Gli scontri di Roma visti da un tifoso del Feyenoord


Tristemente, il calcio olandese è balzato agli occhi dei media per quel che è successo a Roma tra mercoledì e giovedì pomeriggio, quando circa 5000 tifosi del Feyenoord hanno dato vita a pesanti scontri con le forze di polizia. Abbiamo già analizzato, in maniera quanto più lucida e distaccata, i fatti, esprimendo la nostra opinione e lasciando ai lettori un quesito: di chi è la responsabilità? Per avere un quadro integrale dell'accaduto, però, sarebbe giusto provare ad ascoltare anche l'altra parte in causa. I tifosi del Feyenoord, in questo caso. Ecco perchè vogliamo proporre ai nostri amici e lettori quanto scritto da Ben Dudley su supportersnotcostumers.com


"La scorsa notte ero tra i 5,500 tifosi del Feyenoord arrivati a Roma per la gara di Europa League. Stamattina (si parla di venerdì, ndr), al mio risveglio, ho sentito tutti, dal Presidente del Consiglio Renzi alla BBC, chiedere che il Feyenoord venisse punito per quanto successo il giorno prima.

Ecco quanto successo veramente a Piazza di Spagna e la storia dei peggiori hooligan che io abbia mai incontrato.
Sono arrivato nei pressi della scalinata subito dopo l'atterraggio dell'aereo che mi ha portato in Italia. Dopo una rapidissima sosta all'albergo, ho raggiunto la massa dei tifosi. C'erano migliaia di persone che cantavano, intonavano cori e bevevano.
Le autorità italiane erano a conoscenza del fatto che quello era il luogo dove i tifosi si sarebbero radunati, ma nonostante ciò non avevano predisposto bidoni per raccogliere i rifiuti.
Certo, l'intera piazza, poco dopo, era davvero incasinata, con cocci di centinaia di bottiglie ovunque ed effettivamente è una vergogna che una parte così bella della città è stata sporcata, ma non c'è grossa differeza rispetto alle condizioni in cui versano la maggior parte delle città dopo i festeggiamenti di capodanno o, addirittura, dopo un normale venerdì sera.

Tanta spazzatura era stata gettata anche nella fontana al centro della piazza, ma nulla di troppo preoccupante. Avrò contato una trentina di palloncini bianchi e rossi e circa 50-75 bottiglie di birra, vino e vodka, quasi tutte ancora intere e facili da rimuovere. Ho anche visto una foto della fontana scattata alle 23:00 e non c'era già più traccia di tutto ciò. Non avreste mai detto che eravamo passati di lì.

Abbiamo acceso una torcia al centro della piazza, ma qualcuno, palesemente ubriaco, l'ha colpita con un calcio spedendola nella fontana. Oh, no! Se solo l'acqua avesse modo di proteggersi dal fuoco...

Subito dopo, anche un fumogeno verde è stato lasciato nella fontana. Anche in questo caso, nessun danno è stato riportato.
Non voglio dire che ci siamo stati degli angeli, affatto. Siamo dei tifosi durante un viaggio in trasferta, non dei preti in viaggio per incontrare il Papa. Ad ogni modo, le cose non ci sono sfuggite di mano ed abbiamo avuto anche modo di approcciarci positivamente con alcuni turisti e gente del posto, divertendoci con un vecchio rastafariano che ballava mentre intonavamo un coro per Toornstra e scattando qualche selfie con delle turiste cinesi.

Le uniche persone che non abbiamo visto sono stati i tifosi della Roma. Forse l'orario di inizio della partita e la prematura eliminazione dalla Champions ha fatto calare l'interesse per il match. Per tutta la giornata non c'è stato alcun accenno a disordini. Fino alle 16:30, quando un gruppo di persone armate hanno fatto accostare le parole calcio e vergogna. Di chi si trattava? Non della SCF (gruppo di tifosi del Feyenoord), nè degli ultrà locali. Bensì della polizia italiana.



L'area è stata presidiata per gran parte della giornata dalle forze di polizia, ma intorno alle 16:30 il numero dei mezzi antisommossa è aumentato, al pari dei poliziotti, in borghese e non. Era stato deciso che, per noi, era l'ora di andare allo stadio e così, senza neanche avvertirci, hanno iniziato a colpire con i manganelli chiunque gli passasse sotto gli occhi, hooligan o meno.
Ho personalmente soccorso una donna che era stata colpita in faccia, mentre altri due ragazzi accorsi per aiutarla sono stati portati in questura.
Tutto il nostro gruppo è stato cacciato dalla piazza e spinto verso una strada stretta, piena di automobili e motorini parcheggiati. Grazie alla mia stazza sono riuscito a cavarmela, ma si è rischiato grosso.

Mentre la prima carica era in atto, la polizia ha continuato ad aggredire ed arrestare persone random. Da quel momento è iniziato il lancio delle bottiglie ed una reazione da parte nostra. Dire che la polizia è stata attaccata per prima è semplicemente falso. Quello che è successo dopo è stato il risultato di una scarsa organizzazione e del loro insistere nell'attaccare persone indifese.

E' non è tutto. Arrivati allo stazionamento degli autobus che ci avrebbero dovuto portare allo stadio, i poliziotti hanno iniziato a colpire tutti i tifosi del Feyenoord che hanno provato a salire sui mezzi di trasporto. Questo metodo per trasportare i tifosi allo stadio, già sperimentato e rivelatosi fallimentare in occasione della trasferta di Rijeka, ha spinto tutti a cercare di entrare il prima possibile all'interno delle vetture, per evitare di perdere il calcio d'inizio della partita. In quel momento, nuovi, terribili, colpi sono stati inferti a diverse persone".

Testo integrale e foto tratte da http://supportersnotcustomers.com/2015/02/20/italys-worst-hooligans
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