Dopo alcuni anni di buio, l'Herdgang, accademia giovanile del PSV Eindhoven, ha iniziato a sfornare talenti per rinforzare la prima squadra. Jorrit Hendrix è solo l'ultimo ad essere stato presentato in prima squadra, seguendo la strada tracciata dai vari Willems, Bakkali, Rekik e Depay, e guida una nidiata di interessantissimi giovani calciatori che avremo modo di conoscere negli anni a venire.
Nato a Panningen, nella provincia del Limburgo, il 6 febbraio 1995, Jorrit Hendrix ha mosso i suoi primi passi da calciatore nel club della propria città, prima di venire notato dagli ossrevatori del PSV, che lo hanno accolto quando non aveva compiuto ancora 10 anni.
Dopo aver compiuto tutta la trafila nelle selezioni minori gli si presenta l'occasione di mettersi in mostra con lo Jong PSV in Eerstedivisie, torneo non troppo probante ma che sicuramente può svezzare un calciatore abituato solo ai campionati giovanili. Con la squadra allenata da Kalezic, però, Hendrix rimane non più di un mese, visto che Philip Cocu lo chiama tra i grandi, avendo intravisto nel ragazzo alcune doti che possono tornare utili alla squadra.
Hendrix, infatti, nasce come difensore centrale, ruolo in cui ha esordito in Eredivisie lo scorso 20 agosto contro il NEC Nijmegen, ma avendo grandi capacità di impostazione del gioco, può destreggiarsi anche in mediana. Ne sa qualcosa un certo Stijn Schaars, tornato ad Eindhoven per via del suo carisma, importante in una squadra costituita prevalentemente da giovanissimi, e messo da parte spesso e volentieri per dare spazio al diciannovenne Hendrix, che alla fine della stagione totalizzerà oltre 30 presenze tra Eredivisie, Eerstedivisie, Europa League e Coppa d'Olanda.
Dotato di una buona visione di gioco e di grande eleganza nei movimenti è diventato un perno delle selezioni giovanili dell'Olanda, tanto che, con al braccio la fascia di capitano della nazionale Under 19, quest'estate sarà di scena in Ungheria, in occasione dell'Europeo di categoria, cercando di ripetere quanto successo nel 2012, quando con l'Under 17, in Slovenia, si laureò Campione d'Europa.
Giocatore tecnico e veloce, opta indifferentemente per l'appoggio al compagno più vicino o per un più complicato lancio in avanti, potendo contare su di un piede sinistro molto educato. Hendrix, quindi, non è uno di quei difensori senza fronzoli, che puntano molto sul fisico, bensì si tratta di un potenziale leader della retroguardia che, sulla scia della attuale tendenza calcistica, imposta l'azione già dalla propria area di rigore. Marcel Brands, direttore tecnico del PSV, lo ha accostato addirittura a Frank de Boer, allenatore dell'Ajax Amsterdam.
Il suo stile di gioco composto ed ordinato, però, non deve ingannare: il ragazzo è anche un buon marcatore, difficilmente superabile nell'uno contro uno e bravo nell'intercettare i passaggi avversari. Fisicamente ben messo, garantisce nei primi 40 metri di campo una presenza assidua in supporto dei compagni, accompagnando alla velocità anche una buona capacità di recupero.
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