Graziano Pellè, autore di 6 degli 8 goal del Feyenoord in Eredivisie |
Koeman deve fare a meno dell’infortunato Clasie, per lui un problema al bicipite femorale. A sorpresa invece Martins Indi (reo di aver fatto l'occhiolino all'Everton) viene relegato in panchina, con Mathijsen ad affiancare capitan de Vrij. A sinistra infatti è confermato ancora una volta Nelom: il terzino, che negli anni passati era una semplice riserva, ma a sorpresa in questo inizio di stagione sembra aver guadagnato un posto da titolare.
Fa scalpore invece la mossa di Ruud Brood, che non schiera negli undici iniziali il bomber Demouge, a favore di Németh.
Fin dalla
prime battute il primo tempo è di una mediocrità difficilmente osservabile a
questi livelli. I padroni di casa non riescono a creare occasioni, mancando
totalmente di gioco e di ritmo. Anche il pubblico, come sappiamo solitamente
caldo e generoso, sembra farsi contagiare dalla sonnolenza generale dei propri
beniamini, e così al De Kuip si assiste a qualcosa di surreale. Gli ospiti
provano ad approfittarne, e cercano di prendere in mano la partita, ma sono
davvero poca roba, e nonostante l’impegno e la buona volontà, non impensieriscono
mai sul serio gli avversari, anche se sarebbe bastato poco per farlo.
Difatti se
la partita si sblocca è solo grazie ad un fortuito episodio: alla mezz'ora
Armenteros viene chiaramente steso in area di rigore e l’arbitro indica il tiro dagli
undici metri. Non lo batterà Pellè, reduce dall’errore in Europa League contro
il Kuban Krasnodar, e anche se il vice rigorista è Vilhena, Koeman ordina che a tirarlo
dovrà essere Vormer. Tutto questo ha creato un po’ di confusione, ma il
centrocampista mantiene la concentrazione e non sbaglia, segnando così il suo
primo gol con la maglia del Feyenoord, proprio contro la sue ex squadra. Al 43’
arriva anche il raddoppio, grazie ad una splendida giocata di Pellè, che al
limite dell’area controlla un pallone e con un tiro potente e precisi mette la sfera
sotto la traversa, nonostante il muro di avversari davanti a lui. Per il bomber
italiano è già il sesto gol stagionale, e la squadra sembra totalmente
dipendente dalla sue marcature. Il primo tempo
si chiude così sul 2-0, nonostante forse si è visto il peggiore Feyenoord di
questa stagione.
Paradossalmente
la ripresa è tutta un'altra storia. Brood vede come gli avversari non sono al
meglio, e crede nella rimonta, inserendo subito Demouge al fianco di Németh, e
provando ad alzare i ritmo di gioco. Ma a sorpresa i ritmi li alzano gli uomini
di Koeman, che man mano che scorrono i minuti guadagnano fiducia, prendono
possesso del campo e cominciano finalmente a macinare gioco. Grazie al ritmo più
alto, e le diverse occasioni create, il terzo gol è nell’aria, e arriva al 67’,
con Nelom, che segna così il suo primo gol in carriera. Dopo l’espulsione di
Dijkhuizen per un brutto fallo su Schaken, c’è gloria anche per il neo entrato
Goossens, che all’85’ sigla il definitivo 4-0 con il suo marchio di fabbrica, ovvero il tiro dalla distanza. In questo secondo tempo
sembra essere tornato l’entusiasmo tra i giocatori e il pubblico allo stadio, e
Koeman capisce che è questa la ricetta giusta per uscire dalla crisi. A cinque
minuti dal termine, sul risultato di 4-0, toglie un centrocampista (Immers), e
mette te Vrede, ovvero un'altra prima punta a fianco di Pellè per provare ad
arrotondare ulteriormente il punteggio. Il neo entrato andrà anche vicino al
gol, ma Kurto con una bella parata gli nega tale gioia, e dunque il risultato
non cambia.
Il
Feyenoord raccoglie questi tre punti importanti, e sopratutto può guardare
avanti con fiducia pensando alla buona prestazione nella ripresa, che ha cancellato
quanto di brutto visto nella prima frazione di gioco.Di seguito, gli highlight di Feyenoord-Roda
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