Tonfo anche a in trasferta. L'Ajax perde 3 a 1 contro il Red Bull Salisburgo e saluta l'Europa


Giunti alla Red Bull Arena di Salisburgo più per difendere l'onore che per tentare di rovesciare il pesantissimo 3 a 0 dell'andata, i Lancieri di Amsterdam palesano ancora una volta la propria inconsistenza in campo europeo, subendo altrettante reti dai rot-weiß di Roger Schmidt e siglandone solo una, a risultato già compromesso, con Davy Klaassen.

Frank de Boer lascia Moisander in panchina, dando spazio a Mike van der Hoorn, in coppia con Denswil, al centro della difesa. In avanti ancora spazio a De Sa, visto come primo sostituto degli infortunati Schone e Fischer, a dispetto delle insistenze di chi vorrebbe Ricardo Kishna come titolare. Le speranze di vederlo in campo dal 1' contro il Feyenoord, però, potrebbero essere alte e non è detto che De Boer non abbia pensato a questa possibilità, lasciandolo riposare in vista del Klassieker.

Nel corso della prima frazione di gioco l'Ajax prova a giocare la sua partita: Sigthorsson scalda i guanti a Gulacsi, mentre De Sa, nel finale, spreca alla grande una chance per portare in vantaggio gli ajacidi. Nel mezzo, però, c'è tempo anche per i brividi: è il caso del palo colpito dallo spagnolo Soriano o delle occasionissime per Kampl ed Alan. L'approccio dei padroni di casa è ancora una volta positivissimo ed è solo per un caso fortuito se la prima frazione si chiude sul risultato di 0 a 0.

Il secondo tempo dell'Ajax inizia come peggio non potrebbe: Van der Hoorn, protagonista di una stagione davvero sfortunata, devia verso la propria porta un cross proveniente dalla destra e coglie di sorpresa Cillessen, che può solo smorzare la conclusione, terminata inesorabilmente in rete.
L'autogoal del difensore ex Utrecht coincide con un totale black-out della squadra olandese, che nel giro di venti minuti tira i remi in barca e si fa infilare altre due volte da Sadio Manè e dallo spagnolo Soriano.
All'82' Klaassen, complice una deviazione di un difensore del Salisburgo, vede la propria conclusione dal limite assumere una traiettoria quasi irreale ed infilarsi in rete, alle spalle del portiere ungherese Gulacsi.



Il risultato finale è più che giusto e deve far riflettere, come già detto da tempo, le alte sfere non solo dell'Ajax, ma dell'intero movimento calcistico olandese. 
Protagonisti in patria, anche quest'anno gli ajacidi restano poco più che una comparsa in Europa.
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