Al via l'Eredivisie 2014-15! Leggi la preview del campionato a cura di Calcio Olandese Blog


L'Eredivisie 2014-15 inizia nel segno del PEC Zwolle, vincente per 2 a 0 contro l'Utrecht nell'anticipo del venerdì della prima giornata di campionato. 
Favoriti per la vittoria finale, manco a dirlo, sono i campioni in carica dell'Ajax, che però hanno già subito un pesante smacco proprio da parte del piccolo - ma terribile - Zwolle di Ron Jans, vincente per 1 a 0 nella gara che assegna lo Johan Cruijff Schaal, l'equivalente della nostra Supercoppa.
Alla ricerca del 5° titolo consecutivo, che significherebbe entrare nella leggenda, visto che nessuno, dal 1956 (anno in cui è stato fondato il campionato olandese così come lo conosciamo) ad oggi è mai riuscito in questa impresa, Frank de Boer è chiamato, ancora una volta, a garantire quel valore aggiunto in un campionato che vede favoriti per la vittoria finale i suoi ragazzi.




Via il capitano Siem de Jong ed alcuni esuberi (Bojan, Poulsen, più i giovani mandati a farsi le ossa in squadre minori, si ringiovanisce tantissimo l'attacco con il colpo Zivkovic ed il prestito di Milik. Arriva anche l'interessante Viergever, che potrà giocare da centrale (nel caso di addio a Moisander) o da numero 6 (in caso di addio di Blind). Intanto tutti confermano di voler rimanere, almeno fino alla fine della stagione. Poi, chi lo sa.
Intanto, a dispetto dei numeri relativi all'altissimo possesso palla ed alla fitta trama di passaggi, il gioco dell'Ajax non piace a molti tifosi, illustri e non. Ma come per l'Olanda di Louis van Gaal, finchè si vince, va bene così, e l'impressione è che non dipenderà tanto dagli ajacied, quanto dai loro rivali, capire quali saranno le sorti del campionato olandese.




L'avversario più accreditato ad interrompere l'egemonia dei biancorossi sembra essere sempre il PSV Eindhoven. La stagione scorsa (prima metà da 8 in pagella, seconda da 4) ha regalato solo alcune gioie e la consapevolezza che servirà di più per tornare sul tetto d'Olanda. Da sbloccare la grana Bakkali (giovane talentuoso ma decisamente immaturo), i Boeren sembrano aver trovato finalmente un numero 9 vero: Luuk de Jong, tornato dalla Germania dopo il poco brillante periodo con la maglia del Borussia Monchengladbach. Al Philips Stadion si spera che il giocatore sia quello visto al Twente e non la sua fotocopia sbiadita e lo stesso dovrebbe pensare Philip Cocu, impegnato a sbrogliare, insieme alla dirigenza, altre matasse a centrocampo ed in difesa. I nomi che circolano sono quelli di Defour, inutilizzato al Porto, e Rekik, per cui ci sono parecchie difficoltà nel rinnovare il prestito dal Manchester City.

La pesante crisi economica che ha colpito l'Europa non ha risparmiato l'Olanda e le sue squadre di calcio. Ecco perchè il primo obiettivo dei club olandesi sembra essere quello di ripianare i debiti, facendo leva prettamente sui prodotti delle proprie accademie giovanili, con buona pace dei sogni di gloria dei tifosi.
Il caso più eclatante è quello del Feyenoord, arrivato ad un passo dallo strappare il titolo (che manca da 16 anni) all'Ajax, prima che la squadra venisse smantellata per rispettare le legittime pretese dei propri calciatori più forti, desiderosi di misurarsi in campionati più competitivi. Le cessioni di Martins Indi, Pellè, Janmaat, De Vrij hanno permesso alla dirigenza dei Rotterdammers di incassare, in una volta sola, più che nelle ultime 12 finestre di mercato messe insieme, ma la Legioen chiede rinforzi: non sono bastati Hahn e Boulharouz, così sono arrivati anche Wilkshire e Basacikoglu, ma manca ancora il centravanti che non faccia rimpiangere il salentino Pellè, che ha seguito Koeman al Southampton. Rutten spera che Van Geel, d.s. del club, riesca a chiudere per uno tra Guidetti, Dost e Duvan Zapata, ma le trattative sembrano essere in alto mare.


Come, oramai, di consueto, il Vitesse Arnhem continua a fare da chioccia ai giovani del Chelsea, risultando un vero e proprio porto di mare. Bosz si trova ad avere a che fare con giocatori spesso talentuosissimi (vedi, lo scorso anno, Piazon), ma gli è reso impossibile creare un gruppo valido che possa puntare al titolo. Incuriosisce l'acquisto di Dauda, nigeriano con passaporto svedese che i gialloneri hanno acquistato dalla Stella Rossa di Belgrado. A far rumore, in casa delle aquile di Arnhem, però, sono gli scricchiolii della dirigenza, pronta a passare di nuovo di mano dopo che Jordania l'ha ceduta a Chigrinsky, uomo di fiducia di Roman Abrahmovic.
Rimanendo sul confine della Germania, ci spostiamo ad Enschede, casa del Twente orfano di Dusan Tadic, uno dei migliori giocatori degli ultimi anni. I Tukkers hanno trovato il sostituto del serbo, ceduto al Southampton, nel danese Kasper Kusk, il cui impatto, apparso inizialmente buono, è da valutare a lungo termine. Resta da capire quali saranno le prospettive del club, che intanto continua a sfornare giovani interessanti (l'ultimo è Bilal Ould-Chikh, sedicenne che ha già esordito in campionato lo scorso anno), pur avendo ceduto Quincy Promes, ottimo attaccante esterno, attirato dalle sirene della Russia, dove ha trovato casa, firmando un contratto con lo Spartak Mosca.

