L'AZ ritrova la propria identità di gioco e il primato in classifica (in coabitazione col PSV) nel recupero del 20° turno.
La partita, in programma lo scorso sabato 4 febbraio, è stata posticipata a mercoledì, a causa delle condizioni proibitive in cui versava la superficie di gioco del Kyocera Stadion di Den Haag.
Il tennistico 6-0 inflitto all'ADO sancisce il ritorno alla vittoria dei ragazzi di Verbeek, apparsi in involuzione nelle recenti uscite (specie in trasferta) e ne rilancia le ambizioni di titolo. Sull'altro versante l'ADO conferma il trend negativo, collezionando la terza sconfitta nelle ultime 4 gare. La squadra di Steijn continua a ristagnare in un anonimo limbo di classifica, conservando un buon vantaggio sulla zona Nacompetitie, ma distanziandosi dai playoff di Europa League.
Schieramenti di partenza
ADO falcidiato dalle assenze in difesa. L'infortunio di Leeuwin, rivelatosi più grave del previsto nella pausa invernale, terrà il giocatore a lungo lontano dai campi. La dirigenza del 'Residentieclub' aveva sottovalutato la questione, liquidando prima del tempo Mitja Morec, difensore sloveno con contratto in scadenza la prossima estate ma vessato dai problemi alla schiena. Nella sfida con l'AZ si è aggiunta la squalifica di Kum, che priva la squadra di un giocatore versatile, capace di disimpegnarsi anche al centro della difesa. Steijn si affida a N'Toko, alla prima partita da titolare quest'anno (la seconda da quando è approdato a L'Aia), con Visser spostato a destra, lasciando Ammi in panchina. La novità più sorprendente è però la rinuncia a Radosavljevic, con un centrocampo a 3 che di fatti non prevede alcun incontrista di ruolo, ma Toornstra ed Immers ad agire da mediani (quali non sono), mentre Chery ha maggiore libertà di movimento alle spalle del trio d'attacco. Nella finestra invernale di mercato l'ADO ha visto partire la forte ala Wesley Verhoek, passato al Twente. Per rimpiazzarlo sono arrivati l'esperto Smolarek (4 stagioni e mezza al Feyenoord tra il 2000 e il 2004) dai quatarioti dell'Al Khor e il promettente Milan Lalkovic, giovane slovacco dotato di impressionante velocità, in prestito dal Chelsea. Entrambi sono pronti a subentrare dalla panchina. Sulla destra il prescelto è Boussaboun, che per caratteristiche è portato ad accentrarsi, scambiandosi la posizione con Chery.
Nelle file dell'AZ rientra dalla squalifica Rasmus Elm: la sua assenza ha pesato enormemente nella debacle di Kerkrade. Verbeek può vagliare ogni possibile soluzione, vista la disponibilità di tutto l'organico. In difesa torna dal 1' Marcellis, preferito a Reijnen che ben si era comportato finora. Confermato il centrocampo a tre con Maher mezz'ala difensiva e Martens ad agire da enganche dietro Beerens, Holman e Benschop. Altidore anche oggi fuori dall'11 titolare.
Primo tempo all'insegna dell'equilibrio
Le preoccupazioni dei tifosi di casa, dopo la cessione di Wesley Verhoek, sono comprensibili. L'esterno olandese, top assist-man e secondo classificato al Gouden Schoen nella scorsa Eredivisie, si è trasferito al Twente nell'ultimo giorno di mercato. La cessione del maggiore dei fratelli Verhoek, dopo le partenze estive di Bulykin e Kubik, restituisce all'ADO un trio d'attacco del tutto rinnovato ed oggettivamente inferiore al precedente. Spulciando i numeri però viene fuori una statistica confortante per Maurice Steijn. Nella stagione 2010-11 la squadra allenata da Van den Brom ha viaggiato ad una media punti di 1.41 con Verhoek in campo. Senza di lui la media sale addirittura a 2. Probabilmente solamente una coincidenza, visto l'altissimo rendimento offerto dall'ala destra.
