa subito notare quando viene spostato sulla destra. Dal fondo fa partire un rasoterra che che De Jong tocca dietro per Chadli: il mancino di controbalzo si stampa sull'incrocio dei pali.
Nell momento di pieno controllo del match da parte dei Tukkers, l'Heracles,apparentemente incapace di uscire dalla propria metà campo, perviene sorprendentemente al gol . Tutto nasce da una presuntuosa azione personale in avanti di Douglas che finisce per consegnare palla agli avversari; sulla ripartenza di Duarte, Armenteros si defila sulla destra, costringendo Wisgerhof a seguirlo. Il difensore si fa però aggirare ingenuamente sulla linea laterale, favorendo il cross tagliato di Armenteros su cui il timing in tuffo di Everton, in anticipo su Cornelisse, è perfetto: nulla può Mihaylov da distanza tanto ravvicinata.
I bianconeri, ottenuto un vantaggio di discutibile merito, acquisiscono maggiore autostima e ora vanno con più coraggio ad aggredire il Twente quando imposta da dietro. Questo crea non poche difficoltà nei disimpegni dei due centrali dotati sì di personalità e peso specifico, ma anche di piedi poco educati.
Al 40' gli eraclidi rischiano addirittura di raddoppiare con un'azione speculare a quella del gol. Questa volta sul cross di Overtoom dalla destra, Armenteros è leggermente in ritardo.
Gli ospiti nella ripresa svestono del tutto i panni della classica matricola attendista, cercando di osare di più anche in fase di pressing. L'Heracles ora tiene la linea difensiva abbastanza alta ed ha facilità nel recuperare palla. I Tukkers dovrebbero cambiare ritmo, ma non è esattamente nelle loro corde. Al 49' Duarte ed Overtoom guidano la ripartenza, cross di Looms dalla sinistra su cui Douglas Darl, dimenticato dai difensori, non riesce ad impattare il pallone correttamente.
Col passare dei minuti il maggiore tasso tecnico e fisico dei padroni di casa viene naturalmente fuori. Dal 60' i ragazzi di McClaren profondono il massimo sforzo, mettendo alle corde i bianconeri.
Al 61' per la prima volta la difesa ospite sale male sulla giocata di Fer, tenendo De Jong in gioco. L'attaccante si invola sulla sinistra, scruta Chadli libero al centro, ma è provvidenziale il recupero di Looms che chiude la linea di passaggio.
Passano pochi secondi ed il Twente va di nuovo vicinissimo al pari sul consolidato asse John-De Jong. L'esterno pennella sulla testa del numero 9 che conferma la serata no schiacciando in bocca a Pasveer.
Ben più incisiva la conclusione di Janssen 4 minuti più tardi. Pasveer questa volta deve fare gli straordinari per togliere dallo specchio il destro secco del centrocampista.
I bianconeri provano ad alleggerire con Douglas Darl la pressione diventata quasi insostenibile. Il sinistro del numero 21 è però innocuo.
McClaren prova allora la carta dell'ex, gettando nella mischia i centimetri e i chili di Gylnor Plet.
Appena entrato sfoggia subito le sue qualità, facendo da torre sulla lunga rimessa di Rosales, Chadli calcia male.
Un minuto più tardi è Plet stesso a sprecare, deviando debolmente col tacco un assist di De Jong.
La partita ora vive di continui capovolgimenti di fronte, senza una logica ben precisa. L'ingresso di Plet per Brama, l'uomo che di solito dà equilibrio e congiunge i due reparti, crea una frattura dell'11 di casa in due tronconi. L'Heracles ha ora maggiore facilità nell'andare in verticale una volta recuperata palla.
Al 70' la chiusura difettosa di Douglas regala palla a Duarte, il cui mancino piazzato non si abbassa a sufficienza. I difensori del Twente stasera sono stranamente distratti e dopo pochi secondi si fanno sorprendere nuovamente sul cross di Douglas Darl, Everton da posizione piuttosto defilata indirizza sul palo lungo, impegnando Mihaylov in un non semplice intervento.
La rete è nell'aria, ma a segnarla è il Twente che ristabilisce la parità al 73' con il suo bomber. Sul lancio di Ola John, De Jong si stacca dalla marcatura di Looms toccando dietro per Chadli e si allarga ricevendone il passaggio di ritorno: chiusura con un diagonale chirurgico che non lascia scampo a Pasveer.
I Tukkers, spinti dall'entusiasmo degli spalti, vogliono ora ribaltare il risultato. Al 79' De Jong vede l'inserimento di Fer che prolunga alle proprie spalle per Plet. Il numero 10 grazia i suoi ex tifosi concludendo sul fondo.
Gli sforzi dei padroni di casa però vengono frustrati dalle oscenità della retroguardia. All'81' direttamente dal rilancio di Pasveer, Everton mette giù e serve immediatamente nello spazio Armenteros. Douglas è bravo nel rimontarlo, ma è pigro nella chiusura, lasciando la sfera a disposizione di Douglas Darl che non si fa pregare e deposita il pallone alle spalle di un perplesso Mihaylov. Da sottolineare come Wisgerhof decida di non seguire l'avversario, destinando il compagno di reparto al letale 1 contro 2.
Tre minuti più tardi però i Tukkers riusciranno a fare di peggio. Everton spalle alla porta cerca di andare via a Cornelisse con un tunnel. Il terzino sulle prime sembra tenere di fisico, ma incomprensibilmente non spazza il pallone, attendendo l'uscita (che giunge tardiva) di Mihaylov. Everton ringrazia ed insacca.
Il Twente visibilmente frastornato non produce alcuna reazione, quasi rassegnatosi alla sconfitta. Tuttavia, nei minuti di recupero viene fuori l'orgoglio dei suoi elementi di maggore classe. Al 92' Chadli fa tutto da solo, compresa la violenta conclusione finale, ma Pasveer non si fa sorprendere.
Con più nulla da perdere, si riversano tutti in avanti, anche i due difensori centrali. E' lo stesso Douglas a propiziare il 2-3 con un cross vellutato per De Jong che non fallisce sottomisura. Non c'è però più tempo. L'Heracles tiene nei restanti 60 secondi e infligge al Twente la prima sconfitta casalinga in Eredivisie dopo 15 mesi.
Twente 2-3 Heracles - 33' Everton, 73' De Jong (T), 81' Douglas Darl, 84' Everton, 93' De Jong (T).
Twente (4-3-3): Mihaylov 5; Cornelisse 3, Wisgerhof 4, Douglas 4, Rosales 5.5; Janssen 6.5, Brama 5 (68' Plet 5.5), Fer 5.5 (86' Joshua John sv); Chadli 6, De Jong 6, Ola John 5.5.
Panchina: Marsman, Bengtsson, Roseler, Leugers, Promes. All. Steve McClaren 5.
Heracles (4-3-3): Pasveer 7; Breukers 7, Rienstra 6.5, Van der Linden 6.5, Looms 6; Quansah 6.5, Duarte 7, Overtoom 6.5; Douglas Darl 7 (90' Van Mieghem sv), Armenteros 7, Everton 8 (89' Gouriye sv).
Panchina: Te Wierik, Telgenkamp, Ter Horst, Bruns, Pedro. All. Peter Bosz 8.
Migliore in campo: Everton Ramos da Silva.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
CONVERSATION