Nella prima gara "europea" dopo una lunga assenza, il Vitesse targato Fred Rutten segna quattro reti in casa dei bulgari del Lokomotiv Plovdiv, ma ne subisce altrettante, regalando agli spettatori del Gradski Stadion un pirotecnico e gradevole 4-4.
Rutten, arrivato al posto di van den Brom, cambia volto al Vitesse, preferendo, rispetto al suo predecessore, schierare due attaccanti puri come Bony e Reis, pupillo del tecnico già dai tempi del PSV Eindhoven. In difesa ci sono sia Kalas che van Aanholt, rimasti ad Arnhem per il secondo anno consecutivo per volontà del Chelsea, società che detiene i cartellini dei due giocatori.
Complice anche il caldo, per quasi mezz'ora le squadre preferiscono studiarsi, giocando a ritmi non certo elevatissimi. Gli ospiti, supportati da uno sparuto gruppo di supporters arrivato in Bulgaria dall'Olanda, vanno in vantaggio al 23', quando Reis, con una zampata di piatto destro batte un incolpevole Gospodinov. L'attaccante brasiliano si è trovato nella posizione giusta per concludere a rete dopo il liscio di Wilfried Bony, che di tacco aveva provato a correggere una conclusione sbagliata di Hofs dall'interno dell'area.
Passano appena sessanta secondi ed i padroni di casa trovano il pareggio con Yordan Todorov, che con una spettacolare rovesciata, all'altezza dell'area piccola, sfrutta l'errato disimpegno di testa di van Ginkel per battere Velthuizen.
Alla mezz'ora, però, il Vitesse torna in vantaggio, proprio con van Ginkel, che di testa anticipa il marcatore ed il portiere avversario, correggendo in rete una punizione a rientrare calciata da Nicky Hofs. Ottimo modo, quello del giovane centrocampista di Amersfoort, classe 1992, per farsi perdonare per aver propiziato la rete del pareggio del Lokomotiv pochi minuti prima.
Le squadre vanno al riposo sul risultato di 2 a 1 per il Vitesse che, avendo già segnato due goal, giocherà la gara di ritorno con la consapevolezza di avere maggiori chance di qualificazione.
Nella ripresa i bulgari allenati da Emil Velev ristabiliscono subito il pareggio. L'azione si sviluppa sulla fascia destra, là dove agiscono il francese Rodrigues e Todorov, il quale, dopo uno scambio con il compagno, cerca e trova, al centro dell'area, un solissimo Lazarov, che in tuffo batte per la seconda volta Velthuizen. Grave la responsabilità, nell'occasione, della retroguardia giallonera, disattenta sull'intero sviluppo dell'azione.
La gara non conosce pause. Al 53', infatti, il risultato cambia ancora, con il Vitesse che si porta per la terza volta in vantaggio. Tutto nasce da una bella iniziativa di van der Heijden, che in velocità (e con un pò di fortuna) supera cinque avversari, allegerisce per Ibarra il quale serve Bony, appostato al centro dell'area. Il destro di prima intenzione dell'ivoriano è imparabile per Gospodinov, che può solo guardare la palla depositarsi in rete.
Gli uomini di Rutten, però, non riescono a mantenere il vantaggio. Quando, al 63', Lazarov prova la conclusione dal limite dell'area, dopo aver evitato l'intervento di Kashia, Velthuizen si allunga ma non raggiunge il pallone calciato d'interno destro.
L'allenatore del Vitesse, che pochi minuti prima aveva inserito Buttner al posto di Hofs, cambia ancora, inserendo van der Struijk al posto di un incerto van Aanholt. Il suo collega, il bulgaro Velev, sostituisce Serginho con il brasiliano Eli Marques, provando a vincere la partita. Il cambio dell'allenatore della Lokomotiv Plovdiv, però, anticipa di qualche minuto la rete del 4-3 per il Vitesse, firmato da Marco van Ginkel, autore di una doppietta. Il numero 8 del Vitesse "ruba" palla al compagno Reis, controlla di tacco e con un insidioso sinistro dal limite dell'area riporta in vantaggio gli olandesi.
Le emozioni, però, non sono finite: in pieno recupero, Tassio, subentrato a Georgiev nella ripresa, trova la zampata del definitivo 4-4 che, quantomeno, lascia ai bulgari qualche speranza per la gara di ritorno che si giocherà al GelreDome.
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