Le 10 più grandi delusioni della storia della nazionale olandese


La delusione per la mancata qualificazione agli Europei del 2016 è ancora calda. Scarse motivazioni, commissario tecnico inadatto, modulo superato e mancanza di esperienza sono, probabilmente, tutte cause della pessima prestazione globale della nazionale oranje nel girone di qualificazione e della conseguente assenza in Francia la prossima estate, quando quelle che attualmente sono le 24 squadre più forti del continente si contenderanno la Coppa.

La storia, però, ci ha insegnato che l'Olanda ha regalato tanti altri momenti brutti. Ecco perchè andiamo a ricordare le 10 delusioni più grandi che l'Olanda ha dato ai propri tifosi. 



10 - La finale persa con la Spagna nel Mondiale sudafricano

La nazionale di Van Marwijk era arrivata in Sudafrica senza alcun favore dei pronostici. Grazie alle straordinarie prestazioni di quel che è stato il miglior Sneijder di sempre ed alcuni accoppiamenti favorevoli, gli oranje arrivarono a giocarsi la finale contro la Spagna. La partita, decisa allo scadere dei supplementari da un goal di Iniesta, è stata caratterizzata anche dal clamoroso match-ball capitato sui piedi di Arjen Robben, lasciatosi ipnotizzare da Casillas.

9 - L'arbitro Thomas e la semifinale persa a Zagabria nel 1976

Nel giugno del 1976 gli Oranje si trovarono a dover affrontare, con il favore dei pronostici, la nazionale Cecoslovacca in un campo in condizioni pessime, segnato dalla pioggia che cadeva ininterrottamente da tre giorni su Zagabria. L'O­landa del "calcio totale", fatta di campioni dal talento indiscutibile, soffre la pesantezza del campo, più adatto al gioco rude della Cecoslovacchia, che prova a fermare Cruijff e compagni in tutti i modi, con la connivenza dell'arbitro inglese Clive Thomas. Espulsi Neeskens e van Hanegem, l'Olanda in inferiorità numerica si sfilaccia completamente, finendo col perdere 3 a 1 e venendo relegata alla finalina che vale il terzo posto.

8 - L'eliminazione al primo turno agli Europei del 1980

L'Europeo disputato in Italia, pur cominciato con una vittoria contro la Grecia, non è stato di certo il migliore disputato dalla squadra olandese. Gli uomini di Zwartkruis, guidati da Krol, Haan e Kist, partono bene, ma impattano ben presto contro la Germania Ovest, vincente per 3 a 2 al San Paolo di Napoli grazie alla tripletta di Allofs, in una partita che verrà per sempre ricordata più per le risse in campo che per il bel gioco. La classifica finale, che vede appaiati olandesi e cecoslovacchi (protagonisti di un pareggio a Milano), premia proprio questi ultimi, meritevoli di aver subito un goal in meno e perciò autorizzati a contendersi il terzo posto con l'Italia padrona di casa. 

7 - Van Gaal e la mancata qualificazione al Mondiale del 2002

Dopo le dimissioni di Rijkaard, alla guida dell'Olanda arriva Louis van Gaal, l'uomo giusto -si diceva- per riportare l'Olanda a vincere un trofeo. In nazionale Van Gaal ritrova gran parte dei giovani che aveva lanciato anni prima con l'Ajax campione d'Europa. Calciatori e tecnico si conoscno e si stimano e quindi non mancano le carte in regola per fare bene.
Nel girone di qualificazione, però, arrivano le clamorose sconfitte contro il Portogallo e l'Irlanda, con la conseguente mancata qualificazione al Mondiale nippocoreano. Van Gaal, che in seguito parlerà di "mancata disponibilità da parte dei suoi uomini", non gradisce le critiche della stampa e si dimette, lasciando spazio ad Advocaat.

6 - Lo scandalo della differenza reti nella qualificazione ad Euro '84

Nel girone di qualificazione agli Europei del 1984, Olanda e Spagna si giocano l'accesso alla fase finale. A decidere l'approdo degli iberici al turno successivo è stata, più che i risultati sul campo, la differenza reti, che a 90 minuti dal termine era decisamente a favore degli olandesi. Nell'ultima partita del girone, giocata contro Malta, la Spagna vince con un clamoroso 12 a 1 (serviva una vittoria con 11 goal di scarto), dando via ad infinite polemiche. L'Olanda resta a casa e agli Europei ci va la Spagna.


5 - Il totaal voetbal e la finale persa nel 1974 contro la Germania

A Monaco, in casa della Germania Ovest, l'Olanda ha sfiorato il coronamento di un sogno. La squadra del calcio totale, così come verrà coniato lo stile di gioco di Cruijff e compagni, arriva vicinissima al trionfo dopo 36 anni di assenza dalla massima competizione per le nazionali.
Il vantaggio firmato da Neeskens, arrivato senza che i padroni di casa avessero mai toccato il pallone, viene annullato dal rigore di Breitner, prima del goal decisivo di Muller, che consegna all'Olanda l'etichetta di squadra "bella ma perdente".

4 - Gli zero punti ad Euro 2012

L'Olanda di van Marwijk arriva all'Europeo che si gioca in Polonia ed Ucraina da vice campione del Mondo. Un sorteggio avverso, purtroppo, inserisce gli oranje in un girone di ferro con la Germania, il Portogallo e la Danimarca. Il risultato è disastroso: zero punti, cinque goal subiti e solo due segnati. Da Cruijff e dagli altri nomi altisonanti del calcio olandese piovono immediatamente le critiche su giocatori e sull'allenatore, il quale si dimette immediatamente, venendo sostituito da Louis van Gaal, al suo secondo mandato come commissario tecnico.

3 - L'assenza dai Mondiali del 1982 e 1986

Per ogni appassionato di calcio olandese gli anni ottanta, a dispetto dell'Europeo vinto, non destano buoni ricordi. Si è parlato di fine di un ciclo, con i campioni del calcio totale, capaci di sfiorare la vittoria di un Mondiale in due occasioni consecutive, che man mano hanno lasciato tutti la nazionale. Nel 1982, il biglietto per la Spagna fu staccato da Belgio e Francia, mentre quattro anni dopo sono ancora i cugini belgi a beffare la nazionale olandese, segnando un goal negli ultimi minuti del ritorno degli spareggi ed accedendo alla fase finale a discapito della squadra allenata da Kees Rijvers.

2 - La sconfitta con l'Argentina dei generali del 1978

Priva di Cruijff e con Happel in panchina al posto di Michels, l'Olanda arrivava alla finale di Buenos Aires grazie ai colpi di campioni come Neeskens, Rep, Rensenbrink, Krol, ed i gemelli Van de Kerkhof. L'arbitraggio pro-Argentina dell'italiano Gonella ed un atteggiamento quasi intimidatorio da parte dei padroni di casa influenza subito l'andamento della partita, i cui tempi regolamentari si chiudono sull'1 a 1 grazie alla rete in apertura di Kempes ed al pareggio allo scadere di Nanninga. La gara, decisa poi ai supplementari dalle reti di Bertoni ed ancora Kempes, verrà ricordata anche per il clamoroso palo di Rensenbrink ad un minuto dallo scadere e per l'assenza della nazionale olandese alla cerimonia di premiazione.

1 - La sconfitta ai rigori contro l'Italia all'Europeo del 2000

La semifinale di Amsterdam è quella che, con ogni probabilità, rappresenta la più incredibile delle sventure olandesi. Schiacciata l'Italia per gran parte della partita, l'Olanda di Rijkaard è risultata incapace di vincere nonostante un palo, due calci di rigore ed una avventata espulsione che ha lasciato gli uomini di Zoff in 10 contro 11 per quasi un'ora e mezza. Il miracolo italiano, come lo ribattezzerà tempo dopo Alessandro Nesta, si materializza ai calci di rigore, dove protagonista assoluto è Francesco Toldo, il quale, dopo aver neutralizzato nel primo tempo un calcio dagli 11 metri, si oppone ai rigori di Frank de Boer e Bosvelt. Al cucchiaio di Totti, l'arancionissima Amsterdam ArenA rimane di sasso, sbigottita per una finale buttata al vento.

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