Europa League - Tonfo Twente a Gelsenkirchen. I Tukkers perdono 4 - 1 contro lo Schalke

Reduce dalla vittoria casalinga di giovedì scorso, il Twente sfida lo Schalke 04 alla Veltins Arena di Gelsenkirchen per guadagnare l'accesso al prossimo turno di Europa League. McClaren è costretto a schierare la coppia difensiva composta da Bengtsson e Douglas, affiancata, sulle fasce, da Tiendalli ed il venezuelano Rosales. La novità che stupisce di più è l'inserimento, tra i titolari, del tedesco Thilo Leugers, in luogo di Ola John, inizalmente lasciato in panchina. Tra le fila dei padroni di casa si rivede Huntelaar, che aveva saltato l'andata per non aver ancora smaltito la botta rimediata durante l'amichevole tra Olanda ed Inghilterra. "The Hunter" va a comporre il trio d'attacco dello Schalke insieme a Raul ed al rientrate Farfan, anch'egli assente nella partita d'andata giocata al De Grolsch Veste. Stevens vuole la qualificazione a tutti i costi e decide di schierare i migliori uomini disponibili. Così, dal primo minuto viene schierato anche Julian Draxler, enfant prodige del calcio teutonico, che prende il posto occupato, all'andata, da Marco Hoger.
Davanti ai 52.000 tifosi della Veltins Arena, armoniosamente legati da un forte gemellaggio con i supporters del Twente, presenti in una nutrita quantità anche questa sera, i Tukkers riescono a portarsi inaspettatamente in vantaggio con Willem Janssen. Dopo aver subito, inizialmente, l'iniziativa dei padroni di casa, vicini al goal con lo statunitense Jones, il Twente trova un inaspettato vantaggio, frutto di una combinazione in contropiede tra Luuk de Jong e Nacer Chadli, il quale offre a Janssen il pallone che il centrocampista numero 14 della squadra olandese trasforma in rete dal limite dell'area di rigore, beffando Hildebrand, colto in controtempo. Dopo il mancato raddoppio da parte di Chadli, che conclude con un velleitario tocco sotto una splendida azione corale della sua squadra, sale in cattedra Klaas Jan Huntelaar, arrivato, dopo questa partita, allo straordinario score di 35 goal in 36 partite stagionali. Al 29', ben servito da Draxler, il centravanti ex Milan, Real Madrid ed Ajax, deve solo depositare di testa, in rete, il pallone arrivatogli dalla sinistra. Incolpevole, nell'occasione, Mihaylov, che nulla può sul colpo di testa del cacciatore, lasciato colpevolmente solo dai suoi marcatori.
Sul risultato di 1 a 1, la partita diventa molto piacevole: lo Schalke, infatti, ha un disperato bisogno di segnare ancora per poter ottenere la qualificazione, mentre il Twente cerca di sfruttare le solite ripartenze con i padroni di casa sbilanciati in avanti per poter segnare un secondo goal che metterebbe una seria ipoteca sulla qualificazione al prossimo turno. A dispetto delle occasioni che hanno visto Raul e de Jong come protagonisti, la prima frazione si conclude con un pareggio per 1-1.
Huub Stevens, negli spogliatoi, deve aver caricato a molla la sua squadra, perchè lo Schalke, alla ripresa delle ostilità, si fa subito pericoloso con Raul e Draxler, senza fortuna. Nonostante gli ingressi di Fer, al posto di Leugers, e John, in luogo di Bajrami, il Twente non riesce a riprendere la partita in mano. Poco prima di arrivare all'ora di gioco, l'arbitro ungherese Kassai è costretto a fischiare un calcio di rigore per fallo di mano di Janssen su tiro di Raul Gonzalez Blanco. Sul dischetto, manco a dirlo, si presenta Huntelaar, che segna il 2 a 1 con un destro imprendibile che, comunque, non basta ancora ai tedeschi per ottenere la qualificazione. Dopo il vantaggio, lo Schalke diventa padrone assoluto del campo, alla ricerca del goal-qualificazione, che arriva grazie all'esperienza e la classe di Raul, che dal centro dell'area, di tacco, libera Jones il quale, da distanza ravvicinata, è implacabile e non perdona Mihaylov. Solo dieci minuti dopo, lo stesso Jones serve, dopo una cavalcata di più di 50 metri un perfetto assist ad Huntelaar che, dopo aver saltato il diretto avversario, di sinistro segna il goal che legittima la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, facendosi perdonare l'errore commesso pochi minuti prima quando, a tu per tu con l'estremo difensore dei Tukkers, non aveva trovato la rete.


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