Nel primo tempo si assiste ad una gara piuttosto equilibrata, dominata da ritmi alti che si traducono in diversi errori in fase di impostazione.
La gara è godibile, malgrado le occasioni da gol stentino ad arrivare. I padroni di casa danno la sensazione di forte vulnerabilità difensiva, specie sulle corsie laterali in cui Visser è in costante difficoltà nella lettura dei movimenti del dirimpettaio. La prima azione degna di nota nasce proprio da un dribbling secco di Holman sul centrocampista reinventato terzino. Martens alza poi la mira sullo scarico del compagno.
L'AZ si fa sorprendere in una sola circostanza, quando al 14' Moisander poco prudentemente azzarda il dribbling su Vicento. La squadra è completamente sbilanciata, visto che si era spinta in avanti per un corner, subisce quindi la transizione di Vicento che allarga prontamente sulla sinistra su Chery che vede l'inserimento centrale di Immers: il tiro di prima intenzione del numero 9 è ben controllato da Alvarado.
Gli ospiti dimostrano di aver dimenticato le recenti prestazioni deludenti, disputando una gara molto intelligente sul piano tattico, approfittando di ogni minimo errore degli avversari. Al 25' Boussaboun si scopre, stringendo su Maher, che prontamente apre sul libero Poulsen. Il laterale danese trova un'autostrada davanti e, sfruttando l'indecisione di Visser nel contrastarlo, calcia appena entrato in area. Coutinho devia in corner con qualche affanno.
Otto minuti più tardi arriva la rete del vantaggio ospite. Il tutto parte di nuovo da un'errata interpretazione di Visser, che si fa sorprendere alle spalle da Holman, servito con un lancio preciso di Poulsen. L'australiano rientra sul destro e calibra un cross perfetto che Benschop gira nell'angolino, rubando il tempo a uno svagato Horvath.
La prima frazione termina senza grossi sussulti. L'ADO ha provato a fare di più la partita, sfruttando le fasce laterali, soprattutto a destra con Boussaboun e Chery che si scambiano continuamente le posizioni, ma ha visto i propri sforzi frustrati dai soli errori banali. In ogni caso, in avanti la grande mole di gioco di rado si è tradotta in opportunità da rete. Manca concretezza nella rifinitura: l'azione negli ultimi metri perde di qualità, vuoi per una certa irrequietezza nel concluderla, vuoi per l'assenza di un terminale di livello.
L'ADO sparisce dal campo, l'AZ ritrova se stesso.
Nella ripresa i gialloverdi rischiano di compromettere subito l'incontro, regalando la rete dello 0-2. Sul cross arretrato di Holman, Immers fallisce il controllo. Martens lo brucia, serve Benschop che fredda Coutinho incrociando il sinistro.
La risposta dell'ADO è in un destro dal limite di Chery che impegna severamente Alvarado. Permane l'impressione che l'AZ possa andare in rete ogni qual volta supera la metà campo. Non ci sono nelle file gialloverdi le giuste distanze tra i reparti, l'assenza di un incontrista puro crea confusione sugli inserimenti da dietro di Martens e Maher, ma più di ogni altra cosa la difesa è fin troppo debole sugli esterni dove imperversano Beerens e Holman. Steijn cerca di rimediare cambiando Horvath con Ammi (Visser si sposta al centro, posizione a lui più consona). Mossa poco credibile visto che per curare una ferita da arma da fuoco è necessario ben più di un semplice cerotto.
Dopo il raddoppio la gara è rapidamente scivolata via dalle mani dell'ADO. Il pressing asfissiante dell'AZ induce all'errore sistematico difensori e centrocampisti avversari.
L'intensità tenuta dagli ospiti a partire dal 55' è impressionante. I padroni di casa non riescono a superare la metà campo: Toornstra appena viene servito, è braccato da due uomini, il che si traduce in un numero indecifrabile di palloni persi. Quando si riparte dal portiere, non vi sono mai uscite difensive semplici. I giocatori dell'ADO sono costretti ad elaborati disimpegni, finendo per chiudersi in imbuti.
Al 68' Steijn prova la carta Smolarek (al posto del disastroso Visser), la cui ultima apparizione in Eredivisie risale al 19 dicembre 2004 quando affrontò da rivale la sua attuale squadra con la maglia del Feyenoord.
La confusione (per usare un eufemismo) dell' ADO è testimoniata dalla punizione battuta all'ingresso di Smolarek. Sul cross di Elm, Immers e Ammi si alzano provando il fuorigioco, mentre N'Toko, Chery e Supusepa scappano indietro tenendo tutti in gioco in un clamoroso 3 contro 5. La palla arriva ad un ovviamente libero Holman che grazia Coutinho alzando la traiettoria del tiro.
Il terzo gol però non tarda ad arrivare. Trascorrono pochi secondi, Elm lancia nello spazio Benschop che fa fuori con un gran controllo N'Toko e batte il portiere piazzando il destro all'angolino. L'improbabile difesa a 2 dell'ADO ora si espone nuda alle avanzate avversarie.
Al 73' Smolarek, al primo pallone toccato, viene chiuso da Viergever e Moisander. Gudmundsson guida il contropiede servendo nel corridoio Martens che solo davanti al portiere non sbaglia.
Girandola di cambi al 76': entrano Klavan e Altidore per Viergever e Benschop. Verbeek capisce che è la serata giusta per far sbloccare l'americano.
I padroni di casa, a risultato compromesso, si riaffacciano nell'area avversaria. Al 78' Vicento riceve sulla corsa da Immers, cross lungo sul quale arriva Smolarek in spaccata , Alvarado toglie il pallone dall'incrocio.
Passano pochi minuti. Lunghissima sventagliata di Toornstra sulla quale Marcellis buca l'intervento. Vicento non ne approfitta, chiuso da un'uscita tempestiva di Alvarado. Sul prosieguo dell'azione ci prova Chery da fuori, ma il portiere costaricense non si fa sorprendere. Quantomeno arrivano i primi timidi applausi per l'ADO dai sostenitori ancora rimasti al Kyocera.
All' 85' altra frittata difensiva. N'Toko sbaglia lo stop sul passaggio di Luksik, Holman gli soffia il pallone e serve l'assist per il più comodo dei gol ad Altidore.
Non è finita. Tre minuti più tardi arriva la doppietta per l'ex Villareal che raccoglie la corta respinta di Coutinho sulla conclusione di Maher e mette dentro.
Steijn avrà molto su cui lavorare. C'è poco da salvare di uno 0-6 interno. L'ADO dovrà imparare ad unire all'indiscusso talento di alcuni suoi interpreti, la capacità di sacrificarsi per la squadra, limando le troppe disattenzioni in fase difensiva.
Verbeek può invece essere soddisfatto. Si è rivisto l'AZ d'autunno, capace di imporre il proprio gioco anche in trasferta. Rutten è avvertito.
ADO Den Haag 0-6 AZ - 33' Benschop, 47' Benschop, 69' Benschop, 73' Martens, 85' Altidore, 88' Altidore.
ADO (4-3-3): Coutinho 5; Visser 4 (68' Smolarek 5.5), N'Toko 3, Horvath 4 (56' Ammi 5), Supusepa 4; Toornstra 5, Immers 4.5, Chery 4; Boussaboun 3 (78' Luksik sv), John Verhoek 4, Vicento 3.
Panchina: Zwinkels, Radosavljevic, Mulders, Lalkovic. All. Martin Steijn 2.
AZ (4-3-3): Alvarado 7; Marcellis 6, Moisander 6.5, Viergever 6 (77' Klavan sv), Poulsen 7; Maher 7.5, Rasmus Elm 7, Martens 7; Beerens 6.5 (68' Gudmundsson 6), Benschop 8 (76' Altidore 6.5), Holman 6.
Panchina: Heijblok, Reijnen, Ortiz, Falkenburg. All. Gertjan Verbeek 8.
Migliore in campo: Charlison Benschop.
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