Come di consueto, non vanno sottovalutate le velleità dei club di fascia medio-alta: l'AZ ha presentato Marco van Basten come nuovo allenatore ed ha profondamente rinnovato la propria squadra, segnata da tanti addii e da qualche volto nuovo. Se ad Alkmaar, con un bilancio finalmente sano, l'ex cigno di Utrecht dovesse riuscire a continuare quanto di buono fatto alla guida dell'Heerenveen, i tifosi dell'AZ potranno sicuramente divertirsi.
In Frisia, intanto, c'è preoccupazione per quanto riguarda il sostituto di Alfred Finnbogason, autore di poco meno della metà dei goal dell'Heerenveen durante la scorsa stagione. Gli scout del club hanno individuato nel trentenne danese Dalgaard il suo sostituto, ma restano delle perplessità riguardo alle fondamentali differenze tra i due giocatori: uno di movimento e profondità (Finnbogason), l'altro un centravanti vecchio stampo, bravo di testa e un pò avanti con gli anni. Per Lodeweges potrebbe esserci più di qualche gatta da pelare.

Dopo i due trofei alzati nel giro di pochi mesi, vincendo in ambo i casi contro l'Ajax, appare legittimo inserire nel novero delle squadre che possono dire la loro per una qualificazione in Europa anche il piccolo PEC Zwolle di Ron Jans, artefice di un vero e proprio miracolo nel giro di due anni. Il motore della squadre era Kamohelo Mokotjo, esubero del Feyenoord che piaceva ad Ajax, PSV e tanti club tedeschi e spagnoli ma che è stato strappato alla concorrenza dal Twente.
Il mercato ha portato tante novità tra le fila della squadra dell'OverIJssel, ma l'impressione è che Jans si affiderà al blocco dello scorso anno, puntando sull'inserimento dei nuovi arrivati, tra cui spicca una piccola colonia greca, a poco a poco.

Discorso a parte per Groningen ed Utrecht, in qualche modo protagoniste nel recente passato ed ora in palese difficoltà. I biancoverdi, dopo gli exploit dettati dai colpi di mercato degli ultimi anni (Suarez, Berg, Matavz, Tadic) si sono dovuti privare di Zivkovic, prima, e Kostic, poi.

La prematura uscita dall'Europa League contro l'Aberdeen è un chiaro segnale del fatto che il Groningen punterà ad un campionato tranquillo, durante il quale si cercherà di raccogliere quanto più è possibile tra le mura amiche dello splendido Euroborg.
Ad Utrecht, invece, si respira aria nuova: epurati tanti giocatori avanti con gli anni e con stipendi molto alti, la dirigenza ha operato sul mercato in maniera intelligente, portando giocatori di categoria al Galgenwaard, stadio molto caldo e, da sempre, ostico per le grandi. Per informazioni, chiedere all'Ajax, che qui, negli ultimi 5 anni, ha vinto solo uno dei 7 incontri giocati.

Novità anche in casa ADO: a Den Haag è arrivata la nuova proprietà cinese, la United Vansen Sports, che ha promesso alla municipalità di garantire ingenti introiti al club gialloverde, salvandolo dal dissesto finanziario e scacciando i fantasmi della bancarotta. Resta da capire come (e se, ndr) verranno investiti i milioni della società, già nota per aver portato il calcio italiano e francese in Cina, là dove si sono giocate le ultime edizioni della Supercoppa italiana e del Trophee des Champions.


Si punta alla salvezza anche in casa NAC ed Heracles, due squadre che lo scorso anno hanno garantito poco spettacolo e tanti brividi ai propri tifosi. I gialloneri di Gudelj, secondi peggiori in quanto a goal segnati lo scorso anno (42, meglio solo del Cambuur), primeggiano nella classifica delle squadre che meno hanno cercato la conclusione in porta. L'assenza di un attaccante di razza, in attesa della conferma del rinnovo del prestito di Perica dal Chelsea, può pesare sulle ambizioni di un club che da troppi anni naviga in acque pericolose.
Nella parte bassa della classifica, con ogni probabilità, vedremo annaspare le neopromosse Willem II, Dordrecht ed Excelsior, squadre piccole e che vivranno di prestiti dai club maggiori. Le tre nuove arrivate, però, possono guardare con fiducia al campionato se dovessero prendere come esempio i Go Ahead Eagles ed il Cambuur, piazzatesi ben oltre il purgatorio delle ultime posizione e, di conseguenza, scampate al purgatorio della Nacompetitie. 

N.B. L'articolo è stato pubblicato su crampisportivi.com una settimana prima e, quindi, riporta delle leggere modifiche rispetto all'originale.

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