Le partite che hanno fatto la storia - "Meer dan een wedstrijd", le cinque sfide tra Olanda e Germania da ricordare



Meer dan een wedstrijd, più di una partita. La sfida, sul rettangolo verde, si intende, tra Olanda e Germania ha sempre regalato emozioni e tanti momenti da ricordare. Per questo, andiamo ad avviare la nostra personalissima macchina del tempo per vedere le 5 migliori sfide tra gli Orange e il Mannschaft , in una rivalità che assume spesso e volentieri caratteri extracalcistici....


5)  Olanda 1- 2 Germania, 13 Giugno 2012

Dopo il disastroso esordio a Kharkiv, L'Olanda di Van Marwijk è chiamata a reagire per riscattare la sconfitta per 0-1 contro la Danimarca. Gli uomini di Loew invece sono lanciatissimi dopo aver sconfitto il Portogallo e letteralmente dominano per tutta la durata dell'incontro e passando al 24esimo, con imboccata centrale di Schweinsteger finalizzata da un freddissimo Mario Gomez. L'attaccante d'origine spagnola si ripete al 38', abile a sfruttare un'altra palla del suo compagno di squadra del Bayer Monaco e a fulminare Stekelenburg sul palo opposto. Inutile la bellissima rete di Van Persie nel secondo tempo.

Gli Olandesi perderanno la partita, così come quella successiva  contro il Portogallo e chiuderanno l'esperienza di Euro 2012 con un fallimentare 0 in classifica, segnando la fine dell'avventura da commissario tecnico dell'ex coach del Feyernood, quattro anni dopo la finale mondiale persa di Città del Capo.



4) Germania Ovest 1-2 Olanda, 21 Giugno 1988

Il match che fa nascere la rivalità moderna tra Germania e Olanda: le due squadre s'affrontano al Volksparkstadion di Amburgo per la semifinale del Campionato Europeo. Dopo un primo tempo conclusosi sullo 0-0 sale protagonista l'arbitro rumeno Iurga che concede all ottavo minuto del ripresa un dubbio calcio di rigore alla Germania per fallo di Rijkaard su Klinsmann.
Mattheus realizza mandando in visibilio i 60 mila paganti. L'Olanda prova a spingere per riprendere la partita, ma la Germania si rende pericolosa in contropiede con Voeller e Klinsmann.
Ma per compensare una prima decisione azzardata, il direttore di gara  regala un calcio di rigore al 29' agli Olandesi per fallo su Van Basten: Koeman dal dischetto non sbaglia.
Sarà ancora il "Cigno di Utrecht" a siglare il gol decisivo a due minuti dalla fine: al fischio finale, circa 9 milioni
di olandesi si riverseranno nelle strade, nella più grande manifestazione spontanea dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver sconfitto l'Urss in finale ( con un gol di Van Basten da cineteca) l'Olanda si aggiudicò il Campionato Europeo, che rimane ad oggi l'unico successo del suo palmares.



3) Germania 1- 3 Olanda, 18 Giugno 1992

La partita è valida per il gruppo eliminatorie degli Europei del 1992 in Svezia; l'Olanda domina ma la scena la prendono gli scontri violentissimi che si propagano durante e dopo la partita. La cittadina di Gronau, al confine con l'Olanda viene fatta a pezzi da circa cinquecento hooligans provenienti da Enschede. Entrambe le squadre passeranno alle semifinali, ma alla fine a vincere il torneo sarà la Danimarca, chiamata 11 giorni prima dalle Uefa per i problemi di sicurezza interna della Yugoslavia.



2) Olanda 1-2 Germania Ovest, 24 Giugno 1990

La vendetta è un piatto che va servito freddo e gli uomini di Beckenbauer la rifilano gelida a quelli di Beenhakker escludendoli dalla corsa al Mondiale italiano durante questa sfida valida per gli ottavi di finale.

Il contorno è fatto di episodi al curaro e dal solito carico da 90 di clima incandescente: al 24esimo Voeller scalcia Van Beukelen in uscita, e inizia una diatriba con Rijkaard. L'arbitro caccia entrambi, con il centrocampista del Milan che uscendo sputa addosso all'attaccante della Roma, rimanendo immortalato dai fotografi a bordo campo. La Germania Ovest ( che vincerà il Mondiale e di lì a tre mesi dopo l'unione con la Germania Est tornerà semplicemente Germania) passa con Klinsmann al 51esimo e chiude la partita con Andreas Brehme (85'), prima che Koeman all'89' renda solo meno amaro il boccone.




1) Germania Ovest 2-1 Olanda, 7 Luglio 1974

Monaco: la resa dei conti, e la madre di tutte le partite. Va in scena la finale della Coppa del Mondo tra Germania Ovest e Olanda.

I padroni di casa hanno faticato molto nella prima fase a gironi, uscendo sconfitti dal "derby" con la Germania dell'Est. Nel secondo girone che classifica per le finali però hanno battuto al termine d'un match tiratissimo la Polonia di Lato e chiudendo in testa a punteggio pieno hanno garantito l'accesso alla finale. Tra Beckenbauer e la Coppa c'è quello che viene universalmente riconosciuto come il più rivoluzionario progetto post-sessantottino applicato al calcio: è il calcio totale di Rinus Michels e dei suoi, che per primi applicano pressing sistematico e la trappola del fuorigioco ma soprattutto hanno ruoli totalmente interscambiabili, specie nel reparto avanzato. Crujiff è il più forte giocatore europeo, portatore dei valori di movimento fluido e continuo che caratterizzano questo calcio anarchico, dove anche i difensori e i centrocampisti partecipano alla fase d'attacco, e viceversa (lo stesso portiere, Jonbloed, si comportava da ultimo difensore).
Gli olandesi partono forte e con il loro "sturm un drang" fatto di 15 passaggi consecutivi passano subito a tranciare la difesa avversaria come una motosega in una foresta di conifere: Vogts frana su Cruijff. Calcio di rigore di Neeskens e 1-0: non sono passati che 60 secondi.



Sembrerebbe il preludio alla disfatta.
I tedeschi però reagiscono e grazie alla marcatura di Vogts sul 10 olandese lo imbrigliano nella sua partita meno positiva dell'intera competizione. Breitner pareggia, sempre di rigore e il gol decisivo lo sigla Gerd Muller a 5 minuti dalla fine, girando indisturbato in mezzo all'area di rigore. La Germania Ovest è Campione del Mondo. Il match, carico di un valore extracalcistico incredibile ( basti pensare che era la prima partita ufficiale dal 1945) si carica di un devastante effetto psicologico per gli olandesi e verrà ricordata come De Moeder aller nederlangen ( la madre di tutte le sconfitte). Pur esprimendo il miglior calcio del pianeta , gli olandesi non erano riusciti a sconfiggere i loro antichi invasori.

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