Calcio violento - Il movimento hooligan in Olanda negli anni 90

Tifosi del Feyenoord a Maastricht

Negli anni novanta, il mondo delle tifoserie olandesi viene a contatto con due nuove influenze: la prima è quella relativa alla droga, visto che anfetamine, LSD ed ecstasy hanno fatto registrare un boom preoccupante a cavallo dei due decenni, tanto che attualmente non si esita a parlare di una generazione di "acid hooligans" per identificare quella che frequentava le curve degli stadi dei Paesi Bassi oltre che i rave, diffusissimi in quegli anni.
Il mondo della droga, oltre ad acuire gli scontri tra le principali fazioni di tifosi del paese, colpì trasversalmente le curve degli stadi olandesi, visto che molti rappresentanti dei gruppi hooligan iniziarono a "finanziarsi" mediante la rivendita di materiale stupefacente negli stadi o nei luoghi di ritrovo più comuni.

La seconda, preoccupante, influenza che attraversa in lungo ed in largo il paese è relativa alla xenofobia.

Ti interessa il mondo degli hooligan in Olanda? Leggi anche Il movimento degli hooligan negli anni 80 e negli anni 70.

Sebbene in maniera minore rispetto al vicino Belgio, anche la scena calcistica della civile Olanda sembrava percorsa da brividi xenofobi: il paese dei tulipani scoprì di avere il casa lo stesso vento razzista che spirava sul resto del continente il 3 febbraio del 1993, quando la KNVB annunciò che la partita tra Olanda e Turchia non si sarebbe disputata più a Rotterdam, nello stadio del Feyenoord, bensì nel piccolo stadio Galgenwaard di Utrecht, ritenuto, a torto, più tranquillo rispetto al De Kuip nonostante la presenza in città del Bunnikside, il più importante gruppo di tifosi della città della famosa torre, già noti alle forze dell'ordine per aver scandito, durante una passata trasferta, numerosi cori antisemiti.
La decisione di rinviare la gara tra Olanda e Turchia fu dettata dalla paura di incidenti legati a questioni razziali che potessero aggravare ulteriormente il bilancio, già disastroso, delle violenze compiute dagli hooligans, che come si legge in alcuni comunicati dell'epoca, mostravano una forte ostilità nei confronti delle minoranze come quella dei lavoratori stranieri e degli omosessuali.
Gli ultras di Utrecht tornarono alla ribalta alcuni anni dopo, in occasione della gara tra Olanda e Scozia, preceduta da scontri nei pressi della stazione centrale ed in alcune piazze della città: i CBS, celebre firm dei tifosi dell'Hibernian, insieme ad altri connazionali forzarono il blocco della polizia e diedero vita ad una pesante battaglia con i rivali olandesi, chiusasi con l'arresto di quasi 50 tifosi.




Quello che riguarda tifosi e politica è un binomio che esiste anche in Olanda. Tra i gruppi più esposti politicamente in quegli anni, la North-Side dell'ADO Den Haag non ha esitato ad organizzare una manifestazione in onore di Meinoud Rost Van Tonnigen, vecchio esponente del partito nazional-socialista olandese, molto vicino alla Germania nel corso della seconda guerra mondiale.
La marcia, cui parteciparono circa 1000 persone, creò numerosi problemi di ordine pubblico ad Amsterdam, dove allora come oggi risiede una numerosissima comunità ebraica, largamente rappresentata anche negli stadi, dove molti tifosi dell'Ajax espongono, come vessillo, la stella di David, pur essendo stata a più riprese smentita la voce, direttamente da alcuni membri della società ajacide, di un presunto legame tra il mondo ebraico ed il club calcistico. Proprio per questo non è stato raro vedere esposte varie bandiere con svastiche o sentire i tifosi delle squadre avversarie dell'Ajax urlare frasi offensive nei confronti degli Joden, gli ebrei, come l'F-Side (e di seguito quasi tutti i tifosi dell'Ajax) iniziarono a farsi chiamare.

