Con l'importantissima gara di domani contro l'Ajax in programma, il club giallonero è recentemente balzato agli oneri della cronaca per via del divieto imposto a Merab Jordania, oramai ex patron del Vitesse, di tornare al Gelredome per i prossimi 3 anni.
Il vulcanico businessman georgiano, infatti, è stato accusato da Joost de Wit, direttore generale del club che avrebbe subito minacce e percosse dallo stesso Jordania, immediatamente denunciato alla polizia. "Ci sono dei limiti a tutto, ed ho una famiglia da salvaguardare", ha dichiarato De Wit a Voetbal International, gettando ulteriori dubbi sulla moralità dell'attuale presidente del Valletta FC.
Dopo il recente licenziamento di Ester Bal, capo dell'ufficio stampa dei gialloneri, amatissima dai fan (che hanno organizzato varie manifestazioni per cercare di farle riottenere il posto), la dirigenza del Vitesse va così incontro a nuove polemiche, dopo le dichiarazioni dello stesso Jordania riguardo al (neanche troppo velato) rapporto di collaborazione tra la società olandese ed il Chelsea di Abrahmovic, un tempo amico del ricco georgiano.
Stando a quanto detto da Jordania, le alte sfere del club londinese vorrebbero cercare di tarpare le ali al Vitesse, impedendogli l'accesso alla Champions League per evitare scomode indagini da parte dell'esecutivo UEFA.
Da qui le prime schermaglie e la scelta di chiedere a Jordania, ormai non visto più di buon occhio, di farsi da parte.
L'attuale detentore della maggioranza delle quote societarie, il magnate Alexander Chigirinsky, è colui il quale, a detta di molti, avrebbe spalleggiato Jordania sin dai primi giorni alla guida del Vitesse. Chigirinsky è amico e collega di Roman Abrahmovic, insieme al quale detiene gran parte dei titoli della Snegiri, società di investimento immobiliare che opera in Russia, e sembra essere l'uomo giusto per portare avanti il club giallonero in Olanda, sfruttandolo a pieno, pur senza mostrare un formale rapporto di dipendenza tra questo ed il Chelsea, per aggirare numerose leggi. Una su tutte, quella relativa alla concessione dei permessi di soggiorno, molto più rigida e severa nel Regno Unito piuttosto che in Olanda.
In questo terremoto societario, però, l'unica luce sembra venire dal campo, dove il Vitesse continua a regalare soddisfazioni: a quattro giornate dal termine, Bosz mantiene intatte le speranze di chiudere il campionato al terzo posto, dovendosi, però, guardare dal Twente e dal PSV Eindhoven.
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