I talenti del calcio olandese: Joel Veltman, il difensore dell'Ajax che piace al Napoli

E’ il tardo 2002 quando nella municipalità di Velsen, nell’Olanda settentrionale, alcuni talent scout dell’Ajax si recano al campo di allenamento del VJ Ijmuiden, piccolo club locale nel quale si è messo in luce un ragazzino che gioca in difesa, più bravo di tutti i suoi compagni di squadra e degli avversari.
Quel giovane, di appena nove anni, si chiama Joel Veltman e non sa che circa 12 anni dopo, al termine della sua prima stagione da titolare con i Lancieri, sarebbe arrivato a contendersi un posto da titolare nella formazione dell’Olanda al Mondiale in Brasile.

La carriera di Joel Veltman, però, ha rischiato di interrompersi ben prima dei gloriosi giorni che il ragazzo sta trascorrendo. A 16 anni la rottura del legamento crociato del ginocchio destro ha compromesso seriamente la sua carriera, gettando nello sconforto un ragazzo che, a più riprese, aveva già dimostrato di non avere un carattere di ferro: Gerry Vink, allenatore delle giovanili dell’Ajax, è diventato il suo mentore ed ha lavorato tanto su di lui, restituendogli quella passione che sembrava persa dopo i giorni bui dell’infortunio. La ritrovata serenità gli ha permesso di raggiungere le varie nazionali giovanili e di ben figurare con le selezioni giovanili del club di Amsterdam, con il quale ha esordito in prima squadra un pò a sorpresa, grazie ad una combinazione di infortuni di vari titolari, a 20 anni, nella gara di Eredivisie contro il NEC Nijmegen, giocatasi il 19 agosto 2012.
Quest’anno, invece, è stato promosso titolare a metà ottobre, in occasione della trasferta di Enschede, alla fine della quale l’Ajax ha pareggiato contro il Twente. A fine stagione, conterà 25 presenze in campionato, di cui 24 da titolare, e 2 goal, uno dei quali segnato in un klassieker contro il Feyenoord. Anche in Europa, il suo rendimento è stato positivo: 4 gare tra Champions ed Europa League, con i complimenti della stampa internazionale e del suo allenatore, Frank de Boer, che al termine della prestazione sontuosa contro il Celtic, ha dichiarato che “in difesa non giocava Veltman, ma un veldheer (Generale, in olandese)“.

Proprio come un generale, infatti, Veltman ha uno stile di gioco sicuro, composto e tranquillo, quasi da veterano nonostante abbia appena 22 anni. Durante la stagione ha affiancato sia l’esperto Moisander che il giovane amico Stefano Denswil, dimostrando con entrambi un buon affiatamento nel comporre una linea difensiva abituata a giocare molto alta, come da tradizione ad Amsterdam. Buona impostazione di gioco, sceglie indifferentemente il passaggio corto o il lancio dalle retrovie per innescare gli esterni d’attacco. Nonostante un fisico non proprio imponente, Veltman è anche piuttosto forte nel gioco aereo, ma necessita di mettere su peso e muscoli se ambisce ad un top team europeo.

Dopo aver fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili dell’Olanda, lo scorso novembre è arrivata la convocazione in nazionale maggiore per le amichevoli contro Giappone e Colombia. Se contro i nipponici è rimasto seduto in panchina per tutta la gara, l’esordio è arrivato nella gara contro i sudamericani, sotto gli occhi compiaciuti di Louis van Gaal, che potrebbe volerlo portare all’Old Trafford il prossimo anno, quando siederà sulla panchina del Manchester United. L’eventuale conclusione della trattativa rappresenterebbe un vero e proprio sgarro ad Arsenal e Tottenham, che sul giocatore erano piombate già a fine 2013, incassando un secco “no” da parte di Marc Overmars, direttore tecnico dell’Ajax.
Attualmente Veltman è legato al club ajacide da un contratto fino al giugno 2017, ma non è difficile ipotizzare una sua partenza nel giro dei prossimi anni, specie se sul piatto dovesse arrivare qualche offerta irrinunciabile.



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