Sigthòrsson salva l'Ajax in extremis dall'ennesima sconfitta contro il PEC Zwolle.


Nella graziosa cornice dell'IJsseldelta Stadion di Zwolle, i padroni di casa del PEC e l'Ajax si affrontano in una sfida quasi del tutto priva di mordente, visto che agli ospiti basta un punto per ottenere la sicurezza del secondo posto ed i padroni di casa hanno la testa alla gara della settimana prossima al De Kuip, quando contenderanno al Groningen la Coppa d'Olanda.
Un anno e due mesi dopo, Viktor Fischer torna in campo da titolare. L'attaccante danese viene scelto come centravanti nel trio completato da El Ghazi ed Andersen. Nell'Ajax parte dal primo minuto, per la seconda volta in carriera, anche Kenny Tete, diciannovenne terzino destro che festeggia il proprio rinnovo con il club di Amsterdam. Gli fa spazio Ricardo van Rhijn, tra i più utilizzati nell'arco dell'intera stagione.
Ron Jans, dal canto suo, lascia a riposo, almeno inizialmente, alcuni elementi chiave della sua squadra. Nonostante ciò, la prima frazione di gioco è quasi un monologo dello Zwolle che, vale la pena ricordarlo, non perde una gara con l'Ajax dal settembre 2013. 



  • L'ultima vittoria dell'Ajax sul campo dello Zwolle risale al novembre 2012. In quel caso finì 4 a 2 per gli ospiti.
  • Macchina da goal casalinga. Solo il PSV ha segnato più volte del PEC Zwolle (36) tra le mura amiche.
  • L'Ajax deve ritrovare il proprio peso in attacco. Dall'inizio del 2015, infatti, i biancorossi hanno tirato in porta solo 169 volte. Una media simile a quelle di Dordrecht, Excelsior e Go Ahead Eagles.

E' del ceko Necid il primo squillo della partita. L'ex CSKA Mosca si avvita e, di testa, cerca l'angolo più lontano, facendo sussultare i tifosi della squadra di casa.
Pochi minuti dopo, Cillessen si esalta sul destro di prima intenzione di Sheraldo Becker, attaccante classe 95 arrivato allo Zwolle in prestito proprio dall'Ajax.

Gli ospiti soffrono e se non capitolano in seguito alla combinazione tra Necid e Saymak al limite dell'area, è solo perchè il centrocampista apre troppo il piatto sinistro e spara incredibilmente fuori.
L'Ajas non è pervenuto. Molle, distratto e svogliato, l'undici di Frank de Boer si vede solo alla mezz'ora, quando Bazoer imbecca El Ghazi in profondità, ma il talento ajacide calcia, con poca convinzione, su Hahn. 

La ripresa si apre con il gioiello di Drost, che con un sinistro al volo, da posizione molto defilata, trova l'unico spazio della porta non coperto da Cillessen e regala il meritato vantaggio ai blauwvingers. Nuovamente decisivo il talento della squadra di Ron Jans, che quest'anno ha raccolto 8 goal e 7 assist risultando, nel complesso, il giocatore più decisivo del PEC Zwolle.
Sotto di un goal, i ragazzi di Frank de Boer provano timidamente a reagire, spinti dalla fiammella di orgoglio che brucia ancora in una stagione che non ha più niente da dire. Quando mancano pochi giri d'orologio al fischio finale di Braamhaar, Sigthòrsson risolve una mischia al centro dell'area siglando il suo settimo goal stagionale. La rete dell'islandese, però, è condita dalle polemiche dei Jans e dei tifosi dello Zwolle, visto che è scaturita da un angolo assegnato ingiustamente all'Ajax.


Polemiche a parte, la partita si chiude con un risultato forse ingiusto, ma che va bene ad entrambi: l'Ajax si assicura la partecipazione ai preliminari di Champions League, mentre lo Zwolle (che ha anche la chance di accedere alle competizioni europee tramite la vittoria della KNVB Beker) rafforza la propria posizione in chiave playoff. 






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