L'ultimo, in ordine temporale, caso diplomatico ma legato al calcio, che ha riguardato le città di Amsterdam e Den Haag, risale ad alcuni anni fa, quando Lex Immers, l'allora capitano dell'ADO (oggi al Feyenoord), dopo una vittoria contro gli acerrimi rivali, spinto dai tifosi durante la festa tenutasi nella club-house gialloverde, intonò un coro di chiaro stampo antisemita: "Hamas, hamas, joden aan het gas".
Alcuni video dell'accaduto si diffusero rapidamente su youtube, finendo con lo scatenare lo shock e lo sdegno nell'intera Olanda, con conseguente squalifica per il biondo centrocampista che rimane, nonostante il cambio di casacca, idolo del North-Side.




I tifosi dell'ADO Den Haag, però, non sono i soli ad aver dato vita a vere e proprie battaglie, osteggiando in ogni modo possibile i rivali dell'Ajax. Lo scontro tra fazioni di tifosi per antonomasia è quello tra Feyenoord ed Ajax, i cui primi accenni risalgono addirittura al lontano 1920.
Quello degli anni 90, purtroppo, è il decennio segnato dalla battaglia di Beverwijk, durante la quale perse la vita un tifoso dell'Ajax, l'allora 35enne Carlo Picornie.



Tutto si svolse nei pressi di un cantiere dell'autostrada A10, dove l'F-Side di Amsterdam e l'SCF di Rotterdam, riuniti in due gruppi composti da centinaia di individui, diedero vita ad uno scontro senza precedenti in quanto a violenza. L'arrivo, in ritardo, della polizia, fece si che tutti gli hooligans riuscissero a sfuggire alla cattura, ma quanto rimasto sul campo di battaglia assumeva un carattere inquietante: oltre a mazze e coltelli di vario genere, tirapugni, alcuni machete e martelli, alcuni agenti trovarono anche un uomo, Picornie per l'appunto, riverso, esamine, al suolo. Al giorno d'oggi non è ancora chiaro come siano andate le cose e se i veri assassini di Carlo Picornie siano stati assicurati alla giustizia, in quanto resta il dubbio che una sorta di omertà serpeggi tra i frequentatori abituali della Legioen.
Da quel giorno il klassieker non è più stato lo stesso: l'Olanda, molto colpita dalla seconda morte in pochi anni (la prima fu quella di Eric Lassche, tifoso del Twente accoltellato ad Enschede prima della sfida tra i Tukkers ed il Feyenoord, nel 1991) legata agli scontro tra bande di supporters, chiese a gran voce che polizia, amministrazioni comunali e, non ultima, la KNVB, intervenissero per impedire nuove battaglie.
Neanche il tempo di far diminuire lo sdegno dell'opinione pubblica e gli hooligan del Feyenoord colpirono di nuovo, stavolta in occasione di una gara di Champions League tra la loro squadra ed il Manchester United: l'intervento della polizia scongiurò lo scontro all'esterno del De Kuip, ma le schermaglie continuarono anche durante la partita, con un bollettino finale di 40 arrestati tra le fila degli tifosi del Feyenoord, già protagonisti di vicende simili durante le gare europee negli ultimi vent'anni.


Tifosi dell'Ajax in festa dopo la vittoria della Champions League ai danni del Milan
Ad impressionare è il carattere metodico che gli scontri tra bande di hooligans rivali iniziarono ad assumere: nel maggio del 95, ad esempio, gli ultras del Feyenoord, ospiti di una trasmissione tv, furono "accolti" da una sassaiola mentre si accingevano ad entrare nello studio televisivo. Ad attaccarli, manco a dirlo, erano stati i tifosi dell'Ajax.
Lo scontro tra Amsterdam e Rotterdam, l'odio tra le due città e le due tifoserie contrapposte, però, era ben lungi dall'essere estirpato. Proprio per le terribili esperienze avute nel corso degli anni '90, la polizia iniziò a cambiare il proprio approccio ai fatti, scendendo più nel profondo del mondo degli hooligans ed intervenendo in maniera più radicale, come si vedrà nel corso dei primi anni 2000....


Fonti:
www.anp-archief.nl
www.ultras-tifo.net 
idealionline.altervista.org/il_benelux.htm


Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
 

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.

CONVERSATION

Back
to top