Non entusiasma, siamo d'accordo, ma è un Ajax da record. Lo scorso campionato sembra già lontanissimo e De Boer può cullarsi tra i confortanti dati statistici ed i risultati che gli stanno dando ragione. Il bel gioco latita? Pazienza, arriverà anche quello, sembra voler dire, soddisfatto, l'allenatore ajacide mentre al termine della gara con il Groningen, vinta per 2 a 0 (terza volta consecutiva), saluta i suoi uomini.
Sbloccato il risultato con il solito calcio piazzato di Gudelj, nel fresco sabato sera di Amsterdam i beniamini dell'ArenA hanno fatto divertire il proprio pubblico, ultimamente troppo spesso deluso dalle vittorie ordinarie della loro squadra. Ma, come detto, il bel gioco arriverà, anche perchè l'Ajax vanta un reparto offensivo giovanissimo e potenzialmente devastante: avendo già in casa Klaassen e l'attuale capocannoniere El Ghazi (più convincente del doppione Kishna, ceduto in estate alla Lazio per via dell'insistenza del suo procuratore, Raiola, e per i dissapori con De Boer), la dirigenza si è prodigata per riscattare il cartellino di Milik dal Leverkusen, ha operato d'anticipo portando a casa Sinkgraven già lo scorso gennaio ed ha concluso l'acquisto di Younes, stellina della Germania Under 21 che farà sicuramente parlare di se in futuro. A questi nomi va aggiunto quello di Viktor Fischer, scomparso dai radar lo scorso anno per via di un fastidioso infortunio al tendine del ginocchio, ma che giorno dopo giorno sta inserendosi negli schemi della squadra, potendo giocare sia come ala sinistra che come centravanti.
L'attaccante danese classe 1994, subentrato ad un quarto d'ora dal termine, ha deliziato la folla con un goal spettacolare, in cui sembra aver irriso i difensori del Groningen prima di battere Padt con un delicato, quanto geniale, tocco sotto.
Ad una buona prova corale del reparto avanzato, terminata con un risultato che va stretto ai padroni di casa, colpevoli solo di non aver capitalizzato le tante occasioni avute, è corrisposta una bella prestazione della difesa, grazie alla quale si è eguagliato il precedente record, risalente al 1997, di sette gare casalinghe consecutive senza subre goal. Imbavagliato il tridente del Groningen, arrivato al tiro solo due volte, anche grazie alla sontuosa partita di Bazoer, splendido nel suo "distruggi e crea" e pronto, ad avviso di chi scrive, per la nazionale maggiore nonostante i soli 18 anni. Il ragazzo nato ad Utrecht, cresciuto nel PSV ed arrivato ad Amsterdam due stagioni fa, quando è stato oggetto di una contesa tra l'Ajax ed boeren, stravince il personale duello con Hedwiges Maduro, tornato, con un'altra casacca, nello stadio dove aveva debuttato nel calcio professionistico oltre dieci anni fa. Le speranze di un bel gioco da parte del Groningen passano anche dai suoi piedi, ma è l'apporto di carisma ed esperienza, doti che non mancano al trentenne neo-biancoverde, ad essere mancato, con il risultato che l'uno, Maduro, è stato letteralmente oscurato dall'altro, il giovane Bazoer.
Entrambi aventi la prospettiva dell'impegno europeo giovedì, i due club tornano al proprio quartier generale con diversi stati d'animo. L'Ajax vede consolidata la propria leadership in campionato, potendosi già parlare di una piccola fuga, considerato il +3 sul Feyenoord ed il balbettare delle altre inseguitrici. Il Groningen, invece, fallisce il tentativo di agganciare il gruppo di testa e si conferma una squadra che dà il meglio di se in casa, raccogliendo le briciole negli impegni in trasferta.
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