Le rivalità calcistiche e cittadine in Olanda



Se si pensa alle rivalità tra squadre di calcio in Olanda, non si può non partire da quella che esiste tra Ajax e Feyenoord, protagoniste senza dubbio di una delle sfide più accese del calcio continentale, il Klassieker. Dalle invasioni di campo ai feroci scontri tra tifosi (talvolta letali, come nel caso della Battaglia di Beverwijk, costata la vita a Carlo Picornie) sugli spalti e nei dintorni degli stadi, nel corso degli anni le squadre ed i suoi tifosi non hanno mai smesso di odiarsi.
Alla base, come sempre, c'è il livore che anima gli abitanti di due città vicine o, come nel caso dell'Ajax, squadra della città più grande ed importante del paese. Quella degli Ajacied è la più vincente ma anche la più odiata delle compagini olandesi. Non è un caso, quindi, se anche ad Utrecht ed a Den Haag, le altre città che compongono il Randstad (l'area urbana comprendente le quattro città più grandi d'Olanda) non si perde occasione per fischiare o insultare i biancorossi di Amsterdam, che al Galgenwaard o allo Zuiderpark (prima che l'ADO si spostasse al Kyocera Stadion) non hanno mai avuto vita facile.

Pensare che l'acredine sportiva caratterizzi solo le grandi città d'Olanda è sbagliatissimo. Nelle province del nord del paese, ad esempio, per anni è esistito un dualismo tra Groningen e Twente, per anni le squadre competitive più forti a Nord di Amsterdam. Dopo anni di violenza, ora le tifoserie sembrano aver raggiunto una sorta di tacito accordo, mentre il contrasto si è acuito tra i tifosi di Groningen ed Heerenveen, le squadre che danno vita al Derby van het Noorden, caldissimo nel corso degli anni novanta, quando l'identità dei due club e delle due tifoserie cozzavano l'un con l'altra: l'Heerenveen è sempre stata una squadra family-friendly, mentre il Groningen, specie negli anni che hanno preceduto l'inaugurazione dell'Euroborg, ha sempre avuto una tifoseria molto calda e con una reputazione violenta. Ma per i tifosi dell'Heerenveen, le gare più attese non finiscono qui. La promozione in Eredivisie del Cambuur, dopo 13 anni passati in seconda serie, hanno rianimato il derby della Frisia, disputato tra i gialloblu ed i frisoni. In palio c'è l'orgoglio e l'intenzione di rappresentare la Friesland nel mondo del calcio, cosa che l'Heerenveen fa con la propria divisa, caratterizzata dalle strisce bianche e blu e dai petali di ninfea rossa che ricordano la bandiera della provincia.

L'inimicizia tra Twente e Feyenoord è cosa nota. Nei primi anni novanta, gli incontri tra le due squadre rappresentavano l'occasione, per i loro supporter, per dare vita a contese che non si limitavano ad essere le classiche scazzottate per strada. Triste epilogo di uno di questi tafferugli è stata la morte di Erik Lassche, tifoso del Twente accoltellato al cuore nel dicembre del 1991,
Meno violento, ma altrettanto aspro, è l'antagonismo tra i cittadini e tifosi di Breda e Tilburg, protagonisti di divertenti aneddoti: nel 2002, quando i Rats si trovavano in grave crisi economica, i tifosi del Willem II raccolsero numerosi indumenti usati per "aiutare il NAC a superare l'inverno", come scritto su di uno striscione esposto allo stadio. Questo è stata solo la prima delle provocazioni reciproche, sempre rimaste sul goliardico e mai andate oltre un certo livello di intensità.
Ben differente, invece, è la situazione nel Gelrderland, dove NEC e Vitesse sono le protagoniste del derby locale molto sentito, sia in campo che fuori. Goal, cartellini rossi in quantità e divertimento garantito per chi assiste alla partita con fare distaccato, senza farsi prendere dai forti sentimenti d'appartenenza che emergono in queste occasioni.



Le rivalità esistono, poi, anche in contesti più ridimensionati. E' il caso della sfida tra Haarlem e Telstar, che coinvolge generalmente poco meno di 100 persone, o tra Spakenburg e IJsselmeervogels, due squadre che oggi militano rispettivamente della Tweede e Derde Divisie che, quando si incontrano, estendono il duello dai 22 in campo ai cittadini di Spakenburg, piccolo villaggio di pescatori che sorge nella parte nord-orientale della provincia di Utrecht. Qui, tra contadini e pescatori, dal 1930 va avanti una contesa che ha avuto i suoi momenti divertenti (dal maiale liberato in campo allo striscione legato ad un aeroplano che ha volato a lungo sullo stadio) e quelli più deprecabili, come la bomba carta esplosa, nel 1987, a pochi metri da un guardalinee.
Dopo ogni partita, però, è grande festa. Ed è indifferente se si tenga dal lato dei "rossi" o da quello dei "blu".


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