Quarta vittoria su quattro gare per l'Olanda. In Romania gli Oranje vincono 4 a 1

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La mano di van Gaal sulla nazionale olandese non smette di farsi vedere. Il buon Louis, avendo raccolto una squadra con il morale a terra e con la necessità di essere svecchiata, non ha esitato a sposare la linea verde. I frutti del suo lavoro si vedono subito. L'etica del "vincere anche giocando male" portata da van Marwijk, ora si sposa con il classico gioco all'olandese, caratterizzato dall'ampio uso degli esterni d'attacco e di un centrocampo a trazione offensiva. L'Olanda, fino ad ora, non ha sbagliato nulla nelle gare che contano. La quarta vittoria su quattro partite del girone ne è una prova, soprattutto contando che si trattava della gara più difficile, in casa di un avversario che, fino a martedì pomeriggio, contava gli stessi punti in classifica degli Oranje, con cui condividevano la guida del girone.
Dopo la passeggiata contro Andorra, van Gaal torna a schierare van Rhijn, Narsingh e van Persie. In avanti, insieme a questi ultimi, è confermatissimo Jeremain Lens. L'esterno del PSV Eindhoven sta attraversando un periodo d'oro ed il lieve infortunio riportato dopo la partita di venerdì non pregiudica la sua presenza nel gruppo dei titolari.
In campo c'è anche Rafael van der Vaart, che raccoglie la sua presenza numero 102 in arancione, sorpassando Cocu e puntando Giovanni van Bronckhorst e Frank de Boer, rispettivamente a 106 e 112 caps con la maglia della nazionale. Il centrocampista dell'Amburgo festeggia il traguardo con una prestazione sontuosa: 2 assist ed un goal condiscono una prestazione complessivamente ottima contro un avversario tosto come la Romania.
I padroni di casa partono subito forte e sfiorano il goal con Torje, che su punizione coglie la traversa, lasciando di sasso Stekelenburg. L'occasione per i padroni di casa scuote l'Olanda, che sul capovolgimento di fronte trova la rete del vantaggio, firmata Lens. Su calcio d'angolo, l'attaccante di proprietà del PSV trova una rete piuttosto fortunosa, toccando il pallone, di testa, dal limite dell'area e dandogli una traiettoria curiosa che beffa il portiere di casa.
La partita è accesissima: prima Stekelenburg salva il risultato su tiro di Stancu. Poi, van Persie, di tacco, sfiora il raddoppio, ma stavolta l'attaccante del Manchester United trova Tatarusanu attento e bravo a salvare la propria porta. Man mano che il tempo scorre, l'Olanda prende le redini del gioco, iniziando il classico possesso palla tanto amato da van Gaal per, poi, provare a colpire in velocità. La rete del raddoppio, a testimoniare la supremazia olandese, arriva, però, sugli sviluppi di un altro calcio da fermo: Rafael van der Vaart, con una punizione dalla sinistra, pennella una traiettoria perfetta per Martins Indi, che trova il suo secondo goal (in sole 5 gare) con la nazionale maggiore.
Il finale di primo tempo riserva grandi emozioni: sospinta dal pubblico dell'Arena Națională, la squadra padrona di casa accorcia le distanze con Marica, che sfrutta al meglio una disattenzione della difesa olandese. Pochi minuti dopo, però, il pubblico caldissimo torna quieto, quadno Rafael van der Vaart trasforma un calcio di rigore assegnato dall'arbitro scozzese Thomson per fallo di Tamas su Narsingh. Forti proteste da parte della squadra rumena per il fallo sanzionato, che a ben vedere non è tanto netto quanto poteva sembrare in presa diretta. Dal dischetto van der Vaart è impeccabile e nulla può un pur bravo Tatarusanu, il quale aveva intuito la traiettoria del pallone calciato dagli undici metri.
Ristabilito il vantaggio di due goal, la squadra di van Gaal, nella ripresa, prova a gestire la partita facendo valere la propria tecnica nei confronti dei padroni di casa, pericolosi solo con Stancu dalla distanza.
Il possesso palla oranje serve a spegnere le velleità di rimonta dei ragazzi di Piturca, che concedono, nel finale, la rete dell'1 a 4 a Robin van Persie, bravo a finalizzare l'assist di Narsingh in un azione orchestrata da Afellay, subentrato a van der Vaart dieci minuti prima.



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