Olanda - Troppo facile per gli Oranje contro Andorra. 3 a 0 il risultato finale

Senza Sneijder, Anita, Fer, fuori per infortuni ed acciacchi vari, e con Clasie e Maher impegnati con la selezione Under 21 nel playoff per accedere alla fase finale degli Europei, Louis van Gaal è costretto ad affidarsi Nigel de Jong e Rafael van der Vaart, entrambi schierati al centro del campo insieme a Strootman.
Serata speciale, quella del ragazzo di Ridderkerk, cui van Gaal affida la fascia di capitano, rendendolo il più giovane di sempre, nella nazionale olandese, a ricoprire questo ruolo. Scelta importante, quella del commissario tecnico olandese, che in assenza di Sneijder e con Kuyt in panchina, decide di responsabilizzare un giocatore molto giovane.
In attacco, insieme ad Huntelaar, ci sono Lens e Schaken: Assente per infortunio Robben, le scelte di van Gaal inducono a pensare che Narsingh e van Persie, probabilmente, siano stati lasciati a riposo in vista della trasferta in Romania.
In porta c'è Stekelenburg, mentre la difesa è composta dal collaudato duo Vlaar-Heitinga, fiancheggiato, a destra, da Janmaat, che prende il posto di van Rhijn, lasciato anch'egli a riposo, ed a sinistra da Martins Indi.
Solo panchina per Douglas: il brasiliano, pur avendo ricevuto la prima convocazione, non viene premiato con l'esordio con la maglia oranje. In Olanda non si sono placate le critiche al riguardo: in molti, infatti, hanno visto, dietro il desiderio del difensore del Twente di ottenere il passaporto olandese, solo l'intenzione di poter agevolare il proprio trasferimento in Premier League, chiudendo, però, la strada verso la nazionale ad altri giocatori.
L'Olanda parte bene rendendo subito evidente il gap tecnico con l'altra squadra. Bastano 7 minuti a van der Vaart per aprire le marcature. Il centrocampista dell'Amburgo, con una conclusione dai sedici metri, batte Gòmes, lasciando presagire una facile goleada al De Kuip. Negli ultimi 4 confronti con Andorra, infatti, l'Olanda ha segnato 12 goal senza subirne neanche uno.
Il raddoppio porta la firma di Huntelaar: il centravanti di proprietà dello Schalke sfrutta al meglio un iniziativa sull'out mancino di Lens e trova il goal con un imperioso stacco di testa.
Con gli avversari che provano a limitare i danni, l'impressione è che l'Olanda affronti la gara con un pizzico di superficialità, sbagliando alcune facili occasioni con Huntelaar e Strootman. Ne consegue una mezz'ora priva di mordente che porta le due squadre a rientrare negli spogliatoi sul risultato di 2 a 0 per i padroni di casa.
Il secondo tempo sembra una fotocopia della prima frazione: dopo appena 5 minuti, Lens fugge via sulla sinistra e serve Schaken il quale, con un tiro al volo di sinistro, trova la rete all'esordio. Comprensibile la felicità dell'esterno del Feyenoord, che a trent'anni, nel suo stadio, va in rete quando veste per la prima volta la maglia della sua nazionale.
L'Olanda continua a spingere nel tentativo di rimpinguare il proprio bottino, ma Vlaar e Lens sono sfortunati nelle proprie conclusioni. Gli ingressi di Afellay, Kuyt ed Emanuelson non riescono a ravvivare una gara chiusa sin dall'inizio. Va bene così, aspettando di andare a giocarsela martedì a Bucarest, contendendo alla Romania il primo posto nel girone D.

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