Grande prova dell'Ajax in Champions League. Gli ajacied sovrastano il Manchester City

In una Amsterdam assediata da poliziotti e tifosi di entrambe le fazioni, i quali hanno dato vita a pesanti scontri durante il pomeriggio lungo i canali della città olandese, l'Ajax torna a vincere in Champions League e lo fa col botto, dando una lezione di umiltà ed organizzazione al milionario Manchester City di Mancini.
Frank de Boer ripropone la stessa formazione che sabato aveva pareggiato per 3 a 3 contro l'Heracles Almelo, facendosi recuperare nel finale, ad eccezione di Ryan Babel, mandato in campo dal primo minuto al posto di Derk Boerrigter. Promosso, quindi, Lasse Schone, autore di una prova importante in campionato, che va a comporre il centrocampo contrassegnato dalla danish dynamite insieme a Christian Eriksen e Christian Poulsen.
Grazie al lavoro di Poulsen, che in fase di non possesso della palla rimane ancorato dietro, andando a rappresentare il vertice alto di un triangolo composto con i due centrali di difesa, Eriksen e Schone riescono a svariare sulla trequarti. I due, insieme agli esterni ed al movimento di Siem de Jong, schierato ancora una volta nella posizione di centravanti-ombra, non danno punti di riferimento ai centrocampisti del City, che finiscono col perdere numerosi palloni, sottoponendo la retroguardia inglese ai pericoli delle ripartenze ajacidi.
Il più attivo è Christian Eriksen, che più di una volta mette in apprensione Hart con conclusioni dalla distanza. La maggiore esperienza in campo europeo dei giocatori del City, insieme ad un pizzico di maggiore spigliatezza, fanno si, però, che siano gli ospiti a passare in vantaggio al 22'. E' Samir Nasri a capitalizzare un contropiede della banda di Mancini, battendo Vermeer con un secco destro sul secondo palo.
Dopo un buon inizio, l'Ajax sembra essere sprofondato nel solito incubo: concedere un goal dopo aver mantenuto, per larghi tratti, il pallino del gioco.
I ragazzi di de Boer, però, non si perdono d'animo, provando a ristabilire immediatamente la parità iniziale. Le iniziative dei biancorossi si sviluppano soprattutto sulla destra, dove Ricardo van Rhijn si rende protagonista di una partita superlativa, schiacciando Clichy per oltre un ora, fin quando Mancini non deciderà di inserire Kolarov, spostando il difensore ex Arsenal. Al 44', infatti, è proprio van Rhijn a propiziare la rete del pareggio di Siem de Jong, che con un perfetto destro al volo dal limite dell'area, capitalizza il cross basso del laterale che ha sostituito Gregory van der Wiel, passato al PSG.
Il pareggio a pochi secondi dall'intervallo segna profondamente il Manchester City, che accusa il contraccolpo psicologico. Dopo neanche un quarto d'ora dalla ripresa dei giochi, l'Ajax va meritatamente in vantaggio: calcio d'angolo di Eriksen e stacco vincente di Moisander, che firma il 2 a 1 per i padroni di casa, eroi in uno stadio che esplode di gioia. Secondo goal consecutivo in Champions League per il difensore finlandese, arrivato ad Amsterdam dall'AZ Alkmaar quest'estate per colmare il vuoto lasciato da Vertonghen.
I tifosi più caldi, assiepati nel Vak 410, scaldano l'atmosfera, portando l'intero stadio (ad eccezione del settore ospiti, affollato di tifosi inglesi) a supportare la squadra dell'Ajax.
Mancini prova a recuperare lo svantaggio, inserendo Kolarov per Lescott e garantendo, così, maggiore spinta sull'out mancino, ma pochi minuti dopo l'ingresso del laterale serbo, l'Ajax va ancora in rete. Christian Eriksen sfrutta al meglio la confusione di una squadra, quella inglese, che sembra ancora doversi riassestare e batte Hart con una conclusione deviata da Clichy. Giusto premio, questo, per il centrocampista danese, davvero superlativo nella serata di coppa.
Il 3 a 1 dell'Ajax è un risultato più che meritato. A nulla servono gli ingressi di Tevez e Balotelli (rispettivamente al posto di Barry e Milner), perchè i citizens non riescono a rialzare la testa, rischiando di subire un passivo ancora più pesante quando Tobias Sana, a tu per tu con Hart, pecca di freddezza e si fa ribattere dal portiere in uscita disperata.
La vittoria finale regala 3 punti fondamentali per il prosieguo del cammino europeo. Se Borussia Dortmund e Real appaiono, oggettivamente, imprendibili, almeno il Manchester City è apparso alla portata di questo Ajax, che sembra aver trovato la quadratura del cerchio con Babel defilato a sinistra e l'inserimento di Lasse Schone nel centrocampo a tre. Se nelle prossime tre partite gli Ajacied dovessero mantenere il distacco dalla squadra di Mancini, i tifosi potrebbero consolarsi con un approdo in Europa League.

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