"Viste da noi", è la rubrica dedicata a chi ha
avuto la fortuna di assistere ad una gara di Eredivisie, Eerstedivisie,
coppa d'Olanda o qualche gara della Nazionale Oranje.
Con un racconto, più che un articolo, di un tifoso o di un semplice appassionato, proviamo a trascrivere le emozioni che si provano assistendo ad una gara nel paese del total voetbal.
La puntata di oggi è dedicata all'esperienza di Wouter Pennings, che è stato a Leeuwarden per assistere alla sfida tra Olanda U21 ed Italia U21, vinta dagli azzurrini per 3 a 0.
Con un racconto, più che un articolo, di un tifoso o di un semplice appassionato, proviamo a trascrivere le emozioni che si provano assistendo ad una gara nel paese del total voetbal.
La puntata di oggi è dedicata all'esperienza di Wouter Pennings, che è stato a Leeuwarden per assistere alla sfida tra Olanda U21 ed Italia U21, vinta dagli azzurrini per 3 a 0.
Siamo
a Leeuwarden in un pomeriggio caldissimo. La capitale di Frisia, la provincia del nord
più famosa per il pattinaggio sul ghiaccio d'inverno, oggi invece ospita la partita tra Olanda ed Italia Under 21. Sugli spalti si nota subito il colore del
pubblico presente, tutto vestito, come sempre, di colore arancione. Non solo maglie,
ma anche fasce e cappelli spesso aiutano il pubblico a festeggiare l'evento.
Il campo è quello del Cambuur,
squadra sempre più in ribasso nonostante si tratti dell’unico club
professionale della città.
Fischio d’inizio alle 17.30,
con il sole come spettatore principale. Ci sono tutte le premesse per una partita amichevole tra due squadre
talentuose, composte da giovani calciatori, con ancora tutto da dimostrare.
Una buona prestazione può valere la convocazione nella nazionale maggiore, visto
che i due CT Prandelli e Van Gaal hanno dimostrato di puntare fermamente sulle nuove leve. L'Italia è priva di El Sharaawy, Destro, Verratti e De Sciglio, ma anche tra le fila olandesi le assenze sono tante. La partita, si sa, non sarà facile per i ragazzi di Cor Pot.
Al fischio d’inizio è l’Olanda che batte, ma perde quasi subito il pallone e sembra non recuperarlo pìu. Un’Italia aggressiva e sveglia si rende subito protagonista di belle combinazioni, senza perdere tempo. Il goal arriva in un baleno: Florenzi, dalla fascia destra, vede Insigne sull’altra parte del campo, gli dà immediatamente il pallone ed il napoletano, prima di metterla dentro, dribbla la difesa oranje nello stretto. Dopo neanche due minuti, i padroni di casa sono sotto di un goal.
Al fischio d’inizio è l’Olanda che batte, ma perde quasi subito il pallone e sembra non recuperarlo pìu. Un’Italia aggressiva e sveglia si rende subito protagonista di belle combinazioni, senza perdere tempo. Il goal arriva in un baleno: Florenzi, dalla fascia destra, vede Insigne sull’altra parte del campo, gli dà immediatamente il pallone ed il napoletano, prima di metterla dentro, dribbla la difesa oranje nello stretto. Dopo neanche due minuti, i padroni di casa sono sotto di un goal.
Gli azzurrini sono davvero forti: nonostante le assenze, dovute alla convocazione in prima squadra, l'undici italiano è ben messo in campo. Immobile fa la punta insieme a De Luca, il quale pressa incessantemente la difesa olandese, così permettendo l’Italia a giocare un
calcio pericolosissimo. I centrocampisti centrali, Marrone e Viviani, possono conquistare quasi
ogni pallone e, grazie alla mancanza di organizzazione da parte dell'Olanda, ci sono spazi larghissimi per Florenzi e Insigne.
Anche in occasione delle reti del 2-0 (di Immobile, protagonista di un bel numero in penetrazione attraverso il centro, concluso con un tocco sotto a scavalcare Zoet) e il
3-0 (di Florenzi, con tiro di prima intenzione sulla palla allargata da De Luca) la
difesa di Jong Oranje fa una brutta figura. Kappelhof, Van Dijk,
Blind e Van Aanholt, nonostante la discreta esperienza maturata in Eredivisie, non si sono mai capaci di spegnere la luce azzurra.
Dietro di loro, Zoet non sbaglia ma non è incolpevole in occasione dei goal.
Il capitano Fer sembra di non sapere cosa fare. Schierato come regista, il giocatore del Twente non trova neanche il
giusto feeling con l’ex compagno Luuk de Jong, che troverà sicuramente più spazio rispetto alla nazionale maggiore, dove le possibilità di giocare sono ridotte al lumicino. La punta vede qualche cross arrivare nella sua
direzione, ma sono sempre imprecisi. Se non sono facilmente da prendere
per il portiere Bardi, vanno direttamente fuori. Sia Ola John che
Bacuna, schierati sugli esterni, non stanno giocando la
loro partita migliore.
Almeno un aspetto positivo di questa
sera? Gli Jong Oranje sanno ora dove intervenire ed anche cosa non devono fare
più. Intervistato dalla radio Nos, il ct Pot dichiara che non avrebbe
voluto giocare se fossero stati già scritti il risultato e la maniera in
cui lo si è ottenuto. “Ci mancavano 13 giocatori importanti, anche se John
e De Jong sono ritornati dopo le loro esperienze con la nazionale
maggiore. L’Italia è davvero molto forte, ha naturalmente tanti giocatori
di qualità. Noi invece siamo un paese più piccolo e ci troviamo subito
in difficoltà se non abbiamo tutti a disposizione.”
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