A cura di Massimo Parolisi, czecheleven.com
Dopo aver eliminato in scioltezza
gli austriaci dell'Admira Wacker grazie soprattutto allo 0-2 dell'andata (la
gara di ritorno a Praga è invece terminata 2 a 2), lo Sparta Praga è atteso da
un incontro sicuramente molto più ostico contro gli esperti olandesi del
Feyenoord. La partita di andata si giocherà a Rotterdam il 23 agosto.
Prima di valutare l’inizio di
stagione della squadra vltavina, andiamo a rivedere brevemente come si è mossa
la squadra del presidente Chovanec nella finestra di mercato.
E' stata un’estate all'insegna del
risparmio quella appena trascorsa da parte del management "spartano":
si è deciso di puntare molto sui volti giovanili di Tomáš Přikryl
e Ladislav Krejčí
(respingendo per quest’ultimo le ripetute avances
del Borussia Mönchengladbach), tra i migliori prospetti della Rep.Ceca ed
entrambi in orbita nazionale maggiore.
Ceduti Kušnír allo Slovan Liberec,
Brabec e Milan Švenger al Senica e svincolato Sionko, a Letná gli arrivi di un
certo peso, sono stati, come già accennato poc’anzi, solo un paio: i più
importanti sicuramente sono Pablo Gil, terzino proveniente dal Real Madrid B e
Marek Čech dal Viktoria Plzeň, mentre è svanito il sogno di portare all'ombra dell'orologio di Praga il
capocannoniere David Lafata dallo Jablonec. Un corteggiamento durato mesi, ma conclusosi con un nulla di fatto. Lo
Sparta si è però sbarazzato dei "badboys" Sionko e Kušnír, riportando
una certa serenità nello spogliatoio e schierando il nuovo Švejdík al centro
della difesa, la squadra è ora più completa e compatta rispetto all'annata
scorsa.
Fondamentale però, il cambio in
panchina: con le dimissioni di Martin Hašek, ora a guidare i rossi di Praga c'è
Vítězslav Lavička, il
quale ha il chiaro compito di fare ciò che i suoi predecessori non sono
riusciti a ottenere negli ultimi due anni: vincere la Gambrinus Liga e ottenere
almeno l'accesso ai gironi di Europa League. Lavička, dopo tre anni di lavoro in
Australia, è tornato in patria sicuramente con un bagaglio di esperienza più ricco
e i tifosi scommettono in un’avventura più fortunata rispetto alla sfortunata
esperienza del 2008 sempre sulla panchina dei capitolini.
E’ uno Sparta sicuramente in forma
quello che va ad affrontare l’ultimo ostacolo prima degli agognati gironi:
primo in campionato con due vittorie e un pareggio, sette gol realizzati a
dispetto dei tre subiti, anche in Europa League la squadra di Lavička non ha ancora assaporato il gusto
amaro della sconfitta: finora una vittoria e un pareggio contro gli austriaci
dell'Admira Wacker.
Uomini chiave:
se dovessi nominarne uno, allora la scelta ricadrebbe su Ladislav Krejčí. Piccolo particolare: il giovane
centrocampista è infortunato e rimarrà ai bordi del campo di gioco ancora per
un bel po'. Krejčí è stato costretto anche a saltare la convocazione in
nazionale contro l’Ucraina, terminata con un sonnolento e “ferragostiano” 0 a
0. Lo Sparta dispone di un ottimo portiere come Tomáš Vaclík, un classe '89 prelevato
in estate dai neo-retrocessi del Viktoria Žižkov, senza dimenticare il
centrocampista Josef Hušbauer, dotato di un potente tiro dalla distanza (suo il
gol dell'anno 2011 contro lo Jablonec) e il bomber camerunense Léonard Kweuke,
autore del pareggio in extremis alla prima di campionato nel derby contro il
Dukla, in gol alla seconda contro il Příbram, e poi a segno in entrambe le gare
contro l'Admira.
Kweuke è rimasto a riposo
nell'ultima giornata di campionato, (peraltro conclusasi con un secco 1-4 in
casa dei malcapitati dello Slovácko, risultato che ha causato il licenziamento
del mister dei padroni di casa), in modo tale da schierarlo in piena forma per
la sfida contro gli olandesi. E' il classico attaccante di sfondamento, 187
centimetri conditi da un fisico tutto muscoli e potenza.
Capitolo a parte, la stellina Václav
Kadlec. Talento ceco del 2010, nominato dal giornale tedesco Bild come uno dei migliori giocatori al
mondo al di sotto dei vent'anni, è considerato dagli addetti ai lavori come
l'erede di Tomáš Rosický. Attestati di stima e considerazioni finora (in parte)
disilluse. Kadlec deve trovare ancora la sua strada, e soprattutto, il suo
ruolo, ma il talento c'è tutto: velocità, fiuto del gol, ottimo dribbling, è
stato schierato diverse volte come esterno sinistro e alcuni piccoli infortuni
non ne hanno di certo agevolato la crescita e l'esplosione definitiva. Stiamo
parlando però di un classe 1992, il futuro è nelle sue mani. Se trascorresse
più tempo sul campo di allenamento invece che dal tatuatore di fiducia.... Per
lui in questo inizio di stagione mezza partita contro il Příbram e una buona
prestazione con gol su rigore contro lo Slovácko. Schierato invece titolare
nelle due partite di Europa League, deve dimostrare all’allenatore il suo
talento, soprattutto ora che la squadra sarà orfana di Krejčí per qualche mese.
Pronostico:
olandesi in casa ovviamente favoriti, non solo perché potranno avere il
sostegno del pubblico a favore. Il Feyenoord ha oggettivamente qualcosa in più
rispetto ai cechi, soprattutto a livello di esperienza in questo tipo di
partite da dentro-fuori.
Lo Sparta può dire la sua grazie ad
una difesa esperta e rocciosa: Vidlička, Pamić e Švejdík hanno superato i
trent’anni, l’intramontabile Jiří Jarošík di anni ne ha 35 mentre Pablo Gil è
comunque un classe ’88, non un terzino di primo pelo.
A centrocampo invece, oltre a Matějovský,
gli altri elementi del reparto sono giovani che fanno della corsa la loro arma
principale: Hušbauer (1990), Kadeřábek (1992), Jirásek (1992) sono affiancati
dai più esperti Holek e Grajciar, mentre in attacco i già nominati Kadlec
(1992) e Přikryl (1992) oltre all’albanese Balaj (1991) si alternano al
servizio di Kweuke.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
CONVERSATION