Show dell'Ajax e di Viktor Fischer. Annichilito il NEC, i Lancieri provano la fuga

Van der Wiel, Anita e Vertonghe, omaggiati dai tifosi prima della partita
Complice lo stop, in mattinata, del PSV Eindhoven, l'Ajax si presenta ai propri tifosi, nella domenica di Pasqua, decisa ad allungare il passo in classifica.
Frank de Boer, intenzionato a vincere il terzo titolo consecutivo, schiera un undici a chiara trazione anteriore: senza Poulsen, fuori per infortunio, a centrocampo agiscono Eriksen, Schone e Siem de Jong, uomo tra i più in forma nelle fila dei Lancieri. La linea d'attacco è composta da Sigthorsson, che continua ad accumulare minuti dopo essere tornato da un lungo stop, Boerrigter e Viktor Fischer.
Il NEC arriva all'Amsterdam ArenA con pochissime chance di ben figurare. Pastoor rischia di perdere il treno utile per i play-off europei, portando a quattro il numero delle sconfitte consecutive. I numeri, però, sorridono alla squadra della città di Nijmegen, che in questo campionato ha vinto quasi il 50 per cento delle gare giocate in trasferta.

Le intenzioni dei padroni di casa sono chiarissime. L'Ajax mira a sbloccare il risultato sin da subito e potrebbe farlo se solo Sigthòrsson, al 1', angolasse di più il proprio sinistro.
Dieci minuti dopo, Boerrigter viene fermato al limite del lato destro dell'area di rigore del NEC da un duro intervento di van Eijden. Nonostante le proteste dei giocatori dell'Ajax, che reclamavano un calcio di rigore, l'arbitro Wegereef accorda solo un calcio di punizione per i padroni di casa. Se ne incarica Eriksen, che trova, al centro dell'area, Siem de Jong, il cui colpo di testa viene respinto dalla traversa.
Dopo ripetuti assalti alla porta di Babos, il risultato si sblocca al 20', quando Fischer finalizza una splendida azione corale della sua squadra. Tutto nasce dall'iniziativa di Blind, salito come di consueto sulla trequarti. Il terzino sinistro appoggia per Siem de Jong che, al limite dell'area, spalle alla porta, inventa un geniale assist di tacco per l'accorrente Fischer. Il giovanissimo attaccante ajacide non può sbagliare, segnando con un preciso piatto destro il goal che non dà scampo al portiere del NEC.
Neanche tre minuti dopo aver segnato il primo goal, l'Ajax raddoppia il proprio vantaggio e lo fa con nuovamente con un'azione da applausi. Con una serie di otto passaggi, gli avanti dei biancorossi circuiscono la difesa avversaria, permettendo a Sigthorsson di concludere in porta di tacco. Il pallone, però, viene intercettato dai difensori del NEC, ma immediatamente spedito in rete con un fortuito tocco di van Eijden, protagonista di un inizio di gara davvero sfortunato.
Il risultato potrebbe diventare ancor più rotondo al 26', ma Jan de Vries, assistente dell'arbitro, ravvisa un fuorigioco prima del tocco decisivo di De Jong, ancora bravissimo a sfruttare le situazioni di calcio piazzato.
A risultato decisamente acquisito, i ragazzi di De Boer rallentano il proprio ritmo, andando, di tanto in tanto, a stuzzicare l'area di rigore del NEC per cercare il 3 a 0.

Nella ripresa il copione non accenna ad alcun cambiamento. Quello dell'Ajax è un vero e proprio monologo e se il NEC evita il tracollo è soprattutto grazie a Babos. Il trentottenne portiere ungherese, alla sua ultima stagione al NEC prima di passare al NAC Breda, è bravo su Boerrigter e fortunato per il fatto che Siem de Jong e lo stesso Boerrigter non siano troppo precisi, graziandolo in più di un occasione.
Nulla può, però, l'estremo difensore del NEC, sulla perla di Viktor Fischer, che al 77' si inventa uno straordinario pallonetto da quasi venti metri ed insacca in rete la palla del 3 a 0. Il tocco dell'attaccante danese, arrivato all'ottavo goal stagionale, è pura classe: il diciottenne, servito da Eriksen, ha solo il tempo di vedere Babos fuori dai pali prima di batterlo con un colpo di genio che gli regala gli applausi dei quasi 52mila spettatori dello stadio di Amsterdam, Gabor Babos incluso.
Quasi scosso da un moto d'orgoglio, il NEC trova il goal della bandiera con Van der Velden, che taglia nello spazio tra Moisander ed Alderweireld e, di prima intenzione, fulmina Vermeer su tocco intelligente di Pàlsson.
L'Ajax non ci sta e con una dimostrazione di forza ristabilisce il vantaggio di 3 reti all'80'. L'azione del goal del 4 a 1 nasce su iniziativa di un nuovo entrato, Hoesen, e viene conclusa da un altro giocatore subentrato a partita in corso, vale a dire Ryan Babel. Il figliol prodigo, tornato all'Amsterdam ArenA dopo le sfortunate esperienze in Inghilterra e Germania, spera di convincere la dirigenza dell'Ajax a rinnovargli il contratto annuale firmato l'estate scorsa, siglando un goal al proprio rientro in campo dopo alcuni infortuni che lo avevano tenuto lontano dai campi da gioco per alcuni mesi. Il suo tap-in è perentorio e Babos, che ancora una volta si era superato sul collo-destro di Hoesen, può solo raccogliere la palla in fondo al sacco per la quarta ed ultima volta.

Festeggia così l'Ajax, che di fronte ad Anita, van der Wiel e Vertonghen, tornati all'ArenA di Amsterdam rispettivamente da Newcastle, Parigi e Londra per ricevere un giusto tributo dai tifosi, allunga il passo e prova la prima mini-fuga di questo ultimo tratto di stagione. Impressionante, a tratti, il gioco degli ajacied, che ricordano, con le dovute proporzioni, il miglior Barcellona. 
L'ottimo lavoro di Frank de Boer non sta passando inosservato, tanto che iniziano a rincorrersi le voci di chi lo vede come prossimo allenatore del Manchester City. Il diretto interessato, con dichiarazioni di rito, ha smentito tutto, dichiarandosi focalizzato solo sull'obiettivo di portare il terzo titolo di Kampioen ad Amsterdam, la sua città. 

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