L'ultima vittoria dell'Heerenveen ad Amsterdam risale al 2009, quando Daniel Pranjic, nel corso della ripresa, castigò Stekelenburg, regalando i tre punti ai frisoni. Era l'Ajax allenato da Van Basten, che schierava tutti giocatori che oggi non sono più all'Amsterdam ArenA.
Da allora, nei successivi scontri con l'Ajax, l'Heerenveen non ha mai avuto tanta fortuna, subendo spesso sonore sconfitte: 31 in goal subiti nelle ultime 10 partite, con un bilancio totale che vede l'Ajax vincente 7 volte e solo a quota 3 il numero dei pareggi.
Come se non bastasse, se i numeri non erano dalla parte dei frisoni, neanche l'andamento delle due squadre lasciava presagire un risultato diverso nella gara di sabato pomeriggio, visto che la compagine di Lodeweges, attualmente galleggiante a metà classifica, non vince una partita da quasi due mesi.
Diverso, invece, l'ambiente in casa Ajax. Frank de Boer, in settimana, ha aperto le porte ad una sua permanenza "se si dovessero presentare le condizioni per fare qualcosa di buono". L'allenatore ajacide, viste anche le recenti prestazioni dei suoi attaccanti, decide di promuovere Milik, nuovamente protagonista con la nazionale polacca, al centro dell'attacco titolare, fiancheggiato da El Ghazi e Schone.
Poche sorprese nel resto delle due formazioni, con gli occhi di tutti puntati su Daley Sinkgraven, diciannovenne talento dell'Heerenveen che non sta facendo nulla per nascondere il proprio desiderio di trasferirsi proprio all'Ajax.
A rubare la scena (e gli applausi di tutti), però, è un altro talento della squadra ospite. Stiamo parlando di Luciano Slagveer, esterno d'attacco dell'Heerenveen, che poco dopo il quarto d'ora porta in vantaggio la squadra ospite con una acrobatica girata dal limite dell'area, imprendibile per Cillessen.
L'attaccante ventunenne, al suo primo goal in Eredivisie quest'anno, diventa, oltre che delizia, anche croce della sua squadra, guadagnando, nel giro di appena 10 minuti, i due cartellini gialli che lo costringono ad entrare anzitempo negli spogliatoi. Inflessibile, nell'occasione, l'arbitro Blom, che condanna l'attaccante dell'Heerenveen a lasciare i suoi, seppur in vantaggio, in difficoltà per tutto il secondo tempo.
Proprio nella ripresa, infatti, l'Ajax sembra risvegliarsi dal torpore e nel giro di mezz'ora spazza via (con 3 tiri in porta, ma 4 goal) i ragazzi di Lodeweges, anch'egli espulso da Blom nel contestato episodio del doppio giallo a Slagveer.
A causare la rimonta ajacide c'è certamente la superiorità numerica, ma a dare una grossa mano alla squadra di casa ci pensa proprio Sinkgraven, avversario (ancora per poco?) che devia, in maniera decisiva, un cross dalla sinistra di Lucas Andersen.
Raggiunto il pareggio, la squadra di De Boer mette la freccia e sorpassa l'Heerenveen grazie alla velocità del subentrato Kishna e di Anwar El Ghazi. I due talenti biancorossi, nel giro di sessanta secondi, trovano due volte il goal, facendo esplodere l'ArenA.
Chiude il conto Milik, che dal dischetto trasforma un rigore ottenuto da Sigthorsson, subentrato pochi minuti prima. Quinto goal consecutivo per l'attaccante polacco, che sembra sempre più vicino a diventare definitivamente un giocatore dell'Ajax, dopo le recenti dichiarazioni relative ad una sua permanenza ad Amsterdam. Arrivato in prestito dal Bayer Leverkusen, il suo contratto prevede la possibilità di esercitarne il riscatto, per una cifra che si aggira intorno ai 2 milioni e mezzo di Euro.
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