Vincono e convincono, alla prima di Eredivisie, il Twente ed il Feyenoord. Orfano di uomini importanti, protagonisti della scorsa stagione, il club di Rotterdam è atteso dall'insidiosa trasferta di Utrecht.
Allo Stadion Galgenwaard, Koeman lancia il tridente composto da Cissè, Guyon Fernandez e Schaken, arretrando definitivamente Lex Immers sulla linea dei centrocampisti, al fianco di Clasie e Vormer.
Sotto un bel sole che saluta i quasi ventimila spettatori, l'Utrecht parte bene, sfiorando la rete con Asare, ma la conclusione del ghanese è imprecisa. Asare si ripete poco dopo, quando è puntuale nell'inserimento sul cross dalla destra di Bovenberg, ma ancora poco determinante nella conclusione, graziando Mulder.
Il Feyenoord, apparso guardingo nella prima parte della gara, inizia ad affacciarsi in attacco con insistenza intorno alla mezz'ora. Prima Cissè, poi Janmaat, mettono i brividi a Robbin Ruiter, nuovo portiere dell'Utrecht, arrivato in estate dal Volendam. L'estremo difensore dell'Utrecht è molto bravo a non lasciarsi ingannare da Immers che, in posizione di fuorigioco non segnalata dalla terna arbitrale, al 38' gli spara addosso un pallone servito su di un piatto d'argento, ma nulla può quando, sugli sviluppi dell'azione, Cissè viene lasciato libero di svettare in area e di insaccare il pallone arrivato da un cross sulla destra. Trattasi del goal che deciderà la gara, visto che nel secondo tempo, nonostante la mole di occasioni create, il Feyenoord non trova la rete del raddoppio. Male, invece, l'Utrecht, dal quale ci si attendeva una reazione nella ripresa. La squadra di casa paga le troppe palle goal sprecate nella prima mezz'ora, che avrebbero dato, se trasformate, un altra direzione alla gara.
Parte male il Groningen, travolto da un Twente che sembra aver concluso definitivamente il rodaggio. I Tukkers, la cui stagione è iniziata già a luglio, per via della partecipazione ai preliminari di Europa League già dal primo turno, travolgono il malcapitato Groningen di Maskaant con il risultato di 4 a 1. Mattatori della gara Nacer Chadli e l'indimenticato ex Dusan Tadic, autori di una doppietta.
In attacco, nel Twente, c'è dal primo minuto Bulykin, preferito a Castaignos, inizialmente in panchina. Tra i padroni di casa esordio per Magnasco, Ajilore e Zeefuik, mentre, per via delle lacune difensive, il finlandese Sparv è costretto ad arretrare dalla mediana al centro della difesa. L'esperimento, già apparso poco convincente nella scorsa stagione, anche in questo caso risulta fallito, visto che Sparv, piuttosto compassato, non ha i movimenti di un centrale di difesa. Il Twente, grazie ad i suoi palleggiatori e ad un avversario apparso piuttosto rinunciatario, trova il goal alla mezz'ora, quando Tadic trova Chadli tra le linee e l'ala belga lascia partire un secco destro sotto l'incrocio che lascia poche speranze a Luciano. Tre minuti dopo, il Twente segna il goal del 2 a 0, che arriva dopo una lunga ed articolata azione: Rosales, totalmente libero sulla destra, crossa al centro, dove Chadli, di testa, costringe Luciano alla respinta con i pugni. Sul pallone arriva Chadli, che insacca facilmente. Nonostante il boato del pubblico, il trequartista serbo non esulta, rispettando la sua ex squadra, di cui risulterà essere il carnefice. Il numero 10 del Twente, infatti, anche nel secondo tempo entra nelle azioni da rete dei Tukkers, prima, al 53', servendo a Chadli un pallone da appoggiare in rete a porta vuota, poi, al 70', battendo di sinistro Luciano, dopo aver superato in velocità Johansson, protagonista di una gara molto negativa. La rete della bandiera, per il Groningen, arriva a tempo scaduto, quando Bacuna sfrutta il lavoro del caparbio Zeefuik ed insacca dal limite dell'area l'assist del compagno di squadra.
Segnali poco incoraggianti, da parte della squadra biancoverde, che, al momento, sembra destinata a dover lottare per la salvezza. Molto meglio, ovviamente, il Twente. I nuovi acquisti sembrano aver dato alla squadra un identità più chiara e l'impressione è che McClaren possa dire la sua per la lotta al titolo di Kampioen.
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