Under 21 - La nazionale olandese batte la Slovacchia e si qualifica agli Europei di Israele 2013

Con un doppio 2 a 0 inflitto ai pari età della Slovacchia, la nazionale Under 21 olandese stacca il biglietto per l'Europeo di categoria, che si giocherà in Israele l'anno prossimo, dimostrando cinismo e maturità.
Se all'andata, giocata al Národné tréningové centrum di Senec protagonista della serata era stato Marco van Ginkel, uno dei gioielli più promettenti della nidiata arancione, di proprietà del Vitesse, che con una doppietta aveva steso i padroni di casa, la gara di ritorno, giocata stasera all'Het Kasteel di Rotterdam, casa dello Sparta, è stata decisa da Wijnaldum e Luuk de Jong, che nel giro di una decina di minuti hanno fissato il risultato sul 2 a 0, chiudendo di fatto i giochi.
“La Slovacchia gioca bene in ripartenza e questa caratteristica aiuta le squadre che giocano in trasferta. Dovremo essere concentrati", aveva dichiarato Cor Pot, commissario tecnico dell'Olanda Under 21, prima della gara di ritorno, ma le sue parole sono state inutili, considerata la prova di maturità dell'undici arancione.
La partita, come prevedibile, provano a farla gli ospiti: Zoet viene chiamato ad intervenire in un paio di occasioni dagli slovacchi, bravi a mettere in difficoltà il duo difensivo composto da Nutyinck e Bruma.
Al 14' il portiere dell'RKC, ma di proprietà del PSV, è bravissimo a ribattere in angolo una punizione diventata velenosa per via di un tocco della barriera.
La fase offensiva dei padroni di casa, nel primo tempo, risulta farraginosa: Wijnaldum e Cabral non trovano spazi e, di conseguenza, Luuk de Jong finisce per essere isolato là davanti, senza ricevere praticamente neanche un pallone giocabile. Tra tutti, a brillare di più è proprio il numero 10, Wijnaldum, che manca, però, del famoso "killer instinct".
Accortosi delle difficoltà dei suoi a fare gioco, Pot decide di cambiare qualcosa nell'intervallo: fuori van Haaren, al suo posto Wildschut, che va a spostarsi sull'esterno. Wijnaldum diventa il playmaker della squadra, mentre Maher arretra il suo raggio di azione di una decina di metri.
La mossa tattica ha subito effetto, perchè al 56', dopo un paio di chiare occasioni da rete, l'Olanda si porta in vantaggio. Tutto nasce da un azione di Cabral, che sulla destra si beve il diretto avversario e crossa per Luuk de Jong, la cui sponda favorisce Wijnaldum, che con un tocco di testa sotto misura sblocca il risultato.
Dieci minuti dopo, Wildschut prova la fuga sulla sinistra, ma subisce fallo all'interno dell'area di rigore. Per l'arbitro è rigore: sul dischetto si presenta l'ex Twente Luuk de Jong trasforma il rigore in maniera impeccabile, spiazzando Šulla.
Si tratta del sigillo sulla partita e sulla qualificazione al torneo di Israele 2013. In attesa del sorteggio, che si terrà il prossimo 28 novembre, in Olanda si torna a sognare: dopo cinque anni senza partecipare alle fasi finali degli europei, gli Jong Oranje vogliono tornare ad imporsi nel vecchio continente, così come accadde nel 2006 e nel 2007.


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