Il Vitesse vince anche la gara di ritorno e si qualifica per l'Europa League

                              
Dopo la vittoria per 3 a 1 al Mandemakers Stadion di Waalwijk, la gara di ritorno tra Vitesse ed RKC rappresenta poco più di una formalità per i gialloneri di van den Brom, pronti a tornare in Europa dopo dieci anni di assenza. L'ex allenatore dell'ADO Den Haag lascia in panchina Chanturia, preferendogli il brasiliano Jonathan Reis. Torna in campo, dopo un turno di riposo, Alexander Buttner. L'esterno sinistro di Doetinchem sostituisce Patrick van Aanholt, che si accomoderà in panchina.
Cambi anche in casa RKC: Brood prova a giocarsi la carta del talento, inserendo dal primo minuto sia Nemeth che Alakmak in supporto a ten Voorde. I canti e le coreografie apparse sugli spalti del Gelredome prima del fischio di inizio non fanno neanche in tempo ad interrompersi, perchè lo stadio è subito in festa al 2', quando Bony tocca in rete il calcio di punizione di Buttner, tagliato in area di rigore dal lato destro della trequarti dell'RKC Waalwijk. Goal numero 17 per il centravanti ivoriano, andato in rete per ben 5 volte nelle ultime quattro partite giocate con la maglia del Vitesse.
La rete di Bony, in pratica, seda sul nascere ogni velleità di rimonta degli avversari. La gara, allora, cala di tono per circa una mezz'ora, con la sola eccezione rappresentata dal colpo di testa finito fuori di pochissimo di Nemeth, sugli sviluppi di un corner per gli ospiti.

Nell'ultimo quarto d'ora, invece, la partita vive di fiammate: da ambo i lati si assiste a spettacolari contropiedi: al 31' Bony, arretrato sulla trequarti, gioca di sponda per Hofs. Il beniamino del Gelredome, con un esterno destro a tagliare il campo, degno del miglior Sneijder, trova Ibarra, che avanza praticamente indisturbato verso Zoet. Il duello tra l'esterno equadoregno ed il giovane portiere olandese, due tra le più interessanti sorprese di quest'anno, viene vinto da quest'ultimo, che respinge la potente conclusione del numero 30 del Vitesse.
Un minuto dopo è il turno dell'RKC di sfiorare il goal: ten Voorde, caparbiamente, recupera una palla destinata al fondo, tocca in mezzo per l'accorrente Alakmak, il quale si avventa sul pallone e, forse in seguito ad un contatto con Velthuizen, cade in area di rigore. Le timide proteste del giovane calciatore vengono subito tacciate dall'arbitro Blom, che non indugia neanche un secondo sulla propria decisione di far continuare il gioco.
Sul capovolgimento di fronte, Hofs, dalla destra, serve un solissimo Bony, il quale, dal centro dell'area, sbaglia un calcio di rigore in movimento, calciando dritto per dritto e, quindi, non inquadrando la porta.
Nei successivi cinque minuti, le occasioni per le due squadre si alternano ancora: prima è l'RKC a mancare il goal con Duits che, con Velthuizen fuori posizione, a sparare altissimo; poi, in seguito ad una splendida azione tra Reis, Bony ed Hofs, il Vitesse manca il goal del 2-0.
Il primo tempo si chiude con il tiro in acrobazia di Jonathan Reis: l'attaccante ex PSV, imbeccato da van der Struijk, da distanza ravvicinata si fa chiudere lo specchio della porta da Zoet.
Nel secondo tempo l'RKC prova ad onorare la gara, ma rischia di farsi prendere dalla frustazione di non riuscire a chiudere la stagione con la vittoria più importante: così, dopo una conclusione sballata, seppur da ottima posizione, di Alakmak, ispirato da  Nemeth, gli animi si surriscaldano: al termine di un contrasto sulla linea laterale tra van Ginkel e Duits, il giocatore dell'RKC, caduto a terra, si avvicina minacciosamente al centrocampista offensivo del Vitesse, mettendogli le mani al collo. L'arbitro Blom, tra i migliori in Olanda, dimostra molta personalità, risolvendo la questione senza ricorrere ai cartellini, anche perchè Duits, già ammonito, sarebbe stato espulso.
A venti minuti dalla fine, van den Brom regala la passerella a Nicky Hofs: il numero 7 esce dal campo tra gli applausi, sostituito da Propper. Pochi minuti dopo, anche van der Heijden viene mandato in campo per la festa, sostituendo il brasiliano Reis. Fra un cambio e l'altro, però, il Vitesse subisce la rete del pareggio, ad opera di un altro giocatore partito dalla panchina. Al 74', infatti, Castillion, subentrato a van Mosseveld poco meno di dieci minuti prima, firma il goal del pareggio con un pallonetto di pregevole fattura, sfruttando un pallone in profondità che ha sorpreso i due centrali del Vitesse, Kalas e Kashia.
L'equilibrio in campo, però, dura pochissimo: all'83' Bony, di forza, va via a Duits e serve Ibarra al limite dell'area. Il velocissimo esterno del Vitesse, di punta, brucia Zoet, coronando una ottima prestazione con la rete del 2-1 che fa esplodere di gioia il Gelredome di Arnhem.
A partita chiusa, van den Brom regala la meritata standing ovation per Wilfried Bony, salutato dall'intero stadio. Al suo posto, entra Mike Havenaar. Il giapponese di origini olandesi ha l'occasione di siglare la rete del 3-1 pochi minuti dopo, quando van der Struijk, da destra, lo trova appostato al centro dlel'area di rigore. Il suo colpo di testa in tuffo, però, è di poco alto e, così, il risultato non cambia.
Con nemmeno 10 secondi di recupero, Blom fischia la fine della partita, che coincide con la festa dei quasi 25.000 spettatori dello stadio Gelredome, smaniosi di tornare a giocare in Europa dopo dieci anni di assenza dalle manifestazioni continentali.
Applausi, sportivi, anche per Ruud Brood, che saluta l'RKC dopo "quattro anni straordinari. E' estremamente difficile dire addio", ha detto il prossimo tecnico del Roda JC, "e mi dispiace non essere riuscito a compiere quest'ultimo miracolo. Ringrazio, comunque, tutti i miei giocatori", definiti da Brood come atleti encomiabili.


Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top