Con i due calci di rigore neutralizzati a Bryan Ruiz e Michael Umana, Tim Krul, portiere subentrato a Jasper Cillessen all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare di Olanda - Costa Rica, entrerà probabilmente nella storia dei Campionati Mondiali di calcio.
In pochi sanno, però, che un suo collega italiano, Pietro Spinosa, nel 1996 ebbe un destino simile, subentrando a De Juliis su ordine di mister Iaconi durante la finale playoff per la promozione di Serie C1 tra Ascoli e Castel di Sangro. Anche in quel caso il destino strizzò l'occhio al portiere subentrato, che parando un rigore decisivo, mandò il piccolo team abruzzese in serie B.
"Avevo già pensato a questa eventualità", ha detto Van Gaal, che di concerto con Frans Hoek, preparatore dei portieri della nazionale olandese, aveva individuato in Krul il miglior para-rigori tra i tre portieri a disposizione nella propria rosa. "Tim è il più alto dei tre ed occupa un maggiore spazio tra i pali", ha poi continuato il commissario tecnico olandese, specificando come Krul fosse preparato all'eventuale ingresso in extremis, avendo studiato (con profitto, avendo indovinato, su ogni tentativo, l'angolo scelto dai battitori costaricensi) attentamente il modo di calciare degli avversari.
Krul, come in passato anche Grobbelaar e Dudek, ha lavorato anche psicologicamente con gli avversari, pungolandoli e cercando di distrarli prima di ogni esecuzione dagli undici metri. Ruiz ed Umana ci sono cascati, regalando al portiere del Newcastle la giusta celebrità, pur avendo giocato, di fatto, solo un minuto di questo Mondiale.
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