Il Twente schiaccia il PSV a domicilio: al Philips Stadion i Tukkers vincono per 6 a 2

Pomeriggio incredibile al Philips Stadion: il Twente, trascinato da uno strepitoso John, si aggiudica il big match di giornata rifilando addirittura sei gol al povero PSV, grazie ai quali aggancia proprio i Boeren al secondo posto e per giunta con una partita ancora da recuperare.
Il PSV arriva a questa partita sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria in extremis di domenica scorsa contro il Feyenoord, ma deve subito fare i conti con la pesante assenza di Strootman. Al posto del centrocampista ex Utrecht, Rutten sceglie il canadese Hutchinson come unico incontrista a centrocampo affiancato dai due trequartisti puri Toivonen e Wijnaldum. Più prudente invece McClaren, che manda ancora una volta Bajrami in panchina preferendo affidarsi, come di consueto, al roccioso centrocampo composto da Fer, Brama e Janssen.
Pronti, via ed è subito vantaggio-Twente grazie ad un capolavoro di Ola John: la talentuosa ala di origini liberiane parte dalla sinistra, si accentra e non avendo pressione su di se lascia partire un rasoterra da fuori area ben indirizzato all’angolino basso, là dove Isaksson non può arrivare.
Il PSV si getta in avanti alla ricerca del pareggio, ma lasciando troppo spazio dietro viene subito punito in contropiede dai Tukkers. Al 18’ Luuk de Jong, decentrato sulla destra, vede con la coda dell'occhio l’inserimento di Janssen e lo serve in maniera egregia con un tocco d’esterno. Il numero 14, a tu per tu con l'incolpevole Isaksson, non sbaglia l'occasione per il raddoppio. Dopo neanche venti minuti, il Twente è già avanti di due reti. I padroni di casa, senza più nulla da perdere, attaccano senza sosta la porta difesa da Mihaylov, dando anche l’impressione di poter riaprire la partita grazie alle giocate di uno degli uomini di fantasia che, loro malgrado, non riescono ad avere fortuna. Completamente proteso in avanti, il PSV si fa nuovamente sorprendere dagli avversari. Questa volta l’errore collettivo che porta il Twente al goal è ancora più grave, perché avviene con la difesa schierata. Wisgerhof, che senza il filtro solitamente effettuato da due centrocampisti centrali del PSV, trova davanti a se una prateria e può, quindi, calciare in tutta tranquillità dal limite dell'area di rigore. Il tiro, potente e preciso, del difensore centrale non è irresistibile, ma Isaksson non riesce a respingerlo e si fa battere per la terza volta nel terribile pomeriggio del PSV. Incredibile il cinismo degli ospiti, bravi a capitalizzare tutte le occasioni avute nonostante la continua pressione da parte degli avversari. Prima dell’intervallo, il Twente riesce a segnare addirittura il quarto gol: su un lungo rinvio di Mihaylov, Bouma e Marcelo pasticciano nuovamente lasciando rimbalzare un pallone sul quale si fionda John, bravissimo prima a temporeggiare e poi a servire con un assist delizioso la palla all'accorrente de Jong , che in tuffo batte un impotente Andreas Isaksson.
Rientrati in campo dagli spogliatoi, i giocatori del PSV, sotto di ben quattro goal, sembrano non demordere. Rutten è il primo a crederci (o almeno a voler dimostrare di credere alla rimonta), così, sperando in un miracolo, decide di togliere il terzino Manolev ed inserire Lens, un esterno d'attacco. Al 50’ la gara può prendere una svolta: l’arbitro, infatti, tra lo stupore generale, espelle Douglas. Il replay, però, dà ragione al direttore di gara, visto che il difensore brasiliano ma con cittadinanza olandese, dopo una innocua spinta a Toivonen, gli rifila anche un calcetto sul polpaccio. Il gesto non passa inosservato agli occhi del signor De Boekel, che decide di anticipare il rientro negli spogliatoi del numero 19 dei Tukkers. Considerato l'imprevisto, un prudente McClaren corre ai ripari togliendo il MVP, Ola John,  inserendo al suo posto il difensore svedese Bengtsson. L'episodio provoca un sussulto d'orgoglio nella squadra di casa, che approfitta subito dell’uomo in più, segnando con Toivonen una rete che risolleva, un minimo, il morale degli oltre trentamila spettatori accorsi al Philps Stadion. I timidi applausi di incoraggiamento provenienti dagli spalti si trasformano, dieci minuti dopo, in un boato, quando Rutten decide di giocarsi tutto, togliendo il terzino sinistro Willems ed inserendo, al suo posto, l’attaccante Vennegoor of Hesselink. Di fronte ad un improbabile 2-1-7, il Twente non può che alzare un vero a proprio muro davanti alla propria porta, difendendo a pieno organico mentre il PSV attacca a testa bassa. Saltati gli schemi, la squadra di casa viene colpita nuovamente in contropiede: stavolta è Leroy Fer a firmare il goal per il Twente, rubando palla a centrocampo ed involandosi indisturbato fino all'area di rigore del PSV. La partita, così, è definitivamente chiusa, perchè i giocatori del PSV, che pure trovano, al minuto 81, il secondo goal, sempre con Toivonen, tirano i remi in barca. Prima del fischio finale c'è ancora il tempo per il goal di Janssen che, ancora solissimo davanti ad Isaksson, ristabilisce la distanza di quattro goal, segnando la rete del tennistico e definitivo 2 a 6!
Durissima batosta per il PSV, che dovrà mandare subito giù il boccone amaro, dovendo giocare giovedì il delicato incontro di Europa League contro il blasonato Valencia. Nelle ultime ore era avanzata anche l’ipotesi di un esonero per Fred Rutten, ma i giocatori si sono uniti compatti a difendere il proprio tecnico e la dirigenza per il momento lo conferma. Nel post-partita, il tecnico del club biancorosso, ovviamente, non può che confermare come "la prestazione della squadra sia stata imbarazzante e non degna di un club di prima fascia". In casa Twente, oltre alla prevedibile euforia per la vittoria in trasferta contro uno degli avversari nella corsa per il titolo, l’unica nota stonata è stata l’espulsione di Douglas che, squalificato per tre turni, dovrà saltare  le partite contro NEC, Feyenoord e De Graafschap.


Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top