Dura sconfitta all'Amsterdam ArenA. L'Ajax perde 4 a 1 contro il Borussia Dortmund

Doveva essere una partita da vincere, quella di ieri sera contro il Borussia Dortmund, ma uno sbagliato approccio alla gara e la netta superiorità dei gialloneri hanno causato una pesante sconfitta che complica, e di molto, il cammino europeo dell'Ajax, chiamato a cercare di non prenderle a Madrid, mentre deve sperare che il Manchester City non vinca contro la squadra di Klopp nell'ultima giornata del girone D.
Rispetto alle previsioni, in campo ci sono due novità: Eyong Enoh e Jody Lukoki.
Frank de Boer vuole un centrocampo più coperto per cercare di limitare le iniziative del temibile trio composto da Reus, Gotze e Grosskreutz, affiancando a Poulsen il centrocampista camerunense, rientrato di recente nel ritmo partita. Il terzetto di centrocampo viene completato da Eriksen, che almeno inizialmente parte nella classica posizione di regista avanzato.
Sulla fascia destra, invece, parte titolare Lukoki, con il conseguente accomodamento in panchina di Sana, dato titolare alla vigilia. La velocità del giovane olandese è mirata ad infastidire Schmelzer, suo antagonista in quella zona del campo.
Si mette male quasi subito, per l'Ajax, perchè all'8' Reus vede con la coda dell'occhio Gotze e lo serve all'interno dell'area di rigore. Il talento tedesco sfugge ad un pigro inseguimento di Poulsen, che lo lascia andare senza troppi complimenti, e servito nuovamente da Gotze, deposita il pallone in rete, battendo sul tempo l'uscita disperata del portiere.
Il Borussia dimostra di voler fare subito la partita, assicurandosi con un turno di anticipo la qualificazione al prossimo turno di Champions. L'Ajax, dal canto suo, sembra una squadra più lenta ed impacciata, che fatica a rendersi pericolosa soprattutto per merito degli avversari, ancora una volta ben disposti dal loro allenatore, Jurgen Klopp. I gialloneri, infatti, pur senza detenere il pallino del gioco, riescono ad occupare benissimo tutte le zone del campo, evitando gli spazi vuoti dove i calciatori dell'Ajax potrebbero andare a pungere.
La reazione dell'Ajax, comunque, arriva nei minuti successivi. La squadra di Amsterdam è quella che, durante questa Champions League, ha la media di reti segnate da calcio d'angolo più alta: ben 4 su 6. Infatti è proprio sugli sviluppi dei corner che i biancorossi provano ad impensierire Weidenfeller, mai realmente in pericolo.
Dopo 20' in cui tutto, a parte il risultato, sembrava essere in equilibrio, una nuova amnesia colpisce nuovamente i giocatori dell'Ajax, colti quasi di sorpresa dagli avversari del Borussia. Hummels trova Gotze largo sulla sinistra e gli rende il pallone. Il calciatore, vero e proprio gioiello prodotto dalle giovanili del BvB, supera van Rhijn e lascia partire un secco tiro che si infila all'angolino alla destra di Vermeer. Un gioiello di precisione ed efficienza tipicamente tedesco.
Il secondo goal subito è quello che condanna l'Ajax, perchè 5 minuti dopo un errore di Daley Blind consente a Gotze di provare una conclusione al volo, sporcata da Alderweireld, sulla quale Vermeer si supera ribattendo il pallone. Nulla può, però, l'estremo difensore dell'Ajax sulla seconda conclusione, da distanza ravvicinata, di Lewandowski, che fissa il risultato sullo 0-3.
Nell'intervallo De Boer toglie un inguardabile Poulsen, inserendo al suo posto il connazionale Schone. Il centrocampista ex NEC, quantomeno, garantisce più dinamismo rispetto al collega, e consente all'Ajax di tornare a disporsi con un mediano e due centrocampisti di qualità. 
Dopo un timido segnale di ripresa, con Boerrigter, ben pescato da Eriksen, che a tu per tu con Weidenfeller si fa stoppare dal portierone ospite, l'Ajax subisce ancora una rete. L'autore del 4 a 0 è ancora Robert Lewandowski, che su assist di un implacabile Gotze, trova l'angolo buono per battere Vermeer ancora una volta. Troppo morbida, la retroguardia dell'Ajax, che soffre soprattutto sull'esterno sinistro, là dove agisce Blind. Le lacune del terzino, figlio d'arte, causano una reazione a catena, perchè la dove scalano i compagni di squadra, rimangono alcuni spazi vuoti in cui i giocatori del Borussia Dortmund si fiondano, capitalizzando praticamente tutte le occasioni avute.
"Siamo diventati una squadra cinica", dichiarerà più tardi Klopp, andando a sottolineare come i suoi ragazzi siano cresciuti sotto questo aspetto nell'arco dell'ultimo anno.
Con il risultato compromesso, Frank de Boer prova, comunque, a trovare il goal della bandiera. L'ingresso di Hoesen e Fischer, in luogo di Enoh e Boerrigter, portano alla magra consolazione di un goal, il secondo consecutivo, dell'attaccante, classe 1991, ex Fulham, che si inventa una strana conclusione da fuori area, imprendibile per Weidenfeller.
Nonostante le premesse, quindi, l'Ajax si trova a dover guardare a quel che succede a Manchester, dove il City, nonostante un dominio del Real, riesce a pareggiare per 1 a 1 grazie ad un calcio di rigore di Aguero.
I citiziens di Mancini rimangono sotto, in classifica, ma accorciano le distanze. L'ultima giornata di Champions, durante la quale l'Ajax farà visita al Real, vincente negli ultimi 5 scontri diretti, sarà decisiva.


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