I talenti del calcio olandese: Nathan Akè, giovane difensore olandese del Chelsea

Londra, società Chelsea FC. L'indirizzo è quella dell'ultima vincitrice della Champions league, ma non solo. Nonostante il traguardo più ambito da tutti i club d' Europa raggiunto lo scorso maggio, è noto come la società londinese abbia investito tantissimo quest' estate per aggiudicarsi le prestazioni di diversi giovani talenti che militavano in altri campionati. Non è un caso però che questi investimenti abbiano visto coinvolti giocatori che giochino dalla metà campo in su, mentre in difesa si è rimasti così com' era. Appunto non a caso, e vediamo il perché.

Nel 2010 il Chelsea ingaggia un calciatore olandese di 15 anni che gioca nel Feyenoord (Olanda), e che vista la giovane età potrà avere a disposizione però solo nel luglio 2011. Un' acquisto a costo zero e che provocherà le ira del club di Rotterdam, che si appella prima all'Uefa e poi alla Fifa nel tentativo inutile di bloccare il trasferimento. Da allora i rapporti tra i due club sono ancora inclinati soprattutto dopo che a termine della vicenda il direttore sportivo olandese  Leo Beenhakker ha sostenuto non solo il Chelsea ma tutti i club inglesi "sono i grandi squali bianchi del calcio".
Il giocatore di cui stiamo parlando è Nathan Aké, difensore centrale e nazionale under 19 olandese. Capitano e punto inamovibile della difesa squadra riserve del Chelsea, quest' anno è stato convocato in prima squadra per sei gare, delle quali quattro di campionato dove col Norwich ha anche debuttato nei minuti finali, e due in League Cup (la vecchia Carling Cup). Forte fisicamente ma al tempo stesso molto agile e veloce, impressiona per la tranquillità con la quale dirige l'intero reparto difensivo. Nonostante il ruolo che ricopre, si distingue soprattutto per la tecnica con la quale calcia e fa girare il pallone, è un piacere vederlo giocare soprattutto durante le uscite dalla propria area di rigore palla al piede sua vera caratteristica principale. Per due anni di seguito, nel 2011 e nel 2012 ha vinto l'europeo under 17 con la nazionale orange indossando la fascia di capitano, mentre attualmente è il leader indiscusso dell' under 19 con la quale è andato anche a segno in una partita di amichevole giocata a fine 2012. All' occorrenza (sempre in nazionale) è stato impiegato anche da centrale di centrocampo davanti la difesa, ma si è tratto di uno sperimento o meglio ancora di una necessità dovuta alle tante assenze.

Imponente sui colpi di testa, e autoritario nella marcatura, il solo e unico cartellino giallo (nessun rosso) rimediato durante la stagione in corso è la dimostrazione di quanto sia forte e quindi non abbia bisogno di ricorrere al "fallo" per fermare l' avversario. Ama salire nell' area avversaria sui calcio d' angoli e sulle punizioni, riuscendo spesso a calarsi nel ruolo di assistmen ma soprattutto per cercare la via per andare in rete anche con la maglia dei blues, cosa che gli è successo nella tredicesima giornata di campionato dove ha realizzato di testa il suo primo goal stagionale. E' Ormai entrato in pianta stabile tra in convocati in prima squadra, dove ha conquistato tutti sia per le sue qualità tecniche ma anche per il suo carattere. Il ragazzo di fatto si è presentato si in punta di piedi e voglioso di "rubare" i segreti del centrale più forte della Premier (frase detta durante un intervista per un quotidiano olandese) John Terry , ma è riuscito ad attirare su di se le simpatie di tutti i senatori e dell'intero staff londinese grazie alla sua simpatia e al suo carattere molto giocoso. Proprio per questo motivo spesso viene preso di mira, dagli altri componenti della rosa, durante gli allenamenti col compagno di reparto (più famoso) David Luiz simile nel modo di interpretare il calcio ma soprattutto nella capigliatura molto bizzarra (la parrucca per imitare il centrale brasiliano e tra gli oggetti di merchandising più venduti allo Stamford Bridge) e famoso per gli scherzi che a sua volta architetta per i propri compagni di squadra. Molti club inglesi di Championship (serie B inglese) ma anche qualcuno di Premier hanno chiesto alla dirigenza inglese il giocatore in prestito fino al termine della stagione, ma è stato soprattutto il Bordeaux (Ligue 1 - serie A francese) a farsi avanti in modo molto serio e concreto. Con Roberto Di Matteo allenatore, Aké non era mai stato preso in considerazione per questo la dirigenza aveva pensato di mandarlo a fargli fare un po' di esperienza in un altro club, ma adesso in panchina c'è Benitez che l'ha fatto anche debuttare, per questo il club  vuole aspettare ancora un po' prima di decidere se mandarlo fuori per sei mesi o tenerlo in casa come riserva.   

La Grotta Carlino

Fonte: generazioneditalenti.com

CONVERSATION

Back
to top