Europa League: l'AZ Alkmaar ha la meglio sul Valencia grazie ad uno straordinario Brett Holman

In un AFAS Stadion completamente esaurito va di scena il quarto di finale tra AZ Alkmaar e Valencia. Dopo aver eliminato l'Udinese, la squadra attualmente leader in Eredivisie è chiamata ad un compito probante: quello di uscire indenni dalla sfida contro una squadra, come sottolineato anche da Verbeek qualche giorno fa, di una categoria superiore. "Abbiamo meno possibilità del Valencia di passare il turno", ha affermato ai microfoni l'allenatore dell'AZ, realista circa un pronostico sul risultato: "Loro ci sono superiori. Basta guardare il loro monte-ingaggi per capire quanto possano permettersi giocatori forti. I miei ragazzi, però, sono giovani ed hanno voglia di fare bene. Diciamo che abbiamo il 30% di possibilità di andare avanti".
Rispetto all'ultima gara di campionato, vinta contro l'RKC Waalwijk, Verbeek sceglie Altidore come vertice offensivo. Benschop, sostituito all'intervallo della gara vinta per 1-0 in Eredivisie, parte dalla panchina. Assente Viergever, espulso contro l'Udinese e, quindi, squalificato, al centro della difesa Moisander fa coppia con Klavan. Mancano, oltre a Viergever, anche Falkenburg e Beerens, in luogo dei quali, come al solito, scendono in campo Martens e Gudmundsson.
Molti più cambi, invece, per Emery, che rispetto al pareggio per 1-1 al Philips Stadion, cambia cinque undicesimi. Il ritorno più importante, tra i titolari, è sicuramente quello di Roberto Soldado, in rete nella gara persa 3 a 1 contro il Getafe.
La gara inizia con un AZ molto attivo sulla sinistra, dove Simon Poulsen trova ampi spazi per le sue cavalcate. A dispetto delle intenzioni, però, l'AZ rischia grosso nei primi minuti: al 6' c'è un incomprensione tra Alvarado e la sua difesa. Il pallone viene intercettato da Soldado, che prova a saltare l'estremo difensore dell'AZ ma, defilatosi troppo, conclude sul fondo. Pochi minuti dopo ancora Soldado, servito dalla sinistra, a due passi dalla porta vede il pallone respinto in angolo da Alvarado.
La pressione del Valencia si fa subito importante. Intorno al quarto d'ora è Jordi Alba a cercare la rete, con una conclusione dal limite che viene, però, ribattuta da Klavan. I primi venti minuti di gioco sono, per la squadra di casa, veramente duri. Gli olandesi, in affanno, non riescono a riorganizzarsi e ripartire ordinatamente dopo aver arginato le sortite offensive del Valencia. Gli uomini di Verbeek, però, non rinunciano a farsi vivi dalle parti di Diego Alves, dimostrando, comunque, di voler sfruttare il fattore campo per fare bene.
Intorno alla mezz'ora cambia l'andamento della partita: spinto dai tifosi dell'AFAS Stadion, l'AZ inizia a spingere, specie sulla fascia sinistra. Molto bene Holman su quel lato, anche se Gudmundsson, sulla fascia opposta, non dispiace, dimostrandosi in un eccellente periodo di forma. Manca, come al solito, un terminale offensivo, ma per chi segue la squadra di Alkmaar, questa non risulterà essere una novità. Jozy Altidore, infatti, è bravo nel corpo a corpo, ma raramente risulta decisivo in zona gol.
Al 38' gli ospiti tornano a farsi pericolosi con una punizione dal limite di Tino Costa, violenta, e fuori di poco. Sul tiro del centrocampista non sembrano esserci deviazioni, ma l'arbitro Atkinson concede un contestatissimo calcio d'angolo che non impensierirà la retroguardia dell'AZ.
La squadra di Verbeek decide di chiudere in avanti la prima frazione di gioco. Gudmundsson e Maher provano la conlcusione ma ottengono un angolo. Nei primi secondi del recupero, sugli sviluppi del corner, arriva il goal dei padroni di casa, in vantaggio grazie ad un gioiello di Bret Holman. L'australiano dà prova di una ottima tecnica individuale beffando Diego Alves con uno splendido goal di interno destro, con il pallone che si insacca sul palo più lontano della porta del brasiliano Diego Costa.
Nella ripresa, l'AZ riapre i giochi così come li aveva chiusi: spettacolare alzione nello stretto, a conclusione della quale, Maher non trova la porta. Nonostante il buon inizio dei padroni di casa, però, è il Valencia a segnare un goal con il turco Mehmet Topal, ben servito da Ricardo Costa.
In un AFAS Stadion ammutolito, il Valencia prende coraggio e torna a spingere mettendo l'AZ alle corde. Al 56' Soldado costringe Alvarado a deviare una girata sul palo e poi in corner. Dal calcio d'angolo che ne sussegue, è ancora il numero 9 degli spagnoli a sfiorare il goal, con un destro che il portiere dell'AZ deve necessariamente alzare sopra la traversa.
Dopo venti minuti di sterili attacchi, il Valencia inizia a rallentare i ritmi. Ne approfitta al meglio l'AZ, che cambia Altidore, esausto, con Benschop. Emery, dal canto suo, decide di togliere il francese Mathieu, inserendo l'argentino Piatti e, quindi, sbilanciando lo schieramento dei suoi giocatori. 
Neanche due minuti dopo, l'AZ torna incredibilmente in vantaggio. Holman, in serata di grazia, spinge sulla fascia sinistra superando il diretto marcatore. Il centrocampista australiano, prossimo giocatore dell'Aston Villa, mette il pallone al centro dell'area dove l'accorrente Martens, favorito da un movimento di Benschop, può liberare il suo destro, scagliando il pallone sotto la traversa e battendo Diego Costa.
I 18.000 tifosi dell'AFAS Stadion esplodono, tornando a farsi sentire dopo la sofferenza dei propri beniamini.
All' 84' l'AZ va vicino al terzo goal: Holman scende sulla sinistra, serve Benschop in area. L'olandese di origini antilliane, fa sponda per l'accorrente Maher, la cui rasoiata sfiora il palo, illudendo i tifosi dell'AZ.
Il risultato non cambierà fino alla fine. L'AZ chiude la gara in avanti, alla ricerca di un goal che renderebbe molto più facile affrontare la partita di ritorno allo stadio Mestalla. Il risultato finale, comunque vada la gara di ritorno, ha il sapore di un impresa per una squadra che, ad inizio anno, non veniva accreditata neanche tra le favorite per il campionato, figurarsi per l'Europa League.



Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top