A chi ha criticato l'approccio della sua squadra, il c.t. degli Oranje ha replicato: "Gli esterni d'attacco, soprattutto nel primo tempo, non sono riusciti a giocare abbastanza. L'Estonia gioca con due file di quattro molto compatte. E' difficile sfidare squadre così chiuse e, per questo, Robben e Lens sono dovuti rientrare spesso per prendere il pallone".
"Nel secondo tempo", ha poi continuato Van Gaal, "abbiamo avuto fortuna a sbloccare il risultato così presto. Gli spazi diventavano più ampi e siamo riusciti a fare il nostro gioco".
La partita contro l'Estonia è stata quella del ritorno in campo (anche se solo per poco più di mezz'ora), di Wesley Sneijder. Interrogato sulla prestazione dell'ex interista, l'allenatore dell'Olanda ha risposto che "Sneijder ha giocato da Sneijder, come Van der Vaart ha giocato da Van der Vaart. Dovevano giocare nel ruolo del numero dieci". Un dualismo tra i due, in futuro, non dovrebbe essere riproposto. "Perché ho cambiato sistema? Non mi piaceva il centrocampo proposto contro il Belgio, la Romania e l'Ungheria. Sneijder e Van der Vaart non mi hanno convinto insieme, corrono troppo poco. Ma se alterno loro due va benissimo, come avete potuto vedere".
Chiusura dedicata a Van Persie: "Robin ha giocato bene. Con me ha da svolgere un compito diverso rispetto a quello di una punta 'normale'. In fase di non possesso deve fare il quarto o quinto centrocampista, ma non sempre, perché resta il nostro terminale offensivo e deve farsi trovare di fronte alla porta. Kuyt? Sta bene con me, altrimenti non lo avrei convocato. Ma la gerarchia è chiara."
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