L'Ajax sbanca l'Abe Lenstra Stadion rifilando un pesante 5-0 all'Heerenveen

Giornata da sogno per tutti i tifosi dell’Ajax: non solo il big match contro l’Heerenveen va oltre le più rosee aspettative, ma per giunta non vince nessuna delle altre concorrenti per il titolo. Adesso gli uomini di de Boer guidano la classifica con tre punti di vantaggio sull’AZ e cinque sul Twente, una situazione inimmaginabile fino a poche settimane fa.
Dopo il rientro di Sigthórsson, tornato al goal nei pochi minuti giocati nella partita precedente, nell’Ajax si rivedono anche van der Wiel e Boerrigter.
Per la prima volta in stagione, i lancieri hanno qualche problema di abbondanza! Ne fa le spese Bulykin che viene spedito in tribuna, perchè Frank de Boer preferisce convocare i più giovani Ebecilio e Lukoki, con quest'ultimo che, a sorpresa, viene mandato in campo dal primo minuto proprio al posto di Ebecilio, dato per titolare alla vigilia.

I rientranti Sigthórsson, van der Wiel e Boerrigter non hanno ancora i novanta minuti nelle gambe, quindi  partono dalla panchina.
Ron Jans invece deve fare ancora una volta a meno di Janmaat. Come già successo in passato, per sostituirlo viene scelto Doke Schmidt.
All’Abe Lenstra Stadion c’è l’ atmosfera delle grandi occasioni: lo stadio, tutto esaurito, sogna una vittoria che porterebbe i frisoni ad una sola lunghezza dal primo posto. Per l’occasione, tra una coreografia con i fuochi d’ artificio, viene suonato l’inno della Frisia per dare ancora più carica ai giocatori di Ron Jans.
I sogni di gloria dell'Heerenveen, però, si infrangono già al secondo minuto di gioco, quando l’ arbitro assegna un rigore all’ Ajax ed espelle Vandenbussche  per fallo da ultimo uomo.
Tutto nasce da un errato disimpegno di Gouweleeuw intercettato da Aissati. Il centrocampista nazionale marocchino cerca e trova Siem de Jong, che nel tentativo di saltare il portiere avversario viene atterrato in piena area di rigore. Di fronte all'imprevista situazione di emergenza, Jans toglie Narsingh e manda in campo il portiere di riserva Nordfeldt, protagonista di una serata da incubo al suo debutto assoluto in Eredivisie.  Sul dischetto, per l'Ajax, si presenta a sorpresa Theo Janssen. L'ex capitano del Twente, incaricato di battere il calcio di rigore al posto di de Jong, non sbaglia, portando in vantaggio i suoi.
Il goal e la prematura espulsione del portiere sembrano aver già compromesso la partita dell’ Heerenveen. I giocatori in campo non riescono a reagire, così che per gli ospiti il resto della partita sembra assumere le fattezze di un allenamento. Già al 19’ Aissati mette in ghiaccio la vittoria: l'olandese naturalizzato marocchino si libera con una facilità disarmante di Schmidt e, da posizione leggermente defilata, batte sul primo palo Nordfeldt, siglando lo 0-2.
Non passano neanche cinque minuti e i gol diventano già tre: perla di Siem de Jong, che insacca sotto l’incrocio dei pali con una sassata da fuori area.
Pochi secondi prima dell’intervallo, de Jong trova, con la complicità di Nordfeldt, la personale doppietta. L'estremo difensore di casa, infatti, non trattiene un tiro apparentemente innocuo del numero 10 ajacide, facendosi passare il pallone sotto le gambe e senza riuscire ad evitare che lo stesso non oltrepassasse la linea di porta.
Vista la situazione di assoluta tranquillità, nella ripresa de Boer inserisce già dal primo minuto Boerrigter, togliendo Lukoki.
Jans invece lascia il disastroso Gouweleeuw negli spogliatoi. Al suo posto in campo va Kruiswijk. Dando uno sguardo all’atteggiamento tattico dell’Heerenveen, si evince che nel 4-3-2 sia Assaidi che Dost mantengono la posizione assunta nell'originario tridente con Narsingh. Con il marocchino sempre largo sulla sinistra e Dost fisso al centro, la zona di destra viene lasciata, così, completamente libera. Daley Blind – che probabilmente prima di questa partita avrà avuto gli incubi al pensiero di dover affrontare Narsingh – non ha nessun avversario a cui badare in fase difensiva e può, dunque, proporsi costantemente in avanti. La superiorità numerica dell'Ajax su quella fascia crea ancora più problemi alla difesa avversaria, già in affanno nella prima frazione di gioco nel contenere la temibile accoppiata Janssen-Aissati. Proprio da una iniziativa di Blind, nasce l'azione del quinto goal dell'Ajax: al 63' il giovane terzino figlio d’arte, in sovrapposizione, crossa e trova in mezzo all'area Siem de Jong, che  approfitta di un malinteso tra Nordfeldt e Zomer per mettere a segno la sua personale tripletta.
Dopo Boerrigeter si rivede anche van der Wiel. Il terzino destro dell'Ajax e della nazionale olandese prende il posto di Alderweireld, con il conseguente spostamento di van Rhijn al centro della difesa, al fianco di capitan Vertonghen.
A partita chiusissima, nei restanti minuti di gioco, mentre i tifosi di casa cominciano tristemente ad abbandonare lo stadio, l’Ajax va più volte vicino al sesto gol. Prima, al 68’, con il solito de Jong, che si avventa di testa su un cross perfetto di Aissati, ma colpisce clamorosamente il palo. Poco dopo Sigthórsson, che aveva rilevato Janssen, viene anch'egli fermato solo dal legno: l'islandese, protagonista di un gran colpo di testa su nuovo cross di Aissati, vede il pallone stamparsi sulla traversa. L’ultimo squillo della partita è firmato ancora da Siem de Jong, che va vicinissimo alla quarta marcatura personale, ma incredulo si vede deviare in angolo un tiro da distanza ravvicinata.
Per i frisoni è la fine di un sogno. Con la vetta distante ormai sette punti, non rimane che puntare alla qualificazione per le coppe europee. La loro stagione rimane comunque fantastica. Nessuno poteva aspettarsi un campionato del genere, dopo la deludente stagione passata.
L’Ajax, invece, adesso diventa la favorita numero uno per la vittoria finale. I biancorossi di de Boer sono sicuramente la squadra più in forma del momento e lo dimostrano anche i numeri: nelle ultime cinque partite, infatti, i Godenzonen hanno segnato la bellezza di 18 gol senza subirne neanche uno!
Visti i risultati dagli altri campi, sembra che le uniche squadre a poter provare ad infastidire l'Ajax nella corsa alla vittoria finale sono AZ e Twente. Anche se è vero che da un anno a questa parte non bisogna dare nulla per scontato in Eredivisie,  oltre all’Heerenveen, anche Feyenoord e PSV non sembrano reggere il passo delle prime tre in classifica nello sprint finale.


Ajax (4-3-3): Vermeer sv, Van Rhijn 7.5, Alderweireld 6.5 (64' van der Wiel sv), Vertonghen 6.5, Blind 7.5, Eriksen 7, Anita 7, Janssen 7 (70' Sigthorsson sv), Lukoki 6 (46'Boerrigter 7), De Jong 9, Aissati 8.
Panchina: Verhoeven, Ooijer, Enoh, Ebecilio. All. Frank de Boer.
Heerenveen (4-3-3): Vandenbussche sv, Schmidt 4, Gouweleeuw 4 (46' Kruiswijk 5.5), Zomer 4.5, Breuer 5, Kums 5, Elm 5, Djuricic 4.5, Narsingh sv(4' Nordfeldt 4.5), Dost 5 (van Anholt sv), Assaidi 5.
Panchina: Kainz, Roorda, van La Parra, Sibon. All. Ron Jans